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Imposta di SUCCESSIONE: sarà la prossima RIVOLUZIONE
L’Italia è un paese che da sempre sta annegando nel debito. I parametri di Maastricht sono lontani anni luce (come per altri paesi UE, ci mancherebbe) ma la cosa che più preoccupa è l’elemento crescita.
Se NON c’è crescita NON c’è futuro.
L’ inflazione per certi versi può aiutarci , essendo un elemento che “erode” il debito (anche se ovviamente distrugge il potere d’acquisto dei consumatori).
Però senza il fattore crescita, anche il rapporto debito/PIL faticherà a rientrare e allo stesso tempo la competitività della nostra economia verrà meno.
Ormai è noto il fatto che prima nel periodo Draghi, poi col periodo COVID, l’UE ha chiuso un occhio sulla situazione rimandando il problema, ma oggi la situazione si fa MOLTO problematica. Se poi andiamo a leggere le ultime notivà, c’è da rabbrividire.
Se la Russia dovesse sospendere in via definitiva le forniture di gas naturale alla Ue (a cui l’anno scorso aveva assicurato il 44% del suo fabbisogno), il governo sarebbe costretto a far scattare la fase di emergenza. Il piano prevederebbe, scrive ancora Repubblica, una serie di interventi che vanno dal “razionamento” del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l’introduzione di politiche di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto, risparmi sull’illuminazione pubblica. Quindi immaginate l’impatto sulla crescita economica.
Diventa dunque quasi “normale” che l’UE ci chiederà di fare qualcosa. Senza un fattore “crescita” importante che mettere sul piatto della bilancia, bisognerà cercare di trovare qualcosa di diverso che posso cominciare a compensare una situazione sempre più pesante.
E dove l’Italia è indiscutibilmente privilegiata a livello europeo?
IMPOSTA DI SUCCESSIONE: Italia ai minimi
Questo grafico mette a nudo una situazione che diventerà impossibile da difendere. Il nostro paese è uno dei più privilegiato in questo ambito e degli elementi correttivi saranno quantomai necessari. Sono impopolari? Vero, ma la politica ci dirà che ci viene imposto dall’UE e quindi tutto tenderà a concretizzarsi.
Cosa si può fare?
Purtroppo bisogna cercare di essere pragmatici e pianificare.
La pianificazione della successione permette infatti di prepararsi alla malaugurata possibilità di una scomparsa precoce che nessuno sa scadenziare e che quindi deve essere ragionata quando ci sono tutte le condizioni per poterlo fare con calma e serenità.
Poiché una buona successione avviene nell’arco di diversi anni, bisogna pianificare bene le fasi ed evitare le brutte sorprese, soprattutto se si tratta di un piano di successione d’impresa. Ma anche per un singolo e semplice risparmiatore il discorso diventa ugualmente importante.
Parlatene con il vostro consulente finanziario e evitate di fare ragionamenti scaramantici. Certi argomenti devono essere affrontati, ancor di più ora che, come vi ho illustrato sopra, rischiano di essere rivisti in chiave peggiorativa.
STAY TUNED!