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Il “PIANO” di “salvataggio” greco

Scritto il alle 18:33 da mattacchiuz

Se l'unica cosa che vedete qui è KKE, avete capito male

Poi no, il mattacchione sono io…

Anche in questo caso cercherò di evitare i commenti, passando subito a illustravi le implicazioni che il “piano” di salvataggio avrà sull’economia e sulle finanze greche.

Ovviamente una simile teoria di effetti trova inevitabilmente ancora unica collocazione nella sregolata ( nel senso di geniale ) mente di chi l’ha prodotta. Per ora questa grazie a Dio finita ( nel senso che non è infinita ) serie di previsioni, speranze, opinioni può solo essere immaginata, mentre sempre e solo Dio sa quale siano state le inopinabili ipotesi che hanno dato origine alla serie di conti che sto per mostravi.

Le fonti dei numeri, dei dati, delle speranze e delle fantasie sono:

Per più che comprensibili ragioni di tempo non posso tradurvi tutto l’ambaradan che il ministro delle finanze greco – anzi, quello prima – ha partorito per tenere in piedi la baracca ( o forse dovrei dire non far affondare la carretta ) ma cercherò di riportarvi quelli che sono i grafici e i dati previsionali più significativi in maniera da dare un’idea di quanto sia titanico lo sforzo, per ora solo immaginato, del governo greco. E soprattutto per almeno provare a dedurre se un tale piano può avere un qualche risvolto concreto nel bastardissimo mondo della fisica reale.

Dove si vuole arrivare.

Questo è sicuramente il miglior punto da cui partire: dove si vuole arrivare. Non cosa posso fare: siamo mica fisici noi!

Davvero ambizioso il “piano” greco. Attenti che i numeri in miliardi di euro sono in euro correnti, mentre le percentuali sono espresse in termini reali, tanto per rendere le cose più chiare… .

Se volete potete leggervi tutti i numeri, ma io personalmente ne sottolineerò solo alcuni:

Consumi personali.Visti in crescita su base reale solo dopo il 2013, anno nel quale dovrebbe secondo il governo greco esserci l’inversione di tendenza. Un po’ come negli USA, anche in Grecia la disoccupazione ( poi vedremo anche quella ) non pare influenzare in modo diretto i consumi. A quanto pare nemmeno il pesantissimo taglio ad ogni ammortizzatore sociale possibile o a praticamente tutti servizi pubblici del paese ellenico sembrerebbe imporre una qualche misura di austerità anche ai consumi personali.

– Di pari passo con i consumi personali, ci sono ovviamente gli investimenti. Pure loro in crescita reale solo nel 2013, il piano quinquennale prevede investimenti per oltre 150 miliardi di euro nei prossimi cinque anni

– Stabile invece il fabbisogno governativo, fissato attorno ai 36 e rotti miliardi di euro l’anno.

Export + 40%!! Tanto per mettere in prospettiva i buonissimi migliorante registrati nel primo trimestre del 2011 ( in realtà solo a marzo, un booooom! ) nell’export di beni e capire fino a che punto possa crescere l’export greco, conviene dare  un’occhiata al grafico di medio periodo che per ragioni di impaginazione sta poco sotto. Purtroppo i dati della BC greca sono aggiornati a marzo, ma da quanto ho capito leggendo qua e la buona parte degli incrementi archiviati ultimamente sono dovuti all’export di petrolio. Purtroppo non sono riuscito a scovare dati ufficiali, tuttavia almeno a titolo indicativo vi sottopongo delle analisi quantitative che ho trovato in rete. Nel primo quadrimestre del 2011, si sarebbe registrato un incremento dell’export di carburanti del 278%, di prodotti industriali dell’11.9%, di prodotti agricoli del 9% e di prodotti classificati del 100.7% ( ci saranno mica di mezzo i sommergibili turchi e il nuovo ministro delle finanze dalle vecchie abitudini ? ). Decresce invece l’export di materie grezze del 7.4%, di bevande e tabacco del 17.7% di prodotti chimici dell’11.1% e di altri prodotti industriali del 7.5%. Dati da confrontare con quelli del medesimo periodo dell’anno precedente.
Tali fluttuazioni hanno come effetto quello di alterare il rapporto percentuale che l’export degli vari settori occupa rispetto al totale: il settore primario cala dal 25.1% al 20.8%, le materie prime dal 6.7% al 4.7%, i prodotti industriali dal 58.3% al 49.7%. L’export di carburanti sale dal 7.2% al 20.7%. Le ragioni di un simile rimescolamento mi sono completamente sconosciute, forse il Giappone forse il matrimonio della sorella di Pippa…
Tornando brevemente al grafico, c’è poco da dire se non che la Grecia campa sul turismo!

– Il PIL cresce praticamente un botto a partire dal 2013, anche se in termini reali, come potete vedere anche dal deflatore, la crescita è ben più contenuta. Supponendo che sia valido il dato del 2011, in quattro anni si prevede un incremento del PIL del 10% in termini nominali.

– Non acquistate petrolio e invece strangolate l’euro/dollaro, che il governo greco ha deciso che rispettivamente il loro valore sarà 100 dollari al barile e 1.4 dal 2013 al 2015.

– Dal punto di vista dell’occupazione, rispetto al 2010 ci saranno 54 mila impiegati in meno, mentre il numero complessivo dei fortunati che ancora avranno un lavoro sarà il 40.3% di tutta la popolazione greca.
Foriero di sempre più verosimili speranze è invece il numero di disoccupati, che dovrebbe incrementare di quasi 100 mila unità entro i prossimi cinque anni, toccando il poco confortante picco a quasi 800 mila. Vivranno, come il loro governo, di speranza.

Questo è ciò che il governo greco vuole ottenere in cinque anni e in base a questo sono state aperte le trattative per convincere ( … ma serve davvero convincere qualcuno che VUOLE e DEVE salvarti a tutti i costi ) i FRANCO-TEDESCHI a sganciare i soldi degli ALTRI stati europei. Dico ciò perché è evidente che nonostante la loro porzione di aiuti sia comunque consistente, sarebbero quelli a guadagnarci di più: ci mettono 10 e ricavano 7 o 8, mentre ad esempio, altri ci mettono 10 e ricavano 2…! Senza contare che praticamente i soldi regalati in tutti questi anni sono per lo più serviti a comprare dai produttori centro-europei… . PONZI!

In estrema sintesi, si vuole arrivare a questo:

Ora si pone in non trascurabile problema di come fare.

Come arrivare dove si vuole arrivare?

La risposta è semplicissssssima: taglia un botto e sparale grossissima. E continua a sperare che tutto vada per il meglio, ripetilo, “tutto andrà per il meglio, tutto andrà per il meglio, tutto andrà per il meglio… etc etc etc!”.

I burocrati greci hanno individuato la cura al problema greco in pochi essenziali punti:

  • Razionalizzazione del settore pubblico e degli stipendi.
    Riduzione della forza lavoro pubblica di 150 mila unità tra il 2011 e il 2015 ( più del 20% del totale… BUONA FORTUNA!  ); estensione della settimana lavorativa; riduzione della burocrazia; introduzione del part time, trasferimento dell’eccesso di impiegati ad una “riserva di lavoro”. Ora… a parte il 20% di tagli sul totale di impiegati in 4 anni scarsi, ma che caxxuz vuol dire trasferimento dell’eccesso di impiegati ad una riserva di lavoro?
  • Ridimensionamento del settore pubblico.
    verranno chiuse aziende statali, fatte fondere con altre, svuotate altre ancora. Riduzione dei sussidi e delle spese operative; riduzione dei costi sul personale; vendita delle attività “non-core” ( poi vedremo bene quali sono le attività non-core… ) e di asset vari ( il PARTENONE, RODI e AMORGOS ); riduzione delle spese per la difesa ( saranno contenti i tedeschi… ); riduzione nelle spese per gli investimenti pubblici.
    Ma c’è pure qualcosa che aumenterà: le tariffe.
    Aspettate, aspettate… miglioreranno le performance fiscali nei governi locali con regole che congeleranno le entrate assegnate dal governo centrale ai livelli del 2011 ( praticamente si congelano gli stipendi al 2011, APPERò!!! )
  • Controllo dei costi della sanità e delle spese farmaceutiche.
    Razionalizzazione dei costi della sanità pubblica grazie alla creazione di un sistema centrale di e-procurement ( approvvigionamento elettronico… ) per gli ospedali; razionalizzazione delle spese mediche per i trattamenti sanitari e riduzione dei servizi forniti ai non assicurati;
    razionalizzazione delle spese farmaceutiche attraverso standard per stabilizzare i prezzi pagati per i farmaci dai fondi sociali per la sanità ( saranno contenti sempre i tedeschi, ma anche gli americani… ); istituzione di un sistema di prescrizione on line.
  • Razionalizzazione dei programmi di assistenza sociali.
    Miglioramento nelle verifiche di accertamento per entrare nei programmi di assistenza; regolamentazione delle dimensioni e congelamento fino al 2015 delle pensioni integrative; potenziamento dei dispositivi antifrode; tagli ai pagamenti forfettari sulle pensioni; riforma delle pensioni di disabilità; riesame delle prestazioni sociali in denaro e abolizione delle meno efficienti; verifica dell’eleggibilità per ricevere il sussidio di cassa integrazione; razionalizzazione delle sovvenzioni per i programmi occupazionali.
    Insomma, tutta roba che uno stato dovrebbe già fare da moh e che, badate bene, alla fine dovrebbe far risparmiare neanche il 2% rispetto al PIL in 5 anni!! Cioè, la più grande riforma nel settore pensionistico e sociale farà guadagnare neanche 5 miliardi di euro in 5 anni! EVVIVA! Dico questo perché tra “poco” scoprirete che da questa riforma in particolare si dovrebbe estrarre più risparmio rispetto alle altre… .
  • Incrementare le entrare per i fondi di previdenza sociale e riduzione dell’evasione contributiva.
    Io sto traducendo dal documento ufficiale… e devo dire che questo punto è geniale: piano d’azione per la riduzione del lavoro sommerso e dell’evasione contributiva; introduzione di un contributo di solidarietà per i disoccupati a carico dei dipendenti pubblici, dei lavoratori autonomi e dei dipendenti del settore privato. Mi chiedo a carico di chi altri poteva essere…!
  • Ampliamento della base imponibile e riduzione delle esenzioni fiscali.
    Valutazione e riduzione in detrazioni d’imposta ed esenzioni; l’introduzione di un contributo di solidarietà pagato ( di cui sopra… ) da tutti gli individui sui redditi dichiarati e aumento del reddito presuntivo dei lavoratori autonomi; ampliamento della base di aliquote IVA e tassa di proprietà (saranno contenti i tedeschi che stavano già pensando di comprarsi pure Creta ). Questo è ciò che si prevede farà risparmiare/guadagnare 6 miliardi di euro in cinque anni. il debito greco potrà così scendere a 325 miliardi e siffola.
  • Miglioramento e riduzione dell’evasione fiscale.
    aumenteranno controlli su tutto: dall’iva ai redditi: + 3 miliardi sempre in 5 anni.

Bene amici miei questi i punti chiave di tutta la strategia greca. Epaminonda sarebbe fiero, Pelopida orgoglioso.

Qui sotto troverete specificato punto per punto i passaggi appena mostrati ricordandovi che le percentuali espresse in termini di PIL nella colonna di estrema destra sono da riferirsi a tutti i cinque anni di risparmio/guadagno.

Come potete vedere da voi in cinque anni tutte queste manovre porteranno un miglioramento complessivo nei conti greci di 28 miliardi e 259 milioni di euro, pari al 12% del PIL. Non è ovviamente possibile stabilire a priori l’impatto che tali “riforme” avranno sull’economia greca e allo stesso modo è assolutamente incerta la tenuta sociale di un paese già altamente provato dalla disoccupazione e dalla corruzione. Senza considerare che la realizzazione pratica dell’ambizioso progetto non sarà priva di incognite e di costi. Non sono in grado di fare previsioni o stime, ma credo che solo l’ammodernamento delle infrastrutture informatiche e dei meccanismi assicurativi e di previdenza sociale costerà non poco alle casse dello stato greco. Soldi che con ogni probabilità finiranno per fluire all’estero sotto forma di bonus e stipendi per consulenze fornite da società – ci potete scommettere – tedesche e francesi. Allo stesso modo sarà interessante scoprire come i tagli al personale che accompagneranno tutto il processo di ammodernamento dell’apparato produttivo e dei servizi – sia pubblici che privati – potranno essere compatibili con l’incremento previsto nella riscossione di imposte, nella produttività e più in generale negli stessi consumi. In quest’ottica, la così detta efficienza che verrà introdotta nel corso del lustro dalle privatizzazioni – trascuro volutamente da ogni analisi l’alta possibilità che qualcosa vada molto storto nei processi di privatizzazione… – rappresenterà un’ulteriore incognita in termini di perdita di posti di lavoro. Non è quindi improbabile pensare che il governo dovrà operare ampie revisioni al suo budget.

