INSIDER TRADING: Musk “gioca” con le Criptovalute. E Tesla potrebbe capitolare.
Manipolazione di mercato. Quanto è accaduto nelle ultime settimane non può non essere considerato manipolazione di mercato. Quando con un tweet prima fai decollare un asset che, per carità, non sarà regolamentato dai canali tradizionali ma è pur sempre diventata una grande realtà che può procurare tanti danni, per poi farla crollare.
Chiaramente il primo tweet era di carattere entusiastico e il secondo, l’ultimo, decisamente più negativo. Oggi il Bitcoin viaggia sotto la soglia dei $45.000. Elon Musk, dopo aver denunciato la problematica dei consumi energetici procurati dai miners (perché prima non lo sapeva?) ora invece dice che potrebbe vendere tutte le sue criptovalute che ha in possesso.
Ma secondo voi non è che magari se n’è già liberato e ora, forse (sempre ipotetico) compra sui ribassi per poi dire che BITCOIN o DOGECOIN è bello? Mettetela come volete, secondo me è manipolazione di mercato, punto e basta. Insider trading, visto che poi il buon Elon Musk nel suo wallet possiede sia Dogecoin che Bitcoin. E Musk fa salire e scendere il mercato a suo piacimento.
Evviva il Dogecoin, ma compra Bitcoin. Intanto però per le sue macchine decide di accettare il pagamento solo in Bitcoin, e poi cambia idea. E poi interviene anche sul prezzo di Dogecoin, ma infine lo definisce una truffa e lo fa crollare. Il famoso mondo libero e puro del Bitcoin è stato minato, come la credibilità della stessa moneta anche se resta ormai una realtà. Sempre difficile se non impossibile da definire a livello di fair value, ma pur sempre una grande realtà.
Questa è una storia vecchia come il mondo e periodicamente si ripresentano episodi molto “border line”, solo che stavolta l’oggetto del contendere è il Bitcoin e quindi anche in ambito di controlli non è così banale. Regolatori che latitano, speculazione che decolla, Musk che si arricchisce.
Infatti Tesla sta macinando utili con la speculazione prima ancora che con le auto elettriche. Sui multipli e sulle prospettive della società, ho già detto in passato (CLICK HERE) e non mi dilungo oltre. Volevo però commentare un grafico che sta girando in rete e che mette a confronto l’andamento di Tesla e di quello che sarebbe un “ciclo economico” con i relativi “sentimento degli investitori” ed in assenza di regolatori, la speculazione rischia di fare veramente danni importanti. In ambito di “trading operativo” queste sarebbero le varie fasi a cui accennavo poco fa.
Sotto trovate l’andamento del titolo Tesla in borsa. Sarà un caso ma sembra veramente la fotocopia del primo grafico.
Ora, non entro nemmeno più nel discorso SE Tesla è una bolla oppure no, anche perchè secondo me le sue valutazioni sono insostenibili. C’è però un problema, oggi Tesla pesa tantissimo (vista la sua capitalizzazione) nel portafoglio di tantissimi prodotti finanziari, sia a gestione attiva che passiva. Quale sarebbe l’impatto di un eventuale crollo di Tesla, magari a seguito proprio di qualche misura restrittiva? E’ un’ipotesi possibile oppure si parla di fanta finanza? Non escludo nulla ed è difficile fare previsioni ancor più quando si parla di criptovalute. Intanto secondo me qualcuno prima o poi dovrà intervenire a livello normativo per mettere un po’ di ordine sulla questione Bitcoin.
CONFRONTO: NASDAQ 100 (2000) vs BITCOIN e TESLA
Ultimo flash. Tesla di trova in una situazione tecnica quantomeno…delicata.
#TESLA: dancing on the edge…. $tsla #TSLA chart https://t.co/lIheiG33Br via https://t.co/JVl9BO2qY4 via @tradingview @it_tradingview pic.twitter.com/lkGtPsq9Zv
— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) May 17, 2021
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😀 Mamma mia… 2015… il fatto che te ne sei ricordato è notevole e ti ringrazio perchè…io ho completamente rimosso…. Sai quanti post ho scritto da allora? Poco male, lo scenario è stato rivoluzionato, sono successe tante cose nel frattempo e gli scenari non sono più paragonabili con la storia. Le banche centrali hanno “truccato il gioco” ed i governi hanno fatto il resto.
Hai ragione Danilo: molta acqua è passata sotto i ponti da allora.
Proprio per questo a mio avviso sarebbe interessante fare il punto oggi.
L’indice s&p allora quotava 2080 oggi 4160 esattamente il doppio, ma il tasso di occupazione è migliorato, la povertà è diminuita.
A cosa è servito in termini pratici l’intervento della Fed negli ultimi anni?
Io ho una mia visione purtroppo non positiva della situazione attuale, non mi riferisco ai mercati.
Buona giornata a tutti.
Nimbro,
sei stato fortunato sia a vedere il tuo quesito/commento pubblicato, che a ricevere la cortese risposta di Danilo qui sopra
In un altro sito parallelo ed affine a questo, condotto da un signore che pensa sempre di “avere la verità in tasca”, il tuo commento non sarebbe neppure apparso a causa di “Lesa Maestà”, di attacco proditorio al sapere vasto, intricato ed incommensurabile del padrone di casa…..
Infatti, come traspariva dal tuo primo commento, e da come lo confermi anche tu qui sopra numericamente, nonostante l’affermazione che lo stato dell’economia americana nel 2015 apparisse peggio di quanto era nel 2008, molto prosaicamente gli indici Hanno praticamente raddoppiato le quotazioni con addirittura il Nasdaq a 160% raggiungendo i massimi storici in compagnia di altri indici europei
Ergo, estrapolando, un investitore appena appena “bullish” dovrebbe augurarsi che lo stato di salute attuale dell’economia sia attualmente peggio di quanto lo era nel 2015
D’altronde ormai lo sanno tutti che la democratica libertà di parola e replica in questo blog, unita all’incontrovertibile capacità di argomentare lucidamente le tesi qui sostenute dal padrone di casa, rappresenta senza ombra di dubbio il lato della medaglia positivo di questo blog….valori da apprezzare e salvaguardare
Ciao pistarr hai ragione il padrone di casa è un Signore in tutti i sensi, per questo continuo a leggere quello che viene proposto e i commenti dei partecipanti.
Penso che lo spirito democratico dovrebbe essere presente in tutti i blog: quelli che non lasciano libera espressione li lascio agli altri.
La mia richiesta è spinta da curiosità storica che, penso, possa fare riflettere un po’tutti.
Condivido con te l’idea che siamo arrivati al paradosso: più l’economia va male meglio è per i mercati finanziari.
Guardate… la risposta doveva essere telegrafica e poi ne è uscito fuori….praticamente un post.
Lo pubblico così sarà a disposizione di tutti. Ovviamente il confronto su quelle che sono le mie idee (che esprimo nel post) sono ben accette.
Buongiorno Danilo mi scuso per l’utilizzo di questo spazio che non è quello più idoneo per farti una richiesta.
Il 23 luglio 2015 hai postato uno studio, secondo me estremamente articolato ed i nteressante, dal titolo Economia usa: allo stato attuale è peggio che nel 2008, in cui mettevi a confronto 15 indicatori economici e sociali per valutare lo stato di evoluzione o involuzione della economia americana.
Mi piacerebbe, e spero anche ad altri lettori, valutare gli stessi indicatori oggi per comprendere come si è mossa l’economia reale.
Con rinnovata stima e gratitudine. Grazie Nimbro