INFLAZIONE: La BCE gioca col fuoco (e non può fare diversamente)

Scritto il alle 11:55 da Danilo DT

Bisogna tenere a bada le masse, tranquillizzarle e trasmettere loro sempre e solo pensieri positivi. Perché bisogna innanzitutto preservare il sentiment. Se crolla oppure se il mercato ha la percezione che la situazione sfugga di mano, sono cavoli amari.

Questo in realtà non lo ha detto nessuno nello specifico, o forse è meglio dire che lo dico io da tempo immemore, perché bisogna sempre fare in modo che la fiducia rimanga elevata. Altrimenti si inchioda tutto e il sistema salta come tappi di champagne.
Il comunicato di Lane (BCE) è stato un qualcosa che andava proprio in quella direzione. Ragazzi, tranquilli, tutto sotto controllo!

“Crediamo che l’inflazione scenderà quest’anno e che calerà al di sotto del nostro obiettivo del 2% nel 2023 e nel 2024″. Lo ha ribadito Philip Lane, membro esecutivo del Board della BCE, in una intervista a Il Sole 24 Ore, confermando che questo scenario “sta guidando le scelte di politica monetaria” e ricordando che la strategia “è basata sul medio termine”. (…) “L’inflazione non solo scenderà quest’anno, ma si attesterà al di sotto del nostro obiettivo nel 2023 e nel 2024”, ha ribadito Lane, indicando non si vedono gli elementi che giustificano un rialzo dei tassi di interesse ed i dati “rendono piuttosto improbabile” un aumento dei tassi quest’anno. (Source)

Per carità, non voglio dire che Lane dica il falso. Piuttosto diciamo che in BCE stanno scherzando col fuoco perché la situazione è decisamente fuori controllo. Forse in modo transitorio (io preferisco dire che la transitorietà sarà piuttosto lunga e che porterà comunque ad un’inflazione superiore all’atteso) ma ora non è assolutamente tranquillizzante. Anche se il mercato resta apparentemente sereno e fiducioso.

Come ben sapete, le parole sono sempre delle belle cose ma poi bisogna anche dimostrare certi ragionamenti. E allora io provvedo subito.
Ricordate l’indice CISI. Citigroup Inflation Surprise Index. Registra gli scostamenti tra l’inflazione registrata e quella attesa, andando poi a registrate questi scostamenti anche alle registrazioni successive.

CISI (Citigroup Inflation Surprise Index)

Si parla tanto del tasso inflazione USA, ma questo grafico ci illustra una situazione in Europa decisamente fuori controllo. Ma cosa può fare la BCE? Muoversi come fa la FED? Ma neanche per sogno. La BCE è prigioniera di se stessa.

Se parte con un tapering copioso (ricordate che nel 2022 la BCE alla fine taglierà poco o nulla, se non addirittura accelererà, gli acquisti di bond) seguito da eventuali aumenti di tassi di interesse, significherebbe mettere le basi per il default del sistema e di molti paesi dell’Unione Europea. Situazione che dal punto di vista finanziario diventerebbe potenzialmente insostenibile.

E allora che si fa? Si spera che tutto rientri, si cerca di dare un colpo al cerchio e uno alla botte e magari col tempo tutto si sistema. Senza poi dimenticare che un’inflazione al 4% non farebbe così schifo alla BCE, vista la sua capacità di abbattere il debito con la svalutazione.

Sarà una bella sfida. Alla stagflazione, tanto per cominciare (visto che sarà dura mantenere una crescita di PIL superiore all’inflazione stessa).

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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