Concludo questa sezione con la sconcertante tabella delle svendite.

Privatizzeranno pure due miniere d’oro!!! Grazie a Dio li dentro non si legge “Acropoli” o altro.

Praticamente, tutto sto accrocchio di numeri dovrebbe nonostante tutto portare a questo

e a questo

indipendentemente, ad esempio, da questo ( sempre che vada bene ):

Rispetto alle previsioni, tra il 2011 e il 2015 il PIL dovrà crescere da 225.4 miliardi di euro a 251.9 miliardi totalizzando uno strepitoso +11.76%, mentre l’occupazione passerà da 4 milioni 509 mila lavoratori a 4 milioni 604 mila aumentando del 2.1%… Tutti manager e dottori anche sti greci… . E tutto questo nel mezzo del poderoso piano di tagli. L’unica cosa certa, è se va avanti così, tra il 2010 e il 2011 si saranno persi quasi 150 mila posti di lavoro, pari al 3.2%.

Tutto andrà per il meglio, tutto andrà per il meglio… etc etc etc..

Stabilito dove si deve arrivare e come arrivarci, vediamo ora se si può anche fare…!

Eh, perché se non esiste un piano B ( ci sarebbe … e ci sarebbe anche un piano C, ma gli enormi pochi interessi che si lederebbero non permettono… ) è comunque bene far finta di fare le cose nella giusta maniera. Questo implica che, tanto per essere professionali, è meglio tracciare almeno qualche scenario in più rispetto all’unico possibile.

Così ora sto per mostrarvi i risultati dei precisi modelli previsionali, che ricordo ai più maliziosi, non consistono più nello scrutare gli uccelli in volo o nello squartare animali velluti. Apro una piccola parentesi… uno dei riti più strani, noto come sacrificio all’ateniese, imponeva che si uccidesse un bue, e poi fosse celebrato il processo per capire chi fosse stato l’assassino. Ogni volta, usciva fuori che l’omicida era stato il coltello, e che quindi gli andava servita la medesima sorte. La vita dell’ignaro strumento veniva spenta affogandolo nell’acqua… . Stavolta ad uccidere il bue sarà stato il computer che ha fatto i conti…!

La linea blu indica l’andamento dell’avanzo primario senza l’imposizione del piano di austerity, mentre le  colonne color celeste fantasma ( sarà mica un segno del Fato??? ) rappresentano il medesimo avanzo ma rivisto grazie al piano di rientro. Già il dato del 2012 permette di tirare un provvidenziale respiro di sollievo.

Ad esso corrisponderebbe il seguente deficit:

E davvero non sarebbe male, sempre che il rifinanziamento non costi il 20% e rotti di interesse… !

Non trovate anche voi che sia bellissima la curva tratteggiata? Sembra scolpita da Fidia in persona. Almeno in quel caso annegheranno lo scalpello… .

Guardate come sono romantiche le due curve centrali, nel 2017 limoneranno. Esse rappresentano la stabilità del bilancio pubblico greco. La rossa le spese in regime pianificato la blu le entrate. L’idea è togliere ai greci il 10% circa della ricchezza prodotta in una anno, e sperare che tutto vada bene, che il PIL continui ad espandersi e che il popolo non scenda in piazza troppo spesso… 3 giorni di sciopero costano quasi l’1 del PIL. E allora annegherebbero oltre al coltello e al computer anche il malcontento popolare.

Ma se pensate che le spese per pagare gli interessi scendano in virtù del PCNPF ( piano che non può fallire ), il grafico sopra vi mostra che la vostra è solo una supposizione sbagliata. Quelli, comunque crescono. Adesso, ditemi voi che senso ha pagare una quantità di denaro pari al 10% circa dell’intero prodotto interno lordo. Si tratta di più di 20 miliardi di euro l’anno che devono essere trasferiti nelle mani dei fortunati ( fortunati perché ci sono i “grandi” a proteggerli ) detentori di bond greci. L’unica cosa che l’europa unita sembra proteggere è il trasferimento di ricchezza dalle masse verso la punta della piramide.

E finalmente l’ultimo grafico, quello che “la dice lunghisssssssima”.

Primo scenario, in nero. Curve davvero brutte e cattivissime; debito fuori controllo, roba che schizza in orbita e i buoi non si sono lasciati sacrificare – stavolta – ma sono scappati dal recinto.

Mi chiedo solo come siano riusciti a passare dal 105% del GDP nel 2008 al 140% del GDP nel 2011 al 155% ( se va benone ) del 2012. A già, l’europa e il fondo “salva” stati… .

Scenario numero due, in blu.  Crescita del PIL ( suppongo nominale perché dai dati sopra mi pare qui abbiano mancato ogni ipotesi… ) sopra il 3.5% dal 2014 e avanzo primario superiore al 5.5% dal 2014 ( hanno previsto un 6.6%… ). Tutto questo si traduce in un debito sostenibile ( ci risiamo col debito sostenibile… per quanto?? ) ma il rapporto debito PIL rimarrebbe comunque superiore al 100%  almeno fino al 3015 ( no dai scherzo, fino al 2030 come minimo e sempre se tutto va a gonfie vele e il Meltemi spira l’intero anno ).

Scenario numero tre, l’idillio, in rosso sangue. Crescita del PIL superiore al 3.5% dal 2014, surplus superiore al 5.5% più privatizzazioni da 50 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. In questo caso, fra poco meno di 15 anni, sperando sempre che tutto vada benisssssssimo e che il mondo non decida in nessun modo di rallentare un minimo la crescita, il rapporto debito pil sarà circa attorno al 100%.

La cosa davvero “buffa” è che comunque, stando ai grafici, se le cose andranno per il meglio, di qui al 2015 il rapporto debito PIL sarà poco inferiore a quello di ieri, se invece le cose andranno mediamente bene, tale rapporto sarà di poco inferiore al 160%. Se le cose andranno male… non succerà, falliscono prima.  Comunque vada, sarà un successo!!

Da ottimi esperti di comunicazione, l’unica ipotesi quantitativa che finora compare in un grafico è stata scritta in basso a destra ( scommetto che non l’avete letta ) e su essa si basa tutta la strategia di rientro del debito pubblico: ogni singola parola spesa e ogni singolo ragionamento partorito VALE SE E SOLO SE il tasso di interesse nominale rimane tra il 4.5% e il 5.5%. Grazie a Zeus i trader del venerdì non leggono ma sniffano per portarsi avanti per il weekend.

Conclusioni

Molti di voi penseranno che tutto quanto stiano facendo in Grecia sia per germanizzare gli ellenici. Invece no. Vogliono americanizzarli, o britannizzarli. Non ci credete?

Questo grafico l’ho copiato ma ho controllato i numeri e ad occhio e croce sono giusti.

Il concetto è sempre il medesimo: qualcuno si deve indebitare. DEBITO è la parola chiave per comprendere il nostro sistema economico.

Governi indebitati, troppo indebitati, fanno paura. Per legge essi possono ripudiare il debito. E accollare le perdite al creditore. Dicono che è una questione di fiducia ma in realtà è una questione matematica.

Privati indebitati piacciono: per legge essi devono ubbidire.

Le conclusioni le scriveremo solo alla fine. Ma non date tutto per scontato… soprattutto la buona volontà dei burocrati che tirano le fila del debito perenne, così come le Moire tessono la tela dei destini altrui.

e adesso vado a bere una bottiglia di uzo per aiutare l’economia greca!

Mattacchios

105 commenti Commenta
signor ernesto
Scritto il 18 Giugno 2011 at 18:56

Molto bravo.

Saluti,

lampo
Scritto il 18 Giugno 2011 at 19:11

Un “Mattacchios” ecceeeezzzzzionale veramente! ❗

Privati indebitati… devono ubbidire.

Questo è il punto fondamentale: ci stanno pian piano riuscendo. E’ la catena che ci stanno affibbiando… o meglio, grazie all’incitamento dei mass-media a vivere al di sopra delle nostre possibilità, c’è la stiamo infilando da sola 😥

Interessante l’andamento sinusoidale del grafico delle esportazioni di servizi (primo grafico linea gialla): praticamente ci riescono solo d’estate!

E’ ovvio che è un progetto previsionale “utopistico”… a meno che vogliano veramente normare i CDS portandoli totalmente in mercati regolamentati e cambiare la mentalità di quella parte di greci che vivono di evasione e corruzione (molto improbabile).
Poi tutto quel controllo sull’evasione e via dicendo… con una diminuzione del 20% del pubblico impiego: chi controlla… i dirigenti? Visto che i tagli, per prassi, avvengono nei posti dei livelli più bassi… cioè di chi lavora! E per recuperare lo stipendio di un dirigente… ne devono tagliare di più di posti in proporzione…

Rimango molto scettico… auguro ai greci che lo scenario più ottimistico si avveri (ed è già lacrime e sangue) ma ritengo più probabile lo scenario 1 (curva nera): anzi mi pare addirittura ottimistico.

Secondo me era meglio dichiarare default… e metterlo in c..o alle banche tedesche e francesi… anche se all’inizio avrebbe sofferto molto… con molta voglia di rimboccarsi le maniche e al potere molta gente che facesse il vero interesse pubblico (non solo sulla carta… truccando conti e truccando previsioni come queste).

Speriamo che fra un anno o due non ti tocca scrivere un post sul piano italiano: non siamo molto distanti dai greci come mentalità… 😥

tommy271
Scritto il 18 Giugno 2011 at 20:26

Mattacchiuz, vedo che ti sei messo a studiare …

mattacchiuz
Scritto il 18 Giugno 2011 at 21:18

lampo: Interessante l’andamento sinusoidale del grafico delle esportazioni di servizi (primo grafico linea gialla): praticamente ci riescono solo d’estate!

esportano… turismo 🙂

lampo: Speriamo che fra un anno o due non ti tocca scrivere un post sul piano italiano: non siamo molto distanti dai greci come mentalità…   

io per non sbaglaire comincio con l’irlanda…
e li davvero le atrocità sono infinite!

tommy271@finanza: Mattacchiuz, vedo che ti sei messo a studiare …  

servisse a qualcosa… :mrgreen:

mattacchiuz
Scritto il 18 Giugno 2011 at 21:31

signor ernesto,

saluti! :mrgreen:

tommy271
Scritto il 18 Giugno 2011 at 22:33

Comunque, ti anticipo, che l’avanzo primario nel 2012 è stato ridotto a + 0,6%.

Scritto il 18 Giugno 2011 at 23:00

Ottimo articolo, complimenti! Quando il costo sarà sostenibile li lasceranno cadere, per il popolo greco sarebbe meglio un default immediato ed uscire dall’euro, ma come ben hai documentato i polli con crauti non possono digerirlo.

saluti

tommy271
Scritto il 18 Giugno 2011 at 23:54

Certo un’uscita dall’euro … si azzerano i debiti, i pensionati che ora protestano faranno la fame ed i lavoratori dipendenti avranno una bella inflazione al 20% che si mangerà il loro stipendio.
Nel frattempo tutti staranno a guardare senza ritirare i liquidi dalle banche …
Mi sembra una buona soluzione.

Scritto il 19 Giugno 2011 at 07:00

Beh…direi che c’è ben poco da aggiungere. Un plauso a Mattacchiuz. 😀

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 08:11

tommy271@finanza: Comunque, ti anticipo, che l’avanzo primario nel 2012 è stato ridotto a + 0,6%.  

avranno alzato le stime del pil….

ma dove li trovi i nuovi dati? io ho cercato un pò sul sito del min. fin., non troppo a dire il vero, e non ho trovato nulla di nuovo. se puoi fammi sapere che correggo, sempre che non sia solo quel numero li… 🙂
cmq il concetto nonj credo cambi: visti i numeri in gioco, il salvataggio della grecia non c’entra nulla… vogliono salvare altri e con gli interessi!

tommy271@finanza: Certo un’uscita dall’euro … si azzerano i debiti, i pensionati che ora protestano faranno la fame ed i lavoratori dipendenti avranno una bella inflazione al 20% che si mangerà il loro stipendio.
Nel frattempo tutti staranno a guardare senza ritirare i liquidi dalle banche …
Mi sembra una buona soluzione.  

mi piace che l’ineluttabilità emerga solo quando analizzi le conseguenze di un’eventuale uscita dall’euro, mentre quando si parla di fallimento li la situazione è solo “politica”… 🙂
i greci avevano una delle migliori democrazie mai viste al mondo, roba a cui dovremmo ispirarci anche oggi. chissà che non riescano anche produrre il miglior sistema monetario al mondo!! 🙂

tommy271
Scritto il 19 Giugno 2011 at 09:41

Dati aggiornati al 9 giugno:

Greece΄s GDP Dropped By 5.5% In Q1 2011

The Hellenic Statistical Authority (ELSTAT) announced on Thursday that the Gross Domestic Product for the 1st quarter of 2011 at constant prices 2000 decreased by 5.5 % in comparison with the 1st quarter of 2010 and increased by 0.2 % in comparison with the 4th quarter of 2010, according to available seasonally adjusted data.

