Intermarket Groove: la barzelletta USA trasforma in farsa i mercati
Intermarket intraday: USA in default? Il mercato ci dà delle risposte chiarissime.
Il simpatico teatrino tra Obama ed i suoi concorrenti è benzina per il fuoco della speculazione. Ottima scusa per far innervosire il mercato e per farne aumentare la volatilità. Continuo a dire che il pensare al default USA è quantomeno ridicolo, che è innanzitutto un braccio di ferro politico e che come sempre si arriverà a dei compromessi. Ma ritrovarsi con Obama che chiede aiuto alla gente sperando che possa intercedere col Congresso… Mah…
Intanto però il listino più tranquillo è proprio quello USA, mentre Europa sembra stazionaria (parliamo di Dax) e Asia perdono decisamente terreno. E non solo l’azionario… Guardate il mercato obbligazionario. Quello USA vi sembra un mercato di bond prossimi al default? Ma per favore… questa è una barzelletta!
Situazione anomala, direi… Come è anomalo dal punto di vista di logica economica, avere un paese che parla da settimane di DEFAULT (parliamo degli USA, signori, che non sono la Grecia ma hanno comunque qualche problemino…) che continua ad essere considerato il non plus ultra della sicurezza, con rating AAA (che oggi però traballa).
Lasciamo perdere.
Spread corporate-periferici che torna a salire, RISK OFF anticipato ieri mattina che è stato confermato, oro sempre in grande forma. Nulla di nuovo per farla breve. E come sempre mercato che è territorio per lo scalper.
Intermarket Intraday
La griglia intermarket (con ben 12 grafici) che ho ideato ha un timeframe intraday con uno sviluppo di 5 giornate lavorative. Quindi un grafico intraday a 5 giorni. Come già detto, il grafico intermarket intraday ha come obiettivo il cercare di fotografare lo scenario di breve periodo dei mercati finanziari, analizzando cosa è successo nelle ultime giornate di borsa, alla ricerca delle divergenze intermarket intraday.
Partendo dall’alto a sinistra (quadrante 1), e poi proseguendo via via (fino al quadrante 12 in basso a destra) troverete:
1. Future mini SP 500
2. Shanghai Comp Index
3. Bank Index
4. Dax Future
5. VIX Volatility index
6. T Note Gov.
7. Dollar Index
8. Bund Future
9. Future WTI
10. Gold Future
11. CRB index
12. Future Copper (Rame)
Questa analisi diventa interessante quando si vanno a considerare le divergenze tra le varie asset class. Tali divergenze illustrano eventuali scenari di inversione. Quindi, badate bene, non è un tentativo di prevedere il futuro analizzando semplicemente il trend dei giorni precedenti (che è segnato in azzurro e che se mantenuto, significherà continuazione di tendenza) ma è un modo per cercare di anticipare eventuali cambiamenti di polarità dei mercati.
La prima area (1-2-3) EQUITY AREA . Non mi sembra di vedere tutto quel panico… Oppure sbaglio?
Seconda area (4-5-6) RISK AREA: Però qui qualcosa si muove. VIX che parte, con T Note che è molto debole (occhio, segnale fuorviante per via del possible downgrading), Idem per il Dollar Index ma Bund nuovamente forte. L’equity nons conta il rischio, che invece qui inizia ad intravvedersi.
Terza area (7-8-9) COMMODITY AREA . L’emblema di tutto è il terzo quadro, il CRB…
ANALISI DIVERGENZE
Stare alla finestra. Quando l’intermarket è così confusionario questo p il miglio consiglio che si può dare ad un investitore.
Buona giornata e buon trading a tutti….
STAY TUNED!
DT
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per chi vuole farsi altre risate… 😀
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