in caricamento ...
Indignados: un fenomeno che non è isolato
La gente inizia a guardare in faccia la realtà. Dov’è la ripresa? E il lavoro? E i giovani? Quali prospettive hanno? E ora con i periferici in difficoltà cosa accadrà? E cosa porteranno i necessari piani di austerity tutti mirati a riportare il deficit/PIL all’interno dei parametri di Maastricht?
La rivolta è nata nei paesi arabi, si è trasferita in Grecia, per poi passare in Spagna e anche in Italia. Semplici casi isolati destinati a rientrare col tempo oppure si tratta di una protesta di più ampio respiro? E’ questo l’inizio della rivolta popolare di cui abbiamo parlato?
La voce degli “Indignados” , i giovani che a Madrid hanno occupato Plaza Puerta del Sol, sta facendo il giro del mondo. QUesto è lo sfogo di uno degli “Indignados” italici.
Anche a Bari gruppi di ragazzi si riuniscono ogni giorno in Piazza Ferrarese, restando fino a tarda sera. Il dato positivo è che molta gente si ferma e spesso partecipa attivamente. Da lunedì inizieranno a muoversi di mattina per informare nei quartieri e poi torneranno nel pomeriggio in piazza.
In tutta Italia, taciuta dai media, la protesta è già realtà.
Penso ci sia da compiere un ulteriore passo in avanti per la nostra democrazia: oggi il sistema espelle i cittadini dal processo decisionale, quindi il sistema va cambiato. Non vogliamo rivoluzioni violente ma proteste pacifiche e permanenti con la richiesta di azzerare tutta la classe dirigente Italiana.
Voglio vedere un’Italia migliore prima di morire, un’Italia che torni ad essere la primavera delle passioni di ognuno di noi, che torni ad essere la grande nazione che merita di essere senza questa classe politica che le ha tolto la carne e il sangue, voglio che i miei fratelli scendano in piazza come qui in Spagna.
Abbiamo tanto da dare a questa grande nazione e dobbiamo dare una democrazia vera a noi stessi e ai nostri figli. Non importa quanto siamo diversi e chi abbiamo votato fino a ieri, che ci unisca il desiderio di cambiare!
La rivoluzione sta già crescendo, saremo nella storia, stasera qui a Madrid scenderemo ancora in piazza con gli “Indignados”, e voi, fratelli d’Italia, non siete abbastanza indignati? (Source)
http://www.youtube.com/watch?v=gwE-eHXQfyY
STAY TUNED!
DT
Sostieni I&M!
Ti è piaciuto questo post? Clicca su “Mi Piace” qui in basso a sinistra!
Vota su Wikio!
Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!) | Vuoi provare il Vero Trading professionale? PROVALO GRATIS! |
Seguici anche su Twitter! CLICCA QUI! |
Io penso che serva a poco manifestare così. Si scende in piazza, poi si torna a casa… Boh lontani sono i tempi della rivoluzione francese, i tempi della presa di posizione di un popolo che davanti alla fame ha scelto di ribellarsi.
Qui siamo ancora troppo “benestanti” o quanto meno la maggioranza.
E poi anche se si scende in piazza e si fa mette ferro e fuoco, ma realmente si possono cambiare le cose? La storia è li pronta ad insegnare che è come il gioco delle tre carte. Sposta sposta ma alla fine sempre li rimane.