Total final consumption expenditure recorded a decrease of 6.9% in comparison with the 1st quarter of 2010, while gross fixed capital formation (GFCF) decreased by 19.2% in comparison with the 1st quarter of 2010.

External trade deficit decreased by 40.7%, contributing positively to the GDP percent change.

Exports decreased by 2.0% in comparison with the 1st quarter of 2010. Exports of goods increased by 6.5% while exports of services decreased by 8.3%.

Imports decreased by 15.5% in comparison with the 1st quarter of 2010. Imports of goods decreased by 16.4% and imports of services by 12.0%.

As already reported, the methods of compiling quarterly data for General Government transactions for 2009-2011 have been changed compared with those used for the period 2000-2008. Quarterly estimates for the years 2009-2011 are made with data mainly from direct sources, while for the period 2000-2008 estimates were made by allocating the annual results to the quarters. This affects the comparability of the 2008 and 2009 data, and thus the quarterly rate of change of GDP between these two years reported here should be treated with caution.

It should be noted that estimates of government expenditure data for the 1st quarter of 2011 are highly preliminary and are subject to revision.

Due to the break in the time series of quarterly General Government data, and as the data compiled using the new method was only available for a very short period (Q12009-Q12011), the previously implemented method for the seasonal adjustment did not provide satisfactory results. To address the problem, ELSTAT in consultation with Eurostat, has applied a new method of seasonal adjustment, which allows for seasonal breaks and is deemed to provide more reliable results. Nevertheless, data users should continue to use caution in using these results until a longer time series is established.

tommy271
Scritto il 19 Giugno 2011 at 09:43

ELSTAT: Imports Dropped, Exports Rose In April 2011

The total value of imports-arrivals, excluding oil products, in April 2011 amounted to €2,522.6 million against €2,950.8 million in April 2010, recording a drop of 14.5%.

The total value of imports-arrivals, excluding oil products, for the 12-month time period of May 2010 – April 2011 decreased by 16.4% compared to the corresponding 12-month time period of May 2009 – April 2010.

The total value of exports-dispatches in April 2011 amounted to €1,697.2 million against €1,296.3 million in April 2010, recording an increase of 30.9%.

The total value of exports-dispatches, excluding oil products, in April 2011 amounted to €1,293.0 million against €1,180.1 million in April 2010 recording an increase of 9.6%.

The total value of exports-dispatches, excluding oil products, for the 12-month time period of May 2010 – April 2011 increased by 10.5% compared to the corresponding 12-month time period of May 2009 – April 2010.

The total value of imports-arrivals in April 2011 amounted to €3,060.2 million against €3,711.3 million in April 2010. The statistics of imports for oil products are calculated according to the data derived from the customs declarations. The status of the audited incomplete customs declarations, for April 2010, has been integrated in the compilation of the external trade statistics. The corresponding declarations for April 2011 have not been integrated yet, since they have not been finalized entirely, having as a result the lack of comparability of the external trade statistics data between April 2011 and April 2010.

(capital.gr)

tommy271
Scritto il 19 Giugno 2011 at 09:52

Unemployment Rate Jumps At 15.9% In Q1 2011

The Hellenic Statistical Authority said on Thursday that the unemployment rate in Greece was 15.9% in the first quarter of 2011, compared with 14.2% in the previous quarter, and 11.7% in the corresponding quarter of 2010.

The number of employed amounted to 4,194,429 persons while the number of unemployed amounted to 792,601.

The number of employed persons decreased by 2.4% compared with the previous quarter, and by 5.2% compared with the 1st Quarter of 2010. The number of unemployed persons increased by 11.3% compared with the previous quarter and by 35.1% compared with the 1st Quarter of 2010.

(capital.gr)

tommy271
Scritto il 19 Giugno 2011 at 09:55

Mid-Term Program Turned Upside Down, Before Voted

The measures announced a few days ago are not sufficient to cover the huge budget gap.

During the Jan-May 2011 period, the execution of the regular budget went off track by €3.2b. This amount should be added to arrears of the state to individuals exceeding €6b, necessitating additional measures beyond the mid-term program of €28.3b.

According to 5-month data, the problem in the execution of the budget was tougher than last year, as the gap is now larger than the new package can cover.

For this reason, Finance Minister didn’t rule out the increase of tax in heating oil, officials explain.

The gap is €3.2b, covered partially by an unprecedented under-budget public investment by €2, trimming the deficit at €1.2b.

(capital.gr)

15 giugno 2011

tommy271
Scritto il 19 Giugno 2011 at 09:57

Central Government Case Deficit At €10.14b

In January-May 2011, the central government cash deficit increased to €10,139 million, from €9,544 million in the corresponding period of 2010, according to the Bank of Greece.

During this period, ordinary budget revenue decreased to €18,784 million, from €19,897 million last year.

Ordinary budget expenditure increased to €27,450 million from €25,257 million in January-May 2010.

(capital.gr)

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 10:19

ok ma questi sono lanci di agenzia.
io vorrei capire dove trovare i dati mese per mese ( sul sito dell’eurostat non li trovo, ma onestamente mi muovo meglio sui siti USA… li conosco davvero bene quelli 🙂 ).
il sito dell’ufficio statistico greco o fa pena o proprio non ho capito come usarlo, mentre quello della banca centrale greca molte cose non le riporta. uguale per il sito delle finanze.
sicuramente qualcosa mi sfugge…
se tu sai dove trovare i dati aggiornati con le relative revisioni… che a quanto pare contano e non poco, sarò felicissimo di aggiornare tutti i grafici possibili immaginari.

luciano60
Scritto il 19 Giugno 2011 at 14:37

La Grecia è FALLITA … non restituerà mai un euro di quelli che gli stanno prestando..non ha la minima speranza di farcela…disoccupazione al 20%…deficit abissale… manovre economiche imposte dall’EU. a dir poco devastanti.. situazione reale devastante …conosco un prete ortodosso greco e mi diceva poco tempo fa che la situazione REALEè MOLTO PEGGIO DI QUELLO CHE DICONO…. nella città da dove viene e dove abitano i suoi familiari ..di 60.000 abitanti e tutti lavoravano nelle aziende del posto… ora tutte chiuse …erano 600 circa.. ora sono rimaste aperte in 3… e le più piccole…..
per me prima fallisce e meglio è….le banche tedesche, quelle francesi e tutti gli speculatori che per il proprio interesse mettono in ginocchio milioni di persone dovrebbero sentire MOLTO MALE .. la Grecia dovrebbe fallire subito e con essa tutti questi str…zi !!!!

il brutto è che questo prendere tempo servirà solo a spostare il debito dalle banche ai soliti coglioni di cittadini,,,e quando questo sarà avvenuto allora la grecia sarà lasciata fallire…..
mi auguro che qualcuno prima dico NOOOOO.!!!!!!!

tutto il resto sono emerite stronzate,,come quello scritto non mi ricordo da chi che diceva che la grecia poteva uscire dalla crisi vendendo più olive e con qualche turista in più…..ridicolo !!!!!!!!!!!!

il tempo però è SEMPRE GALANTUOMO….VEDREMO…..e dopo toccherà a Irlanda e Portogallo….Spagna e Italia il prossimo anno decreteranno la fine dell’euro…nato già morto !!!

è di venerdi la notizia che la Spagna nel 1 trim ha aumentato il debito pubblico de 3,5 % …non male direi !!!

luciano60
Scritto il 19 Giugno 2011 at 14:46

è di venerdi la notizia che la Spagna nel 1 trim ha aumentato il debito pubblico de 3,5 % …non male direi !!!

naturalmente questa è la fonte…

Spagna, debito/pil trim1 sale a 63,6% da 60,1% trim4 2010
Reuters – 17/06/2011 10:47:45
MADRID, 17 giugno (Reuters) – Il rapporto debito/pil spagnolo nel primo trimestre è salito al 63,6% dal 60,1% del quarto trimestre dello scorso anno.

Lo ha comunicato la Banca centrale di Spagna.

sul sito http://www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
le top news anche su http://www.twitter.com/reuters_italia

jt_livingstone
Scritto il 19 Giugno 2011 at 15:38

Come sempre molto interessante

ma non ho capito l’ultimo passaggio del perche’ sarebbero americani e inglesi a comprarsi la Grecia e non i Tedeschi e i Francesi che in termini di esposizione sul debito pubblico greco dovrebbero essere i piu’ elevati

infine

interessante anche la situazione disoccupati in Spagna e Italia, che BI definisce preoccupante

http://www.businessinsider.com/why-spain-should-still-be-your-number-one-eurozone-worry-2011-6

jt_livingstone
Scritto il 19 Giugno 2011 at 15:43

aggiungo anche il commento di El Erian di PIMCO che in buona sostanza la pensa come tanti di noi, ovvero che il rischio di buttare via soldi inutilmente e’ elevato.

http://www.reuters.com/article/2011/06/19/us-greece-pimco-idUSTRE75I0Q920110619

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:30

jt_livingstone: ma non ho capito l’ultimo passaggio del perche’ sarebbero americani e inglesi a comprarsi la Grecia

non vogliono comprare la grecia… ma vogliono rendere i greci come gli americani: indebitati fino al buchino del grosso culone!

luciano60
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:33

c’è arrivato anche lui…

Grecia,Mussari dice mai visto debitore salvarsi con tassi al 30%
Reuters – 17/06/2011 13:58:35
CASTEL MONASTERO (SIENA), 17 giugno (Reuters) – Per il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari è difficile che un paese indebitato come la Grecia possa risollevarsi pagando interessi del 30%.

Mussari, che è anche presidente del Monte dei Paschi (BMPS.MI) lo ha detto parlando all’assemblea degli industriali di Siena.

“Si vuole affrontare il problema del debito pubblico? Non si può farlo se non come facciamo noi per l’impresa privata. Non ho mai visto un creditore che si risolleva pagando interessi del 30%, se vogliamo salvarlo. Se invece poi si specula sugli interessi che deve pagare, stiamo parlando di un’altra cosa che non comprendo”, ha detto Mussari.

A proposito della situazione greca, Mussari ha poi detto che “l’esposizione sulla Grecia delle banche italiane è residuale. Di cosa abbiano fatto altri sistemi non ne ho idea: ognuno compri quel che vuole, basta che poi ne risponda nel momento in cui quel titolo o quell’operazione crea un problema”.

Proseguendo nel ragionamento il presidente dell’Abi ha aggiunto: “Abbiamo avuto il problema dell’Irlanda, che è stato risolto. Poi, se si va a guardare chi erano i creditori dell’Irlanda, erano in gran misura la Germania, la Gran Bretagna e le loro banche. Noi abbiamo pagato non in proporzione a quanto debito detenevamo, ma in base alla nostra quota nella Bce”.

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:36

🙂 non ti preoccupare luciano, o ora o in futuro, la finanza incontrerà la fisica.
o cambiano il sistema e lo fanno presto, o le cose scoppieranno in mano a tutti sti burocrati dal cazzo.
spero solo che la storia si ricordi di tutti loro.

luciano60
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:40

ciao grande Matta…prima di tutto complimenti per il mega lavoro che tu e D.t fate…

per la grecia , da semplice cittadino, quello che mi fa INCAZZARE è che sempre e solo noi pagheremo….. chi ha fatto le porcate ne uscirà sempre bene…. 👿

DEVE FALLIRE ORA. !!!!! e che falliuscano anche tutte quelle merde di banche tedesche e francesi …….

