Inconguenze tra borsa, PIL USA e utili aziendali

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

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La settimana scorsa avete visto sicuramente i dati in uscita , con un GDP (o PIL) in evidente recupero, il quale Prodotto Interno Lordo  USA è passato da -6.4% a -1% nell’ultimo trimestre (dato annualizzato).
Un dato, questo, che per certi versi va a dare ulteriore  fiducia agli ottimisti e un po’ più di speranza ai pessimisti.

La domanda che mi sono posto, però, leggendo questo dato è: ma dal punto di vista operativo, cosa potrebbe significare? O, meglio ancora, è un dato che ha una valenza a livello revisionale e di tendenza, oppure no?


Dal punto di vista emotivo è chiaro che un PIL in così violento recupero (anche se sempre negativo) ha un impatto positivo. Però….

 

GRAFICO PIL ultimi 20 anni

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Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.

Il grafico sopra esposto ci dà la possibilità di vedere il forte rally del PIL nell’ultimo trimestre. Ma come sempre, occorre analizzare a fondo il fenomeno. Ad esempio, siamo sicuri che si tratti di vero recupero di produttività, oppure che sia solo un rimpinguamento dei magazzini, che quindi porterà ad un riaggiustamento al ribasso? Se guardiamo il grafico su esposto, grossi recuperi del PIL hanno sempre portato poi ad un trimestre successivo di debolezza. Fateci caso. E questo dato è interessante se preso in considerazione a quanto vi dirò ora.

Sapere se in futuro il PIL USA continuerà a salire oppure no, questo lo sapremo tra tre mesi ufficialmente; intanto però guardate questo grafico che ho creato per i lettori di IntermarketAndMore, in esclusiva per i poveri lavoratori-traders rimasti (e magari chi è in vacanza se lo vedrà più in là).

 

Grafico Sovrapposto

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In questo grafico troverete un mix di più elementi, ch epersonalemnte reputo molto interessanti, tutti sovrapposti proprio per poter dare l’idea della correlazione ( o di eventuali stranezze) tra:

1) Indice S&P 500
2) Utili stimati ponderati dello S&P 500
3) Rendimento lordo dei dividendi ultimi 12 mesi dello S&P 500
4) P/E rettificato dell’indice S&P 500
5) % aumento/diminuzione PIL USA

Ovviamente vi consiglio di spaccare in 2 il grafico, e di analizzare prima la parte a sinistra, ovvero prima del tonfo delle borse,e poi di guardare la parte a destra. Cosa possiamo notare?

Era molto forte la correlazione tra:

a) Indice di borsa S&P 500
b) Rapporto P/E
c) Utili stimati

Oggi invece notiamo che il P/E stimato è “stellare”, in quanto gli utili stimati si sono appiattiti. Basta guardare la differenza di andamento a destra tra la linea viola e la linea arancione.
Questa è un’anomalia bella e buona.

Una nota a questo punto sul PIL.

Se notate il grafico, i dati sul PIL non devono essere visti come leading indicator, o  come un elemento anticipatore, anzi.
Può quindi essere considerato un indicatore coincidente? Nemmeno, perché sarebbe coincidente se la correlazione fosse alta in “real time”, invece la correlazione è alta ma sempre a posteriori e quindi, il dato sul PIL è un dato di Conferma.
Quindi, e qui arriviamo al dunque, il dato sul PIL è già ampiamente anticipato dalle borse. Guardate il grafico. Ogni qual volta il PIL si muove al rialzo o al ribasso, segue un movimento già ripercorso con l’equity. SEMPRE.

Ora, con una banale “somma delle parti” macroeconomica, tenendo conto quanto detto prima su Utili e P/E, tenendo conto di quanto detto sulle reazioni del PIL dopo i forti rally, tenendo conto anche di mille altri fattori, concludo dicendo che il dato sul PIL darà sicuramente ottimismo ( o meno pessimismo) però qui i conti non tornano.

This is my point of view.

STAY TUNED e….sotenetemi cliccando qui sotto (sennò crollo…come il PIL)….

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