I francesi ad esempio.. Hanno tolto il re, persone sono morte per prendere la bastiglia e alla fine per cosa? Ora si ritrovano come gli altri europei nelle canne con un’economia che è una vera schifezza. Non si può cambiare la natura umana, tristemente. E l’uomo è avido ed egoista beh non tutti per carità, però solitamente quando si è al potere o ci si adegua o ti fanno fuori 🙁
hironibiki@finanza,
Per non parlare poi dell’Italia.. Li è ancora più deprimente altro che 150° anno di unità.
ma vaaa!! dai tornate alla realtà ragazzi.
non basta inventarsi ricchezza e chiamare il debito perenne con modi diversi?
poi magari fra 10 anni mettiamo il mondo intero in amministrazione controllata, proprio sotto la guida dei manager di quelle banche che hanno prima ben volentieri prestato soldi a soggetti evidentemente inadempienti, che poi si sono fatte salvare con altri soldi derivante da altro debito pubblico, e che infine gestiranno le amministrazioni…
l’ho detto io che potrei fare il banchiere!!!
hitler al confronto era un demente: invece che attaccare gli altri paesi europei e poi il mondo intero per conquistarlo, bastava che prestasse loro carta!!!
Per ogni debito(re) c’é un credito(re)
In 10 anni toccheremo il fondo.
Poi si ripartirá, piú leggeri e con qualche debitore (singoli, societá, Stati e loro cittadini) completamente fottuto e con qualche creditore scottato.
L’Argentina sta crescendo da anni ormai. Il punto é che non e ancora tornata, in dollari o euro, a livelli di ricchezza precedenti il botto…
Esaurito il problema dei problemi (con apocalisse per un paio d’anni), cioé il DEBITO e la montagna ormai ingestibile, si ripartir.
La scienza e la tecnologia continuano a fare progressi, le strade e i ponti ma anche le inutili case costruite ci stanno ancora. Le bombe eventualmente sganciate aiutano la ricostruzione…
…lungi da me condividerne le dinamiche ma il Mondo lavora e rema per una soluzione positiva. Una volta in catastrife si riparte, sia la parte finanziaria che quella dell’economia reale (i mercati hanno toccato il minimo durante la Second aGuerra Mondiale nel 1942…quando ancora di distruzioni nel Mondo Reale ce ne sarebbero state eccome ma si cominciava ad intuire chi avrebbe vinto con la disastrosa campagna di Russia).
Dettoi questo non siamo ancora al bottom…il botto, quello VERO E TERRIBILE CHE FARÁ SEMBRARE LEHMAN UNO SCHERZO deve ancora arrivare…
confermo, ci sono ancora TROPPI OBESI in giro.
La gente torna a casa e si arrabatta ancora.
Non c’é la disperazione per le strade…
o non c’e su un numero ancora sufficiente di persone
anonimocds: Per ogni debito(re) c’é un credito(re)
verissimo. è la proporzione tra i due gruppi che non funziona…
per ogni credito(re) ci sono migliaia di debito(ri)… la cosa sembra una banalità, ma dovrebbe essere chiaro che non lo è.
il creditore, prima di diventare creditore, dovrebbe avere il buon senso di prestare soldi solo a chi abbia davvero le possibilità di restituirli gravati dell’interesse… sempre che una cosa simile sia globalmente possibile ( anzi se conosci qualcuno che lo ha dimostrato, mi diresti chi è? ).
mentre ultimamente si sono prestati soldi a tutti, pur sapendo perfettamente che molti dei crediti non sarebbero stati mai onorati. tanto al massimo, per legge, ti pignoro la casa, l’azienda o lo stato intero! siamo di colpo passati dalla gestione del capitale ( il capitalismo ) all’imposizione del debito ( il debitismo ). poi no, la sfiga volle pure che coloro che hanno il diritto di prestar soldi e il diritto di pignorarti casa, avessero anche il diritto di INVENTARSELI i soldi e di FALSIFICARE i bilanci. così per anni… mamma mia, sciambola! ORA pretendono che il mondo intero, i popoli etc etc etc si indebitino ancora e sempre con loro per .. salvare loro stessi! altirmenti fanno scoppiare il mondo!
non trovi che ci sia qualcosa che non va? non lo so… vorrei davvero tanto capire la stabilità di questo sistema, ma purtroppo nessuno per ora l’ha mai scritta… praticamente stiamo mettendo il mondo intero su in sentiero dettato dal “caso”!