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:52

a me quello che mi da fastidio, è non riuscire a organizzare una cavolo di diretta live da ATENE.
PORCA VACCA. SU BLOGSPOT non ci sono problemi riesco a montare tutte le live che voglio e qui no!!
quasi quasi entro in sciopero pure io!!!

luciano60
Scritto il 19 Giugno 2011 at 18:56

dal carlino economia di oggi ..

le banche che hanno coperto madoff nella truffa del secolo avranno guadagni enormi.. stanno comprando i crediti dai client,i così da evitare loro i tempi dei processi ma soprattutto si evitano le cause da parte dei clienti truffati, a 70/75 cent per dollaro per poi andare loro stesse al recupero tenendosi i guadagni…le banche citate sono : UBS ,ROIAL BANK OF SCOTLAND , D. BANK e ..udite udite G. SACHS … banche che oltretutto sono state chiamate in giudizio dal liquidatore …..
se non è schifo questo !!!!!!

mattacchiuz
Scritto il 19 Giugno 2011 at 19:00

consolati con questo:
http://prezatv.blogspot.com/2011/05/greekrevolution-live-stream-cams.html
loro possono mandarlo live, noi no

gainhunter
Scritto il 19 Giugno 2011 at 22:59

clap clap clap! 😉

Se l’Italia in 15 anni, senza crisi economiche, con un immenso risparmio privato, con un’industria ai primi posti in Europa e con interessi non esagerati, ERA riuscita a ridurre il debito/pil dal 120 al 105%, ce la farà la Grecia nei prossimi 15 anni a passare dal 150 al 100 (o anche solo al 130), con la crisi peggiore dal 1929, con i cittadini che sono già indebitati, con un’economia che vive praticamente solo di turismo e con interessi in continua crescita? Sprechi, inefficienze, evasione e corruzione contano così tanto?

Tremonti tempo fa aveva affermato “se al tuo vicino brucia la casa non vai a dargli una mano per spegnere il fuoco?” Ovviamente sì, ma quello che sta facendo l’Europa non è pompare acqua, piuttosto è gettare benzina.
Facciamole dichiarare fallimento, i creditori soffriranno, ma intanto hanno intascato delle belle cedole (a meno che hanno esagerato con la speculazione, e allora tanto peggio per loro); e poi aiutamo *i greci* (che è diverso da *la Grecia*), magari mandando là le nostre imprese, cercando di rilocalizzare quelle che sono andate a produrre nei BRIC: il costo della vita non è paragonabile con quello dei BRIC, però è un po’ più basso che in Italia, si taglieranno un po’ gli stipendi ma si creerà occupazione. Sarebbe una situazione un po’ più accettabile per i greci…

7voice
Scritto il 20 Giugno 2011 at 09:59

al fallimento della BCE , CHI CI SARA’ AL CAPO ? MARIO DRAGHI, UOMO GOLDMAN ! BILDERBERG DOCET ! CAMBIATE I VOSTRI SOLDI CON ALTRA VALUTA………………….LASCIATE PERDERE LE CHIACCHIERE , QUESTI VI SODOMIZZANO FINO ALL’INTESTINO GRASSO ! 🙄 🙄 🙄

paolo41
Scritto il 20 Giugno 2011 at 10:01

Gli attuali amministratori della Grecia sono così bravi che potrebbero essere utilizzati come consulenti per mettere in ordine anche i conti degli altri paesi Piigs (a cui aggiungerei Belgio e …. magari fra poco Danimarca..).
Al posto dei ministri greci vedo sempre più vicino l’arrivo dei colonnelli!!!!!
Spero di sbagliarmi…

alfio200
Scritto il 20 Giugno 2011 at 10:14

EXTRAORDINARY, MATTA!!

Te la sentiresti di fare un qualcosa di simile sull’Italia? Cosa dovrà fare in futuro (molto prossimo, a mio avviso) l’Italia per evitare il default e avere gli aiuti da BCE e FMI? O meglio…dopo averci massacrato con una megapatrimolniale che servirà soltanto (come quella di Amato) a prolungare l’agonia, cosà succederà?

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 10:41

tranquillo che se l’italia dovesse aver bisogno di aiuti, non c’è europa che tenga… prima sarebbero già fallite oltre alla grecia, l’iralanda il portogallo la spagna il belgio la danimarca e probabilmente l’inghilterra! 🙂
cmq sull’italia, consiglio a tutti di leggere il report di banca d’italia http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2010/suppl_67_10.pdf sulla ricchezza delle famiglie. al di la della disuguaglianza economica, che comunque rimane – pur orientata in basso – decisamente inferiore di ben più “ricchi” ( di debiti ) paesi europei, l’italia è il paese europeo che ha la ricchezza NETTA maggiore.

gremlin
Scritto il 20 Giugno 2011 at 11:27

grandissimo lavoro d’analisi, super complimenti, vuoi oscurare iceberg? :mrgreen:

L’anello debole della questione greca è la stabilità politica interna, se venisse a mancare (colpo di Stato) segue sconquasso dei mercati fìnanziari

Se invece il governo si mantenesse valido interlocutore dei falchi europei malgrado lo sconqusso sociale interno (rivolte e impoverimento) si guadagnerebbe giusto il tempo per blindare il sistema bancario che è l’unica cosa che interessa, non importa se le previsioni di rinascita della Grecia sono fantasiose, prendere tempo è l’obiettivo

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 11:37

gremlin: blindare il sistema bancario che è l’unica cosa che interessa, non importa se le previsioni di rinascita della Grecia sono fantasiose

parole sante !!!
e sembra che i mercati tutto sommato ci credano…

tommy271
Scritto il 20 Giugno 2011 at 13:50

gremlin: grandissimo lavoro d’analisi, super complimenti, vuoi oscurare iceberg?
L’anello debole della questione greca è la stabilità politica interna, se venisse a mancare (colpo di Stato) segue sconquasso dei mercati fìnanziariSe invece il governo si mantenesse valido interlocutore dei falchi europei malgrado lo sconqusso sociale interno (rivolte e impoverimento) si guadagnerebbe giusto il tempo per blindare il sistema bancario che è l’unica cosa che interessa, non importa se le previsioni di rinascita della Grecia sono fantasiose, prendere tempo è l’obiettivo  

Semmai, la stabilità politica interna è stato sempre il punto di forza della Grecia … con una maggioranza assoluta da parte del PASOK.
Nella tarda serata di martedì si voterà la fiducia.
Attualmente il movimento socialista panellenico può contare su una ritrovata unità interna seguita al rimpasto di governo.
La maggioranza conta su 155 deputati su 300, non è detto che si riesca ad aggregare qualcun’altro …

luciano60
Scritto il 20 Giugno 2011 at 14:02

mi chiedo certa gente dove viva…. o se ha interessi particolari su chi legge…….mha.!!!!!!

paolo41
Scritto il 20 Giugno 2011 at 14:06

mattacchiuz,

“blindare le banche” quando i buoi non ci sono più!!!!!
sono rimasti i piccoli risparmi della maggioranza del popolo; tranquilli che i grossi capitali sono già fuori dalla Grecia…. sarà stata una situazione che è peggiorata all’improvviso!!!! fra tira e molla della Merkel e della EU hanno fatto una tela più lunga della tela di Penelope… tanto per rimanere in tema..

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:06

Gran bel pezzo Mattacchiuz.

Solo una considerazione leggendo i commenti e una domanda.

La domanda é: ESISTONO a questo punto della storia, ossia a “buoi scappati”, delle soluzioni ?
Per me la risposta é no. Bisogna pregare e tanto, per chi ne é capace. Io sono inutile in questa attivitá.

La conisderazione é invece la seguente: pensiamo davvero che facendo saltare la Grecia salta la Grecia e ci perdono le banche francesi e tedesche e gli speculatori? Io penso che gli speculatori si accoderanno alla speculazione che si genererá con l’eventuale default greco e faranno soldi a palate. Scommettendo su chi sará il successivo Stato Sovranoa saltare e costringendolo a saltare. Il domino prenderá in poche settimane Irlanda, Portogallo, Spagna, Belgio e Italia…GAME OVER. Chi ci rimetterá sará invece il 98% della popolazione.
Mi spiego: se si lasciasse fallire la Grecia, come molti qui pensano o sostengono, pensiamo che tutto ció avverrá ordinatamente ? E che a smenarci saranno SOLO E SOLTANTO le banche tedesche e francesi (con speculatori al seguito)?

Il default tanto invocato, specie in una societá come la nostra che – commettendo un errore madornale negli ultimi 30 anni – si é progressivamente finanziarizzata ed espansa usando la leva del debito eccessivo (un po’ di debito fa bene, troppo come nel caso dei vecchi Paesi Occidentali e il senile tentativo di mantenere livelli di benessere non piú possibili se non a costo di lavorare di piú e meglio e di ripensare alla DISTRIBUZIONE dei redditi che negli ultii 20 anni sono andati in una direzione, cosi’ come la quota di profitti delle iprese private e dei loro azionisti sul totale del PIL) é una tragedia per tutti, specie per le fasce piú deboli. E’ disordine e caos e solo dopo 5-6-7 anni comincia a riliberare energie.

Condivido il punto che presto o tardi default sará. Peró e nella natura umana rinviare la pena e cercare di prolungare il piacere. O comuque minimiazare la pena. Stesso discorso per chi governa che spera di rimanere in sella posticipando la fase difficile e sperando di essere rieletto o di essere l’opposizione nel “Giorno del Giudizio”. Io sostengo che fra un default a catena oggi (Lehman dovrebbe aver insegnato qualcosa…ma allora dietro Lehman c’erano li Stati,oggi dietro gli Stati ci sono i carri armati come ultima risorsa…) e uno domani potrebbe essere meno doloroso uno domani o dopodomani. Perché se non i miracoli (che generalmente non riescono se non sui libri sacri…) si potra’ guadagnare tempo, forse anche un minimo di crescita nell’Euro Area (non certo nei Pigs), potremo preparare le aspettative al peggio, potremo ricapitalizzare over and over le banche (mettere i sacchi agli argini dei fiumi per prepararsi alla piena) che – qualcuno ulrerá al “collaborazionista” ma sono soggetti INDISPENSABILI iin un’economia capitalista e l’alternativa al baratto..che costituisce uno stadio precedente.

Se poi stampa stampa stampa (io non ci credo, cosi’ come non credo che nei prossimi 2/3 anni una recessione / rallentamento globale non arriverá) …dovesse partire l’inflazione al 5-6-7% (non bella, sono d’accordo…ma ci siamo passati negli anni 70 e 80 e siamo sopravvissuto…a nzi cosi’ abbiamo un po’ bruciato il debito noi italiani prima che comiciasse a esplodere) beh forse il gioco illusionista riuscirebbe e si eviterebbe il peggio.

Perché allora non giocarsi quest’ultima carta della disperazione e provarci ? Perché accettare subito la pena e il dolore ora con il collasso dell’Euro quando si puó provare il numero ad effett e magari scamparla ?

Ció detto i numeri restano tale e sono impietosi.
Il peggio ha da vení. It will end up in tears, no happy ending…ma questa é solo la mia (fallace) opinione.

hironibiki
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:20

anonimocds,
La tua idea sarebbe buona se ci fosse una ripresa, ma le differenze degli anni passati sono troppe. Negli anni 70-80 si poteva svalutare la lira, non c’era mezzo mondo in subbuglio (ovunque c’è mal contento, non solo in Europa) e l’america ancora non aveva raggiunto un nuovo debito record.
Tante sono le cose che stanno confluendo tutte insieme.. E’ un po come una barca che si ritrova ad avere più falle nella stiva, ne tappi una, ne sbucano altre 2.
Poi vedremo, io sono più “realista” e non credo ci si riesca ad alzarsi a sto giro 😥

hironibiki
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:25

Poi per carità sono convinto che alla fine daranno altri miliardi di euro alla Grecia per calmare tutto sto casino che sta succedendo. Ma per quanto? Pagare il debito con altro debito non ha senso, qualcuno prima o poi batterà cassa e allora si che sarà un disastro..

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:34

Siamo d’accorod su questo, anche io la penso come te. (infatti concludevo con “Il peggio ha da vení. It will end up in tears, no happy ending…ma questa é solo la mia (fallace) opinione. anonimocds “)

Peró mi chiedo: meglio un default al 100% oggi o un default al 95% di probabilitá entro 2 o 3 anni ? E non solo per la Grecia…perché se parte sul primo stato dell’Euro Area evitare lo stesso finale per Spagna e Italia non sará cosi facile (do’ per socntato il default di Irlanda e Portogallo).

