in caricamento ...
Intermarket: USA incoerenti, ma in Europa arrivano segnali importanti
Banche nuovamente in difficoltà. E Monte dei Paschi di Siena si trova davanti ad un grosso problema: bank run. Il prelievo forzoso depositi delle banche di Cipro.
E se Wall Street continua con il suo rally imperterrito, come detto, il mercato inizia a scricchiolare in alcune sue logiche.
Il mercato USA, drogato dalla FED, presenta già diversi elementi anomali. Non per ultimo questo grafico, che mette a confronto lo S&P 500 con lo spread degli Investment Bond USA Corporate. Come vedere, se il rischio teoricamente aumenta sul mercato obbligazionario, l’azionario se ne infischia, continuando la sua corsa.
S&P 500 vs IG Corporate spread
Ma se gli USA, dove troviamo una politica economica espansiva, vediamo queste incongruenze, in Europa non possiamo negare che, invece, qualcosa già si muove.
Grafico Intermarket Eurozona
Come vedete, Equity e Bund prendono strade diverse nelle ultime settimane, e la forza del Dollaro USA conferma la potenziale debolezza del mercato. E le commodity, anticipatrici, già avevano anticipato questi movimenti e al momento restano deboli.
Quindi nell’incoerenza generale causata dalla liquidità abbondante, in Europa iniziamo a vedere un qualcosa di coerente. Nella consapevolezza che nelle prossime settimane dovremo ricevere importantissimi segnali sul fronte politico, economico, sociale da un area, quella dell’Eurozona, che oggi assomiglia sempre di più ad un colabrodo, sempre più indirizzata alla totale DIS-Unione Europea.
Intanto occhio alle banche, la settimana scorsa hanno fatto le bizze. E non a caso… E gli indici azionari ne hanno risentito alla grande… Non vogliamo fare terrorismo però proprio in questi giorni di festa è uscita una nota assolutamente DIMENTICATA dalla stampa italiana, troppo presa dal maltempo, dal capretto e dai 10 saggi. Infatti sembra proprio che la nostrana Monte dei Paschi di Siena si trovi in difficoltà anche a causa del fatto che nel primo trimestre qualche miliardo di euro di depositi avrebbe lasciato l’istituto. La banca evita di chiarire quale sarà l’impatto economico sui conti, mentre evidentemente ribalta tutta la responsabilità della cattiva gestione su Mussari e Vigni. Dopo la pessima trimestrale di fine anno iniziano a farsi strada, in una parte della stampa internazionale, ipotesi di coinvolgimento dei depositanti nella partecipazione alle perdite dell’istituto. A Cipro il prelievo forzoso sui conti oltre i 100 mila euro è stato fissato, secondo quando afferma la tv nazionale, al livello choc del 37,5%. Mentre è polemica per la notizia diffusa venerdì dal quotidiano Ethnos (Popolo): una lista con l’elenco di società e di nomi di parlamentari ciprioti ai quali le tre principali banche dell’isola, la Bank of Cyprus, la Laiki Bank e la Hellenic Bank, avrebbero condonato prestiti per milioni di euro. L’elenco è stato trasmesso alla Commissione etica del Parlamento.
La Banca centrale di Cipro conferma: i proprietari di depositi della Bank of Cyprus superiori a 100mila euro vedranno il 37,5% dell’importo eccedente la soglia garantita dalla Ue convertito in azioni speciali, come contributo alla ricapitalizzazione dell’istituto di credito. Un altro 22,5% resterà congelato su conti infruttiferi, il rimanente 40%, a sua volta congelato, continuerà a maturare interessi, che non saranno pagati finché la banca non si sarà rimessa in ordine. (Source)
Le vere perdite per i depositanti sembra che si aggireranno intorno al 60% e la situazione politica italiana non aiuta a dimenticare la brutta gaffe di Dijisselbloem, poi ritrattata, in base alla quale la “soluzione” cipriota, sarebbe un modello da seguire in altri paesi. L’Italia non è Cipro ma la situazione di Monte Paschi è davvero drammatica. (Source)
STAY TUNED!
DT
Seguici su TWITTER per non perdere nemmeno un flash real time! Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su databases professionali e news tratte dalla rete | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Spiega Kramer “I patrimoni finanziari degli italiani corrispondono al 173% del PIL. Sono molto superiori ai patrimoni dei tedeschi che corrispondono al 124%. Per questo sarebbe utile applicare in Italia una patrimoniale”, propone l’economista. “Una tassa del 15% sui patrimoni basterebbe ad abbassare il debito pubblico italiano sotto la soglia critica del 100% del PIL”.
Vedo i primi due grafici solo per metà ed ho ricaricato più volte la pagina… magari sono stati uplodati male…prego controllare!! grazie!
IO COMINCEREI A SCRIVERE QUALCOSA SULLE BANCHE TEDESCHE CON I CONTI FALSI ! CI STANNO ROMPENDO IL KAZZ ABBASTANZA ADESSO QUESTI FALLITI X ANTONOMASIA ! SE IN ITALIA SI AVESSERO GENTE CHE DICE DI FARE POLITICA è GIURA DI ESSERE FEDELE ALLA PATRIA ? SI ANDREBBE A BERLINO A SPUTARLI IN FACCIA , A LORO E LE LORO BANCHE FALLITE ! CHI HA PORTATO IN EUROPA LA MERDA DI CARTA INUTILE AMERICANA ? LA BANCA TEDESCA CON IL FOSSO INTORNO ! QUESTI BEOTI CHE ADESSO SPALANO MERDA ADDOSSO AGLI ALTRI DEVONO ANDARSENE VIA DALL EURO ! SONO DEI FALLITI : HANNO PERSO 2 GUERRE ! E’ STANNO LI A MENARLA CON GIUDIZII DI SUPERIORITA’ CHE MANCO SI VEDONO ! SI DEVONO INCRIMINARE I POLITICANTI ITALIANI E FUNZIONARI DI STATO CHE TRADISCONO IN OGNI MOMENTO QUESTA PATRIA ! INCHINANDOSI DAVANTI A QUESTI BEOTI DI NORDICI ! ANDATE VIA MONNEZZE !
E non dimentichiamo Danilo quello che è scritto quell’irresponsabile del capo economista di Commerzbank, Jörg Kramer:
http://www.huffingtonpost.it/2013/03/18/crisi-cipro-la-ricetta-sh_n_2900389.html