che poi la guerra sia un’occasione di ricostruzione… beh … per lo stesso principio potremmo che ne so… spostare la gente da milano, raderla al suolo, e ricostruirla… certo: tutti al lavoro. il problema che tutto quanto sarebbe ancora ricostruito a debito. magari per 3 o 4 anni il denaro circolerebbe, ne sono sicuro, ma alla fine ci troveremo con un debito ancora più alto e un altro credit crunch.
secondo me non ha nel lungo economicamente senso tutelare sempre e comunque il creditore. tutto ciò implica necessariamente l’accumulo indiscriminato di ricchezze nelle mani di un numero sempre più piccolo di persone. tutti noi siamo solo effetti collaterali di un sistema piramidale, che purtroppo difendiamo.
per quanto riguarda la borsa: carta quotata con altra carta! puoi bene immaginare che i prezzi possono essere sparati dove serve, senza troppi problemi. basta che 5 banche si mettano d’accordo e con la complicità delle banche centrali, e in poco tempo ti portano i prezzi al livello che più piace loro! ma questo mi pare più che evidente, visto quello che è successo negli ultimi 3 anni.
il casino anche per me è solo questione di tempo. o per decisione politica o per altro!
Che siano stati fatti errori di Politica Monetaria (tassi bassi e per troppo a lungo a cominciare dallo scoppio della Bolla Tech e con le balle dell 11 settembre …colpa di Alain Greenspan in primis)
per evitare, rinviare e dilazionare il momento in cui ci sará da stringere la cinghia
é un dato di fatto. Come ogni fenomeno che prende piede e si consolida permettendo per lustri di fare extra-profitti o di vivere al di sopra delle prorpire possiibilitá e di generare extra-crescita (che poi, certamente sará pagata in futuro dalla coorte demografica che segue chi ne ha beneficiato).
E’ scappata di mano la situazione, finché andava bene e finché l’orizzonte temporale con cui si ragiona sono i cicli elettorali o rdi rielezione alla carica delle presigiose istituzioni…
Non dimentichiamoci degli errori delle Politica Fiscale, uno Stato Sociale troppo generoso (pensioni a 15 anni e un giorno di lavoro)…un po’ siamo colpevoli anche NOI cittadini che abbiamo permesso tali esagerazioni (di nuovo, perché ognuno nel proprio piccolo ne traeva giovamento).
Ora é troppo tardi…e si tenta di curare “il male” con le stesse ricette che hanno contribuito a ingrossarlo.
P.S. La montagna di debiti é ormai lí, quando la valanga partirá NESSUNO lo sa. Ma partirá. Fosse anche sotto forma di inflazione ‘stile anni 70’ tipo 10% all’anno. Peró, io mi dico…se ce la facessero a creare inflazione (e stampando ce la faranno..a parte i Jappo che non ci sono riusciti “basta” far lavorare la stampante) io non vedrei una tragedia planetaria…certo il peso del DEFAULT CAMUFFATO (l’inflazione) andrebbe a ripartirsi di piú sui creditori che sui debitori (gli USA avrebbero fatto fessi i cinesi…) e su certe categorie (es. pensionati).
No easy way out.
gli italiani sono proprietari della propria casa e hanno in generale una ricchezza netta positiva.
uk usa e molti altri non hanno la propria casa, non hanno una ricchezza netta positiva e il loro popolo presenta disuguaglianze sia in termini di salario che in termini di ricchezza posseduta che poco hanno da invidiare alle dittature africane. e per di più sono in fase fortemente peggiorativa.
qui non si tratta di errori, qui si tratta che il sistema non funziona se si suppone che il suo compito sia allocare in maniera corretta le risorse. i dati ne sono la prova evidente: il sistema concentra ricchezza dal basso verso l’alto. avevo scritto un post sulla distribuzione della ricchezza in usa, i dati sono ufficiali e da allora sono solo peggiorati.