Nessuno poi parla piu’ del Giappone… e nemmanco degli USA… in fondo , in mezzo a tutto sto casino EUR/USD é a 1.43, a meno del 15% dai top di sempre e a +70% dai minimi di sempre…

Settimana scorsa é uscito un bel pezzo di Roubini sul collasso dell@Euro-Area rilanciato da John MAULDIN.

hironibiki@finanza,

hironibiki@finanza,

hironibiki@finanza,

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:35

anonimocds: Perché allora non giocarsi quest’ultima carta della disperazione e provarci ?

simplicemente perchè è da stupidi.
ok, vogliamo provarci? allora cambiamo completamente il sistema monetario, il sistema finanziario e il sistema del commercio internazionale.

altrimenti, si sta solo applicando le medesime teorie che hanno portato al disastro. e non importa che al disastro ci si arrivi per colpa della grecia ( dei debiti nazionali ) o per colpa dell’indebitamento privato ( usa e uk … ). è il solo fatto matematico che prima o poi, se non si cambia pesantemente il sistema, chi deve pagare i debiti non avrà i soldi nemmeno per pagare gli interessi.
e allora, si fallirà cmq. per questo meglio prima che dopo. lasciamo che sia il mercato a fare le sue scelte, e non affondiamo anche le altre nazioni.

da quando è iniziato il piano di “salvataggio” la grecia ha “solo” aumentato il debito del 50%. in 1 anno e mezzo… non so se mi sono spiegato. ORA come è compatibile una cosa del genere con la volontà di risolvere la situazione? siamo al casino o nelle sale della politica internazionale?

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 15:50

mattacchiuz: sistema, chi deve pagare i debiti non avrà i soldi nemmeno per pagare gli interessi.
e allora

se e per questo l’Irlanda ha fattodi peggio.
Il sistema é sbagliato ?
da che mondo ee modno i privati e gli Stati defaultano. Con o senza Bernanke o il ‘Fiat Money’. La Grecia moderna ha passato piu’ anni in default che non …chi presta soldi alla Grecia dovrebbe saperlo… non e che il Mondo é sbagliato. Ci sono stati degli eccessi, wuesti vanno corretti. Come negli Anni 30 del resto. Governare l’econoia non é la piú semplice delle cose, specie quando incentivi e poteri (ma anche benessere per vasti strati di popolazione) tirano da una parte e il buon senso direbbe dall’opposta.

Per esempio: chi s lamentava quando Craxi raddoppiava il debito negli Anni 80 e la gente andava in pensione cion 15 anni e un giorno di servizio ? La nave va rispondeva l’uomo di Hammamet.

bene

Chi si lamentava quando i tassi greci,portoghesi ITALIANI scendevano a livello tedesco a fine anni 90 per la convergenza all’Euro facendoci risermiare un sacco di soldi in interessi e permettendoci di non aumentare ;a pressione fiscale o di no tagliare lo Stato sociale facendo cosi’ contenti milioni di contribuenti forse ignari???
Non ho sentito UN LAMENTO in quegli anni.
E fior di cassettisti che si scoprivano traders sui convergency trades…compro bond a lunga italiani e con i tassi che vanno verso il livello tedesco ci guadagno bei soldini…

…questo grazie alla vituperata Eurotassa del Governo Prodi (imposta SOLO alle classi piu;’ benestanti e restittuita al 60% 70%)

Non un lamennto allora…

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:09

ma guarda… io ho cominciato a “lamentarmi” quando mi sono semplicemente reso conto della completa “complementarietà” tra il debito pubblico e quello privato.

in italia, grazie a craxi ( non perchè voglia difenderlo, anzi… ) l’80% della gente è padrone di casa sua.
succeda quel che succeda, escludendo la guerra, nessuno li butta fuori!
la ricchezza è quasi 8 volte il reddito nazionale, roba che molti paesi si sognano, e soprattutto, non dipende strettamente dal valore degli asset finanziari.

non c’entra la moneta fiat, è un sistema come un altro. c’entra il fatto che tutto è fatto a debito.
o qualcuno fallisce imputando perdite anche ai “forti” o necessariamente questi diventano sempre più forti, non potendoci di fatto mai perdere nulla. lo chiamava, greenspan, distruzione creatrice. ora non c’è più la distruzione. senza distruzione, c’è solo trasferimento, non creazione…

daino
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:10

anonimocds,

sono d’accordo con il tuo primo intervento, però ci son tante cose che non possono proseguire così. Non voglio essere lungo e faccio solo un esempio: che senso hanno i CDS? Un’assicurazione in cui l’evento non può verificarsi sennò esplode il sitema finanziario.
Non ha senso che gli stati si assumano l’onere delle spese senza procedere di pari passo alla regolamentazione del sistema finanziario.

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:15

c’é stata un’ipertrofia di banche e finanza.
Basta guardare la quota di profitti sul PIL che le banche USA han fatto fino a 3 anni fa (4% del PIL USA) e confrontarla con l’inizo degli anni 80 (1% circa).
Qualcosa non va.
E’ chiaro che l’ipertrofia ha funzionato e ha prodotto benessere, posti di lavoro e tanta gente contenta come quella che ha visssuto gli anni 80 spensieratamente…sono gli anni che hanno portato alla crisi del 1992.
Corsi e ricorsi storici…nulla di nuovo.
Occorre un deleveraging che sta giá avvenendo e che durera’ almen un’altra decina d’anni. Molti sostengono che il deleveraging e meglio farlo i maneira immediata con il default. Per me e piu’ disastroso, doloroso e foriero di grosse incongnite (fascimo e nazismo sono nati o hanno preso piede anche grazie a condizioni molto instabili in molti Paesi ‘Europa).
Certo il deleveraging, a differenza del leveraging che é bello simpatico e apparaentemente indoloroe (viva Craxi & Co.), e doloroso. Abbiamo pescato il biglietto della lotteria sbagliato come generazione… 🙁

L’Italia ha una forte componente di risparmio privato e se tutti hanno la casa, o quasi, non lo dobbiamo a Craxi.

mattacchiuz: ma guarda… io ho cominciato a “lamentarmi” quando mi sono semplicemente reso conto della completa “complementarietà” tra il debito pubblico e quello privato. in italia, grazie a craxi ( non perchè voglia difenderlo, anzi… ) l’80% della gente è padrone di casa sua.succeda quel che succeda, escludendo la guerra, nessuno li butta fuori!la ricchezza è quasi 8 volte il reddito nazionale, roba che molti paesi si sognano, e soprattutto, non dipende strettamente dal valore degli asset finanziari. non c’entra la moneta fiat, è un sistema come un altro. c’entra il fatto che tutto è fatto a debito.o qualcuno fallisce imputando perdite anche ai “forti” o necessariamente questi diventano sempre più forti, non potendoci di fatto mai perdere nulla. lo chiamava, greenspan, distruzione creatrice. ora non c’è più la distruzione. senza distruzione, c’è solo trasferimento, non creazione…  

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:35

mettiamola cosi, onde evitare considerazioni politiche dove non ce ne sono.
se qualcuno ha risparmiato, qualcuno si è indebitato. non è possibile altrimenti.
il pareggio di bilancio “globale”, non è possibile.
trovo “inutile” star qui a discutere se gli stati potevano essere più attenti o meno attenti: se non si fosse indebitato lo stato, si sarebbe indebitato il cittadino. ma prima o poi, il casino scoppia comunque.

paolo41
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:38

anonimocds,

continuo ad essere dell’opinione che quando un arto va in cancrena va amputato, pena la morte del malato.
La maggiore responsabilità di tutto quello che sta succedendo è da ascrivere all’euro e al fatto di mettere sotto un’unica moneta economie diverse, senza un coordinamento delle politiche economiche e legiferando solo per gli interessi delle economie più forti.
E’ stato dato un incredibile vantaggio alle nazioni con l’industria più avanzata tecnologicamente che, favoriti anche dall’ignavia di politici incompetenti e divisi per natura nelle altre nazioni (Italia in primis), hanno fatto si chè si verificasse una graduale deindustrializzazione delle altre economie, mentre la Germania continuava a irrobustirsi anno dopo anno.
La Merkel stessa ha dichiarato che la Germania è stata la nazione più favorita dall’introduzione dell’euro; ormai sono sempre in numero maggiore gli assertori che bisogna uscire da questo legame monetario, se non vogliamo fare, a passi sempre più veloci, la fine della Grecia.

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 16:57

certo, la Germania per 15 anni ha fatto crescere i propri salari sotto il tasso di crescita della propria produttivitá.
Non cosi l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo e anche l’Italia..anchese fortunatamente in misura minore.
E poi il problema numero uno dell’ECCESSIVO livello di debito

Incolpare la Germania del fatto che la Grecia e il Club Med ha avuto politici inetti, classe dirigente imprevidente, e tante belle cicale come cittadini mi pare ingeneroso. Come dire che le bancheche han prestato alla Grecia non sapevano quello che potevano rischiare…

paolo41: stessa ha dichiarato che la Germania è stata la nazione più favorita dall’introduzione dell’euro; ormai sono sempre in numero maggiore gli assertori che bisogna uscire da questo legame monetario, se non

lampo
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:03

anonimocds:
Perché allora non giocarsi quest’ultima carta della disperazione e provarci ? Perché accettare subito la pena e il dolore ora con il collasso dell’Euro quando si puó provare il numero ad effett e magari scamparla ?

Il problema è che giocare con la disperazione non è assolutamente etico. Va a scapito della maggioranza della popolazione greca che non ha potuto scegliere diversamente e anzi, si è ritrovata, dopo aver lavorato e faticato una vita per riuscire ad ottenete quel poco che ha oggi (visto che comunque la Grecia anche prima della crisi era uno tra i paesi più poveri della UE di partenza) con il rischio attuale (certezza oramai) di rimanere più povera di quando hanno iniziato (mandando in fumo decenni di sacrifici).
Alla fine in Grecia stanno vincendo (nel senso che hanno visto più lontano) i corrotti, chi ha sfruttato lo Stato, chi ha evaso il fisco, chi ha truccato i conti e via dicendo… portando alla situazione di poco più di un anno fa, che grazie alla speculazione finanziaria si è amplificata per arrivare a quella oramai insostenibile di oggi.
Questa è la vera disperazione… che non permetterà assolutamente il controllo sociale della crisi in corso, anche se molti partecipanti alle varie riunioni europee ufficiali (e non) ci sperano ancora.

Ci rendiamo conto che il governo greco se pensa veramente di seguire le direttive BCE, FMI e chi cavolo volete di fare ulteriori manovre per riuscire a spennare ancora di più i propri cittadini… rischia di generare una guerra civile, probabilmente fra le due fazioni che ho citato (probabilmente avranno già l’esercito in situazione di preallerta… anche se ho molti dubbi che riusciranno anche loro a contenere la situazione)

Spero solo che l’attuale crisi greca non sia un semplice esperimento di un certo potere economico gestito da poche persone, per capire quale sia il massimo livello di tenuta sociale, per calibrare correttamente le future azioni volte ad aumentare la loro ricchezza e potere 😳 .

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:03

Torniamo al baratto quando tutto funzionava a meraviglia 😀

mattacchiuz: mettiamola cosi, onde evitare considerazioni politiche dove non ce ne sono.se qualcuno ha risparmiato, qualcuno si è indebitato. non è possibile altrimenti.il pareggio di bilancio “globale”, non è possibile.trovo “inutile” star qui a discutere se gli stati potevano essere più attenti o meno attenti: se non si fosse indebitato lo stato, si sarebbe indebitato il cittadino. ma prima o poi, il casino scoppia comunque.  

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:19

Ogni Nazione ha i Governanti e la Classe Dirigente che si merita…
tough…

lampo: Alla fine in Grecia stanno vincendo (nel senso che hanno visto più lontano) i corrotti, chi ha sfruttato lo Stato, chi ha evaso il fisco, chi ha truccato i conti e via dicendo… portando alla situazione di poco più di un anno fa, che grazie alla speculazione finanziaria si è amplificata per arrivare a quella oramai insostenibile di oggi.
Questa

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:19

anonimocds: Torniamo al baratto quando tutto funzionava a meraviglia

ma no dai… che c’entra il baratto??

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:25

cambiandosistema e disintermediando per evitare che ai debiti corrispondano crediti. Transazioni SOLO cash o roba simile… un’economia pre-capitalistica

mattacchiuz: ma no dai… che c’entra il baratto??  

lampo
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:25

anonimocds: Ogni Nazione ha i Governanti e la Classe Dirigente che si merita…
tough…
  

Speriamo che quella parte non vinca anche in Italia… anche se siamo a buon punto.
Certo… abbiamo ancora molto risparmio privato, che ci differenzia dalla Grecia e ci rende meno “attaccabili” dalla speculazione… però in questi ultimi anni… pare che i lupi stiano facendo la gara a depredarlo…. riuscendoci bene a giudicare dalle statistiche ufficiali (di cui vengono amplificati solo i dati positivi)… 😥

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:27

anonimocds,

oppure torniamo a permettere i fallimenti…

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:38

é un’ipotesi che mi trova molto d’accordo.
L’economia di mercato non e credibile se no ci sono i fallimenti. E presto o tardi ci saranno.

Non si dá peró con tanta facilitá e a cuo leggero il “permesso” di fallire a un debitore, perche’ i creditori in generale lo preferiscono moribondo ma che paghi le rate.
Secondariamente gli effetti sistemici del macello che potrebbe scatenare una crisi nell’Euro Area potrebbero essere molto pú pervasivi e massacranti per tante persone che vivono in Europa, inclusi me e te comodamente seduti sulla nostra sedia.

Io credo che bisogna cercare di scongiurare quello che – con tutta probabilita’ – rischia di essere l’esito finale (defualt), ancheguadagnando tempo e a cnhe a costo di pagare un sovra-costo quando succederá domani invece che oggi.
L’analogia non regge ma se un paziente condannato a morte aha l’1% di probabilitá di sopravvivenza tramite una cura sperimentale (non la cura Di Bella…)…forse é il caso di tentare il tuto e per tutto… in fondo di azzardo abbiam vissuto per 10 anni …l’ultima mano possiamo tentarla… ALL IN.
Capace magari che esca il jolly INFLAZIONE
RIPETO: PROBABILITÁ BASSA ma tentare…nuoce poco alla salute

mattacchiuz: anonimocds, oppure torniamo a permettere i fallimenti…  

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:50

anonimocds: Non si dá peró con tanta facilitá e a cuo leggero il “permesso” di fallire a un debitore, perche’ i creditori in generale lo preferiscono moribondo ma che paghi le rate.

è esattamente questo il problema. alla fine in questo modo succede quello che è capitato in america, per cui il 5% della popolazione detiene il 60% della ricchezza e l’80% o giù di li di quella finanziaria, compresi i bond governativi.
l’aver salvato il consumatore americano trovando il meccanismo finanziario per garantirgli l’accesso a altri debiti, non ha migliorato la situazione di una virgola, ha solo trasferito le ricchezze create a debito nelle tasche di quelli che già non avevano bisogno di altre ricchezze…. è semplicissimo!

anonimocds: L’analogia non regge ma se un paziente condannato a morte aha l’1% di probabilitá di sopravvivenza tramite una cura sperimentale (non la cura Di Bella…)…forse é il caso di tentare il tuto e per tutto… in fondo di azzardo abbiam vissuto per 10 anni …l’ultima mano possiamo tentarla… ALL IN.

e questa è l’altra faccia della moneta. NON C’è E NON è STATA PROVATA UNA CURA ALTERNATIVA. SI è SOLO FATTO ANCORA RICORSO AL DEBITO CHE GRAVASSE SU TUTTI. nessuna cura di bella, nessuna cura sperimentale. sempre la solita minestra, quella che ci ha portati dritti dritti qui!

hironibiki
Scritto il 20 Giugno 2011 at 17:52

anonimocds,
Ma a che pro? Vivendo incrociando le dita giorno e notte?? Nella mia (personalissima per carità) visione economica, non vedo vie d’uscita.
Non c’è probabilità che il morto “scampi”. E’ morto. Ora si può tenerlo in vita con i macchinari (ma con encefalogramma piatto), riesumarlo, e via così.. Insomma si avrà sempre un bel “Frankenstein” e basta. Non ci sono storie. A meno di un EPOCALE cambiamento. Ma ce li vedi i governi di nazioni diverse che seduti dietro un tavolo (chiamiamolo anche UE), vanno daccordo? Che non tirano l’acqua al proprio mulino, che fanno gli interessi della gente, del pianeta Terra, ecc?
Io no 😥

lampo
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:11

Sono d’accordo sul discorso sui fallimenti ma con una differenziazione.
In Europa a causa delle varie leggi che proteggono lo stato sociale, burocrazia e via dicendo, in caso di fallimento non è molto facile per il creditore riuscire a recuperare in tempo breve i propri crediti, anche se sono coperti da garanzie. Il caso più eclatante è il settore immobiliare (provate ad assistere in Italia a qualche asta immobiliare per avere conferma… oramai la terza o quarta battuta è diventata prassi… anche se bisogna aspettare alcuni anni prima di arrivarci… anche adesso che hanno “velocizzato” le aste con la recente riforma).

In USA invece sì e, culturalmente, è oramai una prassi consolidata “fallire” o consegnare alla banca le chiavi della propria casa che non si riesce a pagare.

Quindi la reazione europea ai fallimenti… potrebbe essere peggiore di quella americana… anzi sicuramente!

tommy271
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:20

E’ da più di un anno ormai che è stato intonato il “de profundis” per la Grecia.
Ma è ancora in piedi.
E lo sarà ancora per molto, nonostante gli speculatori di CDS.
Il tutto si tradurrà in un voto di fiducia per il nuovo esecutivo (atteso per martedì in tarda serata) e dall’approvazione da parte del Parlamento del “pacchetto di rientro” (questo la prossima settimana.
Entro il 3 luglio la Troika approverà la quinta tranche insieme a nuovi prestiti.
Con buona pace degli speculatori.

La partita grossa si giocherà invece sul terreno dell’economia reale: la Grecia dovrà ritornare a crescere con il suo PIL.

paolo41
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:30

Ho trovato un bel commento sulla Grecia che traduco:

” ricordate lo tsunami…. per settimane non c’era la fusione del nocciolo.. oppure, questa non è chernobyl…. ebbene, ora sappiamo che sono fusi i noccioli di ben tre centrali.
Da lungo tempo si dice: la crisi greca non è Lehman; invece sembra proprio uguale!!!
La vera preoccupazione è come salvare l’euro… come prevenire una crisi bancaria dell’intera zona Euro.
Questo non ha niente a che fare con la Grecia. Anche se il piano di austerity viene votato, è una situazione assolutamente ridicola… il popolo non lo vuole e lo rifiuterà…. il governo greco è disarmato (ndr: è già eufemistico chiamarlo governo).
E’ proprio un’altra Lehman!!!!
Salvare l’euro: questo è il vero problema… la Grecia è una tapparella per nascondere problemi ben più grossi. Penso che il treno abbia già lasciato la stazione e dietro i sipari gli attori più importanti stanno già implementando le loro “exit strategies”… con molta calma e senza scoprirsi.”

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:30

gli speculatori sono FELICISSIMI del pacchetto di aiuti… fidati!!
altro che i 70 e rotti miliardi di cds… 🙂

succederà esattamente come in america, uguale uguale a tutti i piani di salvataggio messi in piedi da fed e governo… soldi che finiranno dritti in bonus, speculazioni di ogni tipo, ancora bonus, bonus e bonus. spolperanno sti 150 miliardi in un amen, e la grecia sarà esettamente di nuovo dove si trova ora, con il carico di cds probabilmente ancora più alto, più povera e senza nemmeno più i suoi stessi asset. e intanto saranno stati pagati interessi per decine di miliardi… altro che speculatori scontenti! :mrgreen:

ivegotaces
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:48

paolo41: Penso che il treno abbia già lasciato la stazione e dietro i sipari gli attori più importanti stanno già implementando le loro “exit strategies”… con molta calma e senza scoprirsi.”  

Quoto, è una sensazione/timore che ho anch’io …

tommy271
Scritto il 20 Giugno 2011 at 18:53

paolo41: Ho trovato un bel commento sulla Grecia che traduco:” ricordate lo tsunami…. per settimane non c’era la fusione del nocciolo.. oppure, questa non è chernobyl…. ebbene, ora sappiamo che sono fusi i noccioli di ben tre centrali.
Da lungo tempo si dice: la crisi greca non è Lehman; invece sembra proprio uguale!!!
La vera preoccupazione è come salvare l’euro… come prevenire una crisi bancaria dell’intera zona Euro.
Questo non ha niente a che fare con la Grecia. Anche se il piano di austerity viene votato, è una situazione assolutamente ridicola… il popolo non lo vuole e lo rifiuterà…. il governo greco è disarmato (ndr: è già eufemistico chiamarlo governo).
E’ proprio un’altra Lehman!!!!
Salvare l’euro: questo è il vero problema… la Grecia è una tapparella per nascondere problemi ben più grossi. Penso che il treno abbia già lasciato la stazione e dietro i sipari gli attori più importanti stanno già implementando le loro “exit strategies”… con molta calma e senza scoprirsi.”  

Il “popolo” non vuole mi sembra molto generico.
Alle manifestazioni non mi risulta abbiano partecipato 11 milioni di ellenici ma solo 50/60.000
I nodi della questione, un greco li conosce bene: corruzione, evasione fiscale, economia assistita.
Il default non risolve, ma peggiora la situazione.

paolo41
Scritto il 20 Giugno 2011 at 19:47

tommy271@finanza,

tommy, sai quanto apprezzi i tuoi commenti…ma, purtroppo, siamo su fronti opposti: tu sei ottimista e continui a sperare che con il tempo si possa risolvere la situazione…. io sono un “vecchio navigatore” forse troppo spiccio e troppo praticone….ma fondamentalmente sono contro l’euro e contro quelli che lo usano a proprio vantaggio a scapito di altri…

mumble
Scritto il 20 Giugno 2011 at 19:55

Quello che chiamate jolly ( inflazione), credo che arriverà ( basterebbe investire in materie prime ed agricole tutta la liquidità che c’è in circolazione), ma penso che sarà assolutamente nefasto per il popolo di qualsiasi paese, in quanto potrà anche scendere il debito pubblico ma eroderà totalmente i risparmi delle famiglie specialmente se accompagnato da disoccupazione. Il risultato sarebbe: debito pubblico diminuito ( sempre che vi sia esportazione e quindi consumo), e il popolo praticamente a morire di fame, compresi i ricchissimi italiani risparmiatori.

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:04

Io dico che é facile dire DEFAULT.

Ma avete voi in tasca una soluzione che eviti il peggio ? Oppure accettate il peggio ignorando o facendo finta di non sapere quello che potrebbe causare non agli speculatori, non ai greci ma agli italiani, siano essi lavoratori, risparmiatori, pensionati ?
Io non ne ho se non sperare nell’inflazione che mangia i debiti e il loro valore reale (sperando poi non sia l’inflazioen di Weimar…). Non e risolvere i problemi…d’accordo …e mascherarli..é fare default fottendo i creditori invece che i debitori (un po’ di giustizia sociale raffazzonata che pero salva anche i creditori ? puó darsi)

Se volete lo dico anche io l’unica soluzione é il DEFAULT.

Ma secondo me DEFAULT oggi certo é peggio di un defualt quasi certo (e magari un po’ piu grande) domani. Se tanto siamo spacciati, e anche io lo credo, é meglio morire in gloria e perdere le mutande in grandezza, lo ripeto ALL IN.

Poi se avete una soluzione che non sia la Revolucion o vorrei esecuzioni in strada sono pronto ad ascoltarle.

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:10

anonimocds: Poi se avete una soluzione che non sia la Revolucion o vorrei esecuzioni in strada sono pronto ad ascoltarle.  

nazionalizzare le banche e riformare il sistema monetario. eliminare le bc che di casini ne hanno fatti fin troppi!
ma per cominciare, si potrebbe procedere come dici tu, ma che almeno non siano gli stessi truffatori che ci hanno messo in questa situazioni coloro che ora “hanno il compito” di salvarci 🙂

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:22

NAZIONALIZZARE le banche fu fatto dall’IRI dopo la crisi del ’29. Nulla di nuovo. E’ un’ipotesi. E’ successo giá in parte in UK e in toto in Irlanda dove al contribuente e costato oltre il 50% del PIL locale… per dire che non tutto viene a costo zero.
Non solo…
…poi il credito verrá concesso dai controllori delle banche nominati dai politici. Come in Cina, insomma. O come in Italia prima degli Anni ’90. Per caritá, nessuno scandalo. Socializzazione del credito. IN fondo la funzione sociale del credito é quella di finanziare per creare sviluppo. Storicamente poi anche i politici ne hanno approfittato per fare credito agliamici e agli amici degli amici in forma forse anche meno efficiente dei privati (che ne han combinato di cotte e di crude).