se poi consideri i rapporti debito pil e ancor più se nel debito ci metti quello dei privati, beh… uk, giappone, germania usa sono letteralmente sballati almeno se non molto di più di quanto lo sia l’italia. la differenza sta proprio nel fatto che in italia l’inefficienza e la cialtroneria dei nostri governi ha fatto indebitare lo stato, a delle condizioni migliori, per comprarsi i voti. ma questo fortunatamente coincideva con una sorta di efficientissima ridistribuzione della ricchezza.
i soldi cmq se li sono “inventati” o li hanno preso a prestito tanto quanto hanno fatto tutti negli ultimi 3 anni, ma almeno la mia idea è che ci sia stata una forma migliore di uguaglianza: in italia tutti ne hanno mangiato. in usa e uk o peggio ancora in giappone, sono una piccolissima parte. questo è il sistema moderno.
e’ VERO, SIAMO TORNATI a livelli di disuguaglianza – in UK e USA – che non si vedevano dagli anni ’30, sia in termini di ricchezza / patrimoni che di redditi / salari.
E presto o tardi un sistema cosí non solo si dimostra ingiusto o diseguale (ma questo giá presuppone un giudizio di merito, c’é chi é disposto ad accettare queste disuguaglianze e gli anglosassoni paiono tollerarle meglio dei Continentali) ma anche meno efficiente, quindi perdente.
La Democrazia rappresentativa, di solito e finora, é servita anche a far cambiare il pendolo della Storia fino a proporre le soluzioni Keynesiane (Stato sociale) prima inesistenti e ad arrivare agli Anni 60 con le esagerazioni dei ’70. Per poi invertire il pendolo di nuovo con Reagan e Tatcher.
Ci vuole tempo ma ci aerriveremo. O meglio ci arriveranno. Piu’ tasse, piú spesa pubblica, meno crescita, piú redistribuzione dei redditi.
C’e un problemao due in piú sto giro: 1) siamo piú vecchi e tali livelli di debito/pil li abbiamo raggiunti in tempo di pace (di solito succedeva con le guerre e gli sofrzi bellici connessi, per quanto qualche timida e morbida analogia la si potrebbe azzardare)
2) ci sono 2 miliardi di abitanti in giro per il Globo che hanno fame, sanno che altrove si sta meglio, alcuni sono incazzati, altri sttudiano ed entrambi potrebbero farci un mazzo cosí.
E allora si avrá il declino di una societá quella Occidentale, in auge per secoli.
Anche questo potrebbe capitare, ma per quel giorno spero di essere giá polvere…
100.000 ad atene…
http://www.zerohedge.com/article/100000-protesting-athens-right-now
Io dico che in 2/3 anni ci saranno Haircut.
Con banche preventivamente ricapitalizzate
nei prox anni (a parte le ‘call’ tattiche non investire in banche)
E’ sperabile che tutto proceda ai tavoli di negoziazione
e non arrivi nelle strade perché sennó si dovranno
usare i carri armati per l’ordine pubblico
da qualche parte…
…se invece la situazione dovesse sfuggire di mano,
innestandosi magri su un rallentamento economico o peggio
recessione (e m saembra abbastanza probabile in 2-3 anni)
beh… allora TUTTO potrá succedere.
OGGI GOLDMAN ESCE CON UN REPORT SULLITALIA INTITOLATO
Sluggish growth in Italy, but little risk of a crisis in public finances
un paragrafetto dice:
Whether markets will continue to provide
Italy with sufficient financing depends not
only on macroeconomic and fiscal
fundamentals, but also on factors that are
outside of Italy’s control (such as investors’
appetite for European debt).
Io dico che non so quando (3 mesi ? 3 anni ? 5 anni ?)
ma finira MOLTO MOOOOLTO male
It will end up in tears.
E i un decennio potremmo forse ripartire.
Fortunati gli eraly teenagers di oggi,
sfigati i > 30 anni