Una riorganizzazione delle istituzioni monetari e finanziarie é comunque necessario, su questo concordo in pieno. Con norme e regole piú stringenti e rigorose, non farlocche come é successo negli ultimi 10-15 anni.

mattacchiuz:
nazionalizzare le banche e riformare il sistema monetario. eliminare le bc che di casini ne hanno fatti fin troppi!
ma per cominciare, si potrebbe procedere come dici tu, ma che almeno non siano gli stessi truffatori che ci hanno messo in questa situazioni coloro che ora “hanno il compito” di salvarci   

tommy271
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:24

anonimocds: Io dico che é facile dire DEFAULT.Ma avete voi in tasca una soluzione che eviti il peggio ? Oppure accettate il peggio ignorando o facendo finta di non sapere quello che potrebbe causare non agli speculatori, non ai greci ma agli italiani, siano essi lavoratori, risparmiatori, pensionati ?
Io non ne ho se non sperare nell’inflazione che mangia i debiti e il loro valore reale (sperando poi non sia l’inflazioen di Weimar…). Non e risolvere i problemi…d’accordo …e mascherarli..é fare default fottendo i creditori invece che i debitori (un po’ di giustizia sociale raffazzonata che pero salva anche i creditori ? puó darsi)Se volete lo dico anche io l’unica soluzione é il DEFAULT.
Ma secondo me DEFAULT oggi certo é peggio di un defualt quasi certo (e magari un po’ piu grande) domani. Se tanto siamo spacciati, e anche io lo credo, é meglio morire in gloria e perdere le mutande in grandezza, lo ripeto ALL IN.
Poi se avete una soluzione che non sia la Revolucion o vorrei esecuzioni in strada sono pronto ad ascoltarle.  

Finalmente …
Qui tutti parlano di fare “default” come se fosse una passeggiata.
Ma i primi a pagare sarebbero pensionati e lavoratori dipendenti, risparmi spazzati via e convertiti in dracme con inflazione al 20% annuo.
Certo il debito verrebbe azzerato, ma con quali costi sociali?
Purtroppo non ci sono alternative alla situazione.
Queste passano unicamente attraverso i negoziati che il nuovo esecutivo sta conducendo.
Tra l’altro, se non avete notato, il nuovo ESM che prenderà il posto all’EFSF non avrà la seniority rispetto ai privati.
Mi sembra un buon passo in avanti.

tommy271
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:26

anonimocds: NAZIONALIZZARE le banche fu fatto dall’IRI dopo la crisi del ’29. Nulla di nuovo. E’ un’ipotesi. E’ successo giá in parte in UK e in toto in Irlanda dove al contribuente e costato oltre il 50% del PIL locale… per dire che non tutto viene a costo zero.
Non solo…
…poi il credito verrá concesso dai controllori delle banche nominati dai politici. Come in Cina, insomma. O come in Italia prima degli Anni ’90. Per caritá, nessuno scandalo. Socializzazione del credito. IN fondo la funzione sociale del credito é quella di finanziare per creare sviluppo. Storicamente poi anche i politici ne hanno approfittato per fare credito agliamici e agli amici degli amici in forma forse anche meno efficiente dei privati (che ne han combinato di cotte e di crude).Una riorganizzazione delle istituzioni monetari e finanziarie é comunque necessario, su questo concordo in pieno. Con norme e regole piú stringenti e rigorose, non farlocche come é successo negli ultimi 10-15 anni.
  

Lo avevo già detto a Mattacchiuz, nazionalizzare adesso le banche non è buona cosa.
Un favore al capitale … guarda cosa è successo in Irlanda.

mumble
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:28

credo sia stato in Norvegia, nel recente passato hanno superato una crisi molto simile in maniera brillante. Ma non ricordo al momento dove ho letto tutto ciò. Credo comunque che la preparazione di anonimocds sappia di cosa parlo

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:31

prima il fallimento e poi la nazionalizzazione, non viceversa 🙂

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:55

era la Svezia. Nazionalizzate e riprivatizzate con guadagno. Il Club Med non é la Svezia e gli anni 90 con la bolla Tech non sono gli stagnanti anni 10…
cmq é un’opzione.

mumble@finanza: credo sia stato in Norvegia, nel recente passato hanno superato una crisi molto simile in maniera brillante. Ma non ricordo al momento dove ho letto tutto ciò. Credo comunque che la preparazione di anonimocds sappia di cosa parlo  

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 20:58

far fallire le banche o un settore come quelo bancario non é proprio come far fallire GM o Fiat…

Come verranno sistemati tutti i rapporti di credito e debito ?
Chi sono i creditori del sistema bancario se non i risparmiatori/contribuenti ?

Per Lehman mi pare siano al lavoro da 3/4 anni qualche centinaia di persone per risolvere tutte le problematiche sorte col fallimento.
far saltare il sistema finanziario di un Continente, invece, sarebbe una passeggiata di salute ? brrrrrr…

mattacchiuz: prima il fallimento e poi la nazionalizzazione, non viceversa   

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 21:33

anonimocds: Chi sono i creditori del sistema bancario se non i risparmiatori/contribuenti ?

è questione di proporzioni: per ogni creditore, ci sono decine e decine di debitori 🙂

a parte tutto so bene che sarebbe un casino senza precedenti, dobbiamo solo decidere se avverrà per “volontà” nostra o per la non asintotica crescita dei debiti!
la fisica rimane fisica indipendentemente dalla nostra volontà 🙂

mattacchiuz
Scritto il 20 Giugno 2011 at 21:59

Standard & Poor’s reaffirmed a voluntary debt restructuring for Greece as currently foreseen by euro zone governments would likely be deemed a default, its head of European sovereign ratings told a German newspaper.

“Past experiences show that restructuring the debt of a country, whose creditworthiness is rated at CCC like Greece is currently, tend not to be voluntary and investors must sustain losses,” Moritz Kraemer told Die Welt in an article due to be published on Tuesday.

ANCHE L’AMERICA è FALLITA!!!!! FRA 3 ANNI AVRà LO STESSO RAPPORTO DEFICIT PIL DELLA GRECIA E LO STESSO DEFICIT, MA MOLTIPLICATO PER 60 IN SENSO ASSOLUTO :-), E CON IL TRIPLO DEI DEBITI PRIVATI!

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 22:39

Inflazione is the answer…ossia il default camuffato 🙁

mattacchiuz: Standard & Poor’s reaffirmed a voluntary debt restructuring for Greece as currently foreseen by euro zone governments would likely be deemed a default, its head of European sovereign ratings told a German newspaper.“Past experiences show that restructuring the debt of a country, whose creditworthiness is rated at CCC like Greece is currently, tend not to be voluntary and investors must sustain losses,” Moritz Kraemer told Die Welt in an article due to be published on Tuesday.ANCHE L’AMERICA è FALLITA!!!!! FRA 3 ANNI AVRà LO STESSO RAPPORTO DEFICIT PIL DELLA GRECIA E LO STESSO DEFICIT, MA MOLTIPLICATO PER 60 IN SENSO ASSOLUTO :-), E CON IL TRIPLO DEI DEBITI PRIVATI!  

anonimocds
Scritto il 20 Giugno 2011 at 22:42

Ecco il pezzo di John Mauldin che – essendo in viaggio a Kiev – ha quasi delegato a Nouriel ROUBINI (Mr. Doom) la newsletter di Venerdí scorso.

Could the Eurozone Break Up?

http://www.safehaven.com/article/21374/could-the-eurozone-break-up

gainhunter
Scritto il 20 Giugno 2011 at 23:39

Se il default è troppo rischioso, piuttosto che fare solo un piano di austerity che va a colpire solo i cittadini (e ora sappiamo che tanto non servirà a niente), oppure puntare sull’inflazione che va a colpire solo i cittadini, oppure ritardare il default, la domanda è: come far pagare ai creditori il rischio che hanno corso?
Sarebbe fantascienza un haircut al 90%? Non è default, è una riduzione unilaterale degli interessi sul debito. :mrgreen: Poi ovviamente la Grecia non emetterà più titoli di Stato e i nuovi finanziamenti sarebbero da fare fuori mercato, per evitare la speculazione.

Oppure, una bella tassa europea sui titoli greci per finanziare il salvataggio della Grecia? Va a colpire direttamente i creditori che hanno già incassato le corpose cedole o hanno comprato a saldo; sempre per la serie “il rischio si paga”.

Avrò sicuramente scritto delle stupidaggini, ma il fatto che molti qui auspicano il default penso che sia dovuto anche a un desiderio di giustizia: non è possibile che i soliti noti guadagnino sul default di uno Stato mentre i cittadini soccombono. D’accordo che per anni hanno vissuto alle spalle dello Stato ma ultimamente la speculazione ha fatto la sua parte…

anonimocds
Scritto il 21 Giugno 2011 at 09:15

a mio avviso veramente in pichi hanno da guadagnarci da un default.
E i piú colpiti saranno i poverelli, la gente della strada, i comuni cittadini.

Certo, anche l’inflazione falcidierá maggiormente costoro, le categoprie piú deboli. Ma sicuramente lo fará tenendo in pieni la baracca.

Insomma la somma totale delle perdite e dell’aumento delle disuguaglianze sarebbe minore senza default.

Poi l’haircut (o default parziale) cisará e – auspicabilmente -sará concordato perché i numeri sono soverchianti e nessuno éin grado di cambiarli (in meglio…). Ma con un’adeguata preparazione, riforme del sistema greco, aumenti di capitale CORPOSI che i contribuenti francesi e tedeschi (si, principalmente i poverelli tedeschie francesi lo pagheranno… la MASSA di cittadini francesi e tedeschi). E attenzione alla patrimoniale in Italia.

Senza sacrifici da parte di TUTTI e – in particolare ma non solo da parte della massa (é il grosso del parco contribuenti, cioé tuttoi noi) – non si andrá da nessuna parte. Noi vogliamo sempre far fare scarifici agli altri. IO per esempio vorrei una lotta senza quartiere all’evasione fiscale per poter pagare meno tasse tutti…ma occorrono anni e lustri di educazione civica (non i condoni…) mentre qui i soldi servono E SUBITO.

Sennó che default incontrollato e orasia…io quel giorno spero di non essere sul Pianeta Terra.

gainhunter: Se il default è troppo rischioso, piuttosto che fare solo un piano di austerity che va a colpire solo i cittadini (e ora sappiamo che tanto non servirà a niente), oppure puntare sull’inflazione che va a colpire solo i cittadini, oppure ritardare il default, la domanda è: come far pagare ai creditori il rischio che hanno corso?Sarebbe fantascienza un haircut al 90%? Non è default, è una riduzione unilaterale degli interessi sul debito. Poi ovviamente la Grecia non emetterà più titoli di Stato e i nuovi finanziamenti sarebbero da fare fuori mercato, per evitare la speculazione.Oppure, una bella tassa europea sui titoli greci per finanziare il salvataggio della Grecia? Va a colpire direttamente i creditori che hanno già incassato le corpose cedole o hanno comprato a saldo; sempre per la serie “il rischio si paga”.Avrò sicuramente scritto delle stupidaggini, ma il fatto che molti qui auspicano il default penso che sia dovuto anche a un desiderio di giustizia: non è possibile che i soliti noti guadagnino sul default di uno Stato mentre i cittadini soccombono. D’accordo che per anni hanno vissuto alle spalle dello Stato ma ultimamente la speculazione ha fatto la sua parte…  

mattacchiuz
Scritto il 21 Giugno 2011 at 09:33

acds,
fammi capire come può avvenire l’aumento di capitale corposo.
da dove dovrebbero arrivare i soldi per l’aumento?

tommy271
Scritto il 21 Giugno 2011 at 09:41

gainhunter: Se il default è troppo rischioso, piuttosto che fare solo un piano di austerity che va a colpire solo i cittadini (e ora sappiamo che tanto non servirà a niente), oppure puntare sull’inflazione che va a colpire solo i cittadini, oppure ritardare il default, la domanda è: come far pagare ai creditori il rischio che hanno corso?
Sarebbe fantascienza un haircut al 90%? Non è default, è una riduzione unilaterale degli interessi sul debito. Poi ovviamente la Grecia non emetterà più titoli di Stato e i nuovi finanziamenti sarebbero da fare fuori mercato, per evitare la speculazione.Oppure, una bella tassa europea sui titoli greci per finanziare il salvataggio della Grecia? Va a colpire direttamente i creditori che hanno già incassato le corpose cedole o hanno comprato a saldo; sempre per la serie “il rischio si paga”.Avrò sicuramente scritto delle stupidaggini, ma il fatto che molti qui auspicano il default penso che sia dovuto anche a un desiderio di giustizia: non è possibile che i soliti noti guadagnino sul default di uno Stato mentre i cittadini soccombono. D’accordo che per anni hanno vissuto alle spalle dello Stato ma ultimamente la speculazione ha fatto la sua parte…  

Scusa, chi ti ha detto che l’haircut non equivale ad un default?
La realtà è molto complessa.
Intanto meglio fare piccoli passi in avanti che evocare scenari improbabili e fantasiosi.
Per intanto attendiamo in tarda serata il voto di fiducia del Parlamento di Atene che sarà positivo.
Poi, tra qualche giorno, inizierà la discussione sull’approvazione del “pacchetto” di rientro. Qui, credo, che Papandreou potrà raccogliere anche qualche voto in più rispetto a quello che otterrà con la fiducia.
Nella sessione del 3 luglio l’Eurogruppo approverà la Quinta tranche e un nuovo programma di sostegno.
Noi, ma soprattutto i greci, potranno tirare un pò il fiato.
Dalla situazione debitoria se ne esce in due modi: o si vende un pò di “gioielli” dando spazio ad un rientro dei capitali esteri o si aumenta il PIL.
Per via intermedia esistono sempre le modalità “tecniche” di abbattimento del debito: un buy-back od un piano di concambio titoli con l’EFSF rimangono sempre validi… specialmente ora che i titoli sono a quotazioni risibili.

gaolin
Scritto il 21 Giugno 2011 at 10:18

In questo bellissimo post “Mattacchios” ha anche accennato a un aspetto molto significativo di come ha girato e sta girando l’economia dell’area UE in favore dei francesi e dei tedeschi soprattutto. Lo riprendo qui sotto:

“”Questo è ciò che il governo greco vuole ottenere in cinque anni e in base a questo sono state aperte le trattative per convincere ( … ma serve davvero convincere qualcuno che VUOLE e DEVE salvarti a tutti i costi ) i FRANCO-TEDESCHI a sganciare i soldi degli ALTRI stati europei. Dico ciò perché è evidente che nonostante la loro porzione di aiuti sia comunque consistente, sarebbero quelli a guadagnarci di più: ci mettono 10 e ricavano 7 o 8, mentre ad esempio, altri ci mettono 10 e ricavano 2…! Senza contare che praticamente i soldi regalati in tutti questi anni sono per lo più serviti a comprare dai produttori centro-europei… . PONZI!””

Proprio così. Banche francesi e tedesche hanno finanziato gli investimenti della grande distribuzione dei loro paesi e poi spinto i consumatori locali a comprare prodotti per lo più stranieri. La Grecia purtroppo non ha aziende in grado di competere nel mercato globale. Anzi quel poco che c’era è stato annientato dalla concorrenza estera.
Il risultato è stato che i finanziamenti contratti dalle banche greche e dallo stato sono serviti a finanziare i consumi di merci importate, facendo guadagnare soprattutto ditte centro europee.
Ora che si tratta di pagare il conto si adotta il metodo della “giusta” ripartizione alla franco-tedesca che, più o meno, suona così:
Chi ha avuto i benefici dell’indebitamento greco se li tiene, mentre i danni provocati anche da chi ha goduto di questi benefici si ripartiscono. Come ben dice “Mattacchios” qualche paese verrà fregato più degli altri. L’Italia sarà il più fregato di tutti.
Tanto per non cambiare.

Scritto il 21 Giugno 2011 at 10:24

tommy271@finanza,

Assolutamente vero: haircut=default.

mattacchiuz
Scritto il 21 Giugno 2011 at 10:42

[Reuters] Grecia, rollover anche volontario debito sarebbe default -Fitch

chissà col prossimo prestito che fiato tira!! :mrgreen:

tommy271
Scritto il 21 Giugno 2011 at 10:51

gaolin@finanza: In questo bellissimo post “Mattacchios” ha anche accennato a un aspetto molto significativo di come ha girato e sta girando l’economia dell’area UE in favore dei francesi e dei tedeschi soprattutto. Lo riprendo qui sotto:“”Questo è ciò che il governo greco vuole ottenere in cinque anni e in base a questo sono state aperte le trattative per convincere ( … ma serve davvero convincere qualcuno che VUOLE e DEVE salvarti a tutti i costi ) i FRANCO-TEDESCHI a sganciare i soldi degli ALTRI stati europei. Dico ciò perché è evidente che nonostante la loro porzione di aiuti sia comunque consistente, sarebbero quelli a guadagnarci di più: ci mettono 10 e ricavano 7 o 8, mentre ad esempio, altri ci mettono 10 e ricavano 2…! Senza contare che praticamente i soldi regalati in tutti questi anni sono per lo più serviti a comprare dai produttori centro-europei… . PONZI!””Proprio così. Banche francesi e tedesche hanno finanziato gli investimenti della grande distribuzione dei loro paesi e poi spinto i consumatori locali a comprare prodotti per lo più stranieri. La Grecia purtroppo non ha aziende in grado di competere nel mercato globale. Anzi quel poco che c’era è stato annientato dalla concorrenza estera.
Il risultato è stato che i finanziamenti contratti dalle banche greche e dallo stato sono serviti a finanziare i consumi di merci importate, facendo guadagnare soprattutto ditte centro europee.
Ora che si tratta di pagare il conto si adotta il metodo della “giusta” ripartizione alla franco-tedesca che, più o meno, suona così:
Chi ha avuto i benefici dell’indebitamento greco se li tiene, mentre i danni provocati anche da chi ha goduto di questi benefici si ripartiscono. Come ben dice “Mattacchios” qualche paese verrà fregato più degli altri. L’Italia sarà il più fregato di tutti.
Tanto per non cambiare.  

Anche se sta migliorando, i dati della bilancia commerciale greca sono li a dimostrare una difficoltà nel riequilibrio dei conti.
Comunque un settore dove la Grecia primeggia, su base globale, è lo shipping: la flotta greca è la prima al mondo.
Purtroppo anche questo versante ha risentito della crisi globale, aggravato dal fatto di un aumento del tonnellaggio che ha compresso ulteriormente gli introiti: il baltex index ne è lo specchio fedele.

mattacchiuz
Scritto il 21 Giugno 2011 at 11:01

ZEW ECONOMIST – GREEK FINANCING REQUIREMENTS MAY HAVE CONTRIBUTED TO DECLINE OF INDICATOR
e certo cazzo, mica potranno continuare a comprare sommergibili e roba della siemens!

paolo41
Scritto il 21 Giugno 2011 at 11:17

tommy271@finanza,

se hai voglia di leggere: http://www.enricomusso.it/corsi/livorno/periodi%2013-16.pdf
un po’ vecchio ma sempre valido

anonimocds
Scritto il 21 Giugno 2011 at 12:06

privati se ci sono, pure asiatici (per dire) e senno’…toccherá agli Stati …cioé ai rispettivi contribuenti… arriviamo alla tanto amata statalizzazione del credito(piu’ o meno temporanea a seconda che seguiamo o meno l’esempio svedese)

anonimocds: fammi capire come può avvenire l’aumento di capitale corposo.
da dove dovrebbero arrivare i soldi per l’aumento? mattacchiuz

mattacchiuz
Scritto il 21 Giugno 2011 at 12:17

ok i privati ok gli asiatici ok tutti, ma alla fine, i capitali non sono generati da altro debito?
se arrivano dagli asiatici, sarà debito cmq europeo o statunitense… se arrivano dai privati europei, è debito europeo, se arrivano dagli americani, è debito americano. siamo sempre li.
si sposta il problema peggiorandolo senza ricavarne nulla dal punto di vista della stabilità complessiva del sistema.
come essere su un aereo e spostare il carico quando hai finito il carburante, sperando che mantenere l’assetto di permetta di arrivare dove vuoi… forse sarebbe meglio atterrare il prima possibile, invece che riorganizzare la distribuzione di massa a bordo… !

mi chiedo se fosse possibile un sistema monetario non basato sul debito, del tipo il governo compra un enorme computer che ogni anno decide di emettere una quantità precisa di banconote sempicemente scambiandole con altri beni non fruttiferi ( oro, terreno, case quello che volete ) se e solo se davvero servisse.
non lo so, mi pare incredibile non ci siano alternative al debito crescente, perenne e instabile.

ho il tasto “g” che funziona un colpo si uno no….

anonimocds
Scritto il 21 Giugno 2011 at 12:18

Forse xo’ i greci e la loro classe dirigente dovevano fare meno le cicale e piu’ le formiche.
Forse, come i tedeschi, avrebbero dovuto migliorare produttivita’ e tenere i salari piu’ bassi, invece che farl correre con l’inflazione e il credito facile.
Forse i greci avrebbero dovuto pensarci prima e studiare, anche per migliorare la propria cmpetitivita’ per contiuare ad avere aziende capacu di stare sul mercato – come tedeschi ma anche francesi (e in misura minore italiani…noi siamo un mix piu’ vicino al Club Med che alla Germania, a casua soprattutto del Debito Pubblico e del Meridione, vero stato nello stao)

Insomma, perche’ i tedeschi non dovrebbero essere il 50% o anche pu’ benestanti dei greci IN TERMINI REALI (cuoe’ tenendo conto del costo della vita) se si son fatti per 10-15 un mazzo cosi’ ?

certo poi c’e l’eterno dilemma fra creditori e debitori…se perdono le staffe finisce a coltellate..

se io ti devo 1.000 EURO é un mio problema…se te ne devo 1.000.000 é un TUO problema…

gaolin@finanza: In questo bellissimo post “Mattacchios” ha anche accennato a un aspetto molto significativo di come ha girato e sta girando l’economia dell’area UE in favore dei francesi e dei tedeschi soprattutto. Lo riprendo qui sotto:“”Questo è ciò che il governo greco vuole ottenere in cinque anni e in base a questo sono state aperte le trattative per convincere ( … ma serve davvero convincere qualcuno che VUOLE e DEVE salvarti a tutti i costi ) i FRANCO-TEDESCHI a sganciare i soldi degli ALTRI stati europei. Dico ciò perché è evidente che nonostante la loro porzione di aiuti sia comunque consistente, sarebbero quelli a guadagnarci di più: ci mettono 10 e ricavano 7 o 8, mentre ad esempio, altri ci mettono 10 e ricavano 2…! Senza contare che praticamente i soldi regalati in tutti questi anni sono per lo più serviti a comprare dai produttori centro-europei… . PONZI!””Proprio così. Banche francesi e tedesche hanno finanziato gli investimenti della grande distribuzione dei loro paesi e poi spinto i consumatori locali a comprare prodotti per lo più stranieri. La Grecia purtroppo non ha aziende in grado di competere nel mercato globale. Anzi quel poco che c’era è stato annientato dalla concorrenza estera.Il risultato è stato che i finanziamenti contratti dalle banche greche e dallo stato sono serviti a finanziare i consumi di merci importate, facendo guadagnare soprattutto ditte centro europee.Ora che si tratta di pagare il conto si adotta il metodo della “giusta” ripartizione alla franco-tedesca che, più o meno, suona così:Chi ha avuto i benefici dell’indebitamento greco se li tiene, mentre i danni provocati anche da chi ha goduto di questi benefici si ripartiscono. Come ben dice “Mattacchios” qualche paese verrà fregato più degli altri. L’Italia sarà il più fregato di tutti.Tanto per non cambiare.  

mattacchiuz
Scritto il 21 Giugno 2011 at 12:27

anonimocds: Insomma, perche’ i tedeschi non dovrebbero essere il 50% o anche pu’ benestanti dei greci IN TERMINI REALI (cuoe’ tenendo conto del costo della vita) se si son fatti per 10-15 un mazzo cosi’ ?

infatti, per questo dovrebbero avere due monete distinte!!!!
perchè devi “obbligare” un popolo a diventare come un altro? voglio dire… non so chi si goda più quei 70 UNICI anni che sei stato messo sulla terra, se i tedeschi o i greci…
:mrgreen: :mrgreen:
e poi comunque, è solo questione di tempo, pure la germania scoprirà l’ineluttabilità del debito…
e tutto questo senza considerare che è facile parlare di produzione, il problema poi diventa a chi vendere!!

tommy271
Scritto il 21 Giugno 2011 at 13:26

paolo41: tommy271@finanza,
se hai voglia di leggere:http://www.enricomusso.it/corsi/livorno/periodi%2013-16.pdf
un po’ vecchio ma sempre valido  

Grazie.
Molto interessante e di immediata lettura.

tommy271
Scritto il 21 Giugno 2011 at 13:32

Diciamo allora che la flotta greca è tra le prime al mondo, se escludiamo le compagnie di “bandiera” di Panama e Liberia …
Se invece partiamo nel considerare la nazionalità dell’armatore, sono i primi nel controllo della flotta navale.

paolo41
Scritto il 21 Giugno 2011 at 13:55

tommy271@finanza,

si…ma i profitti (sempre che ci siano in questo momento) rimangono nei paradisi fiscali!!!!

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