Il miglior investimento che abbiate mai fatto
Ormai ci ho fatto l’abitudine. L’essere umano non sa imparare dal passato e soprattutto si lascia sempre trasportare troppo dalle mode del momento (e dai media) oltre che dalla smània di voler far soldi.
In questo post ho provato a riassumere alcuni degli errori e dei comportamenti tipici del risparmiatore medio, più alcune soluzioni che possono essere utili per meglio districarsi sui mercati finanziari, oggi quanto mai complessi e ingarbugliati.
In questo determinato momento storico il risparmiatore dovrebbe essere capace non solo di guardarsi indietro ma anche di guardare avanti.
E’ la cosiddetta “trappola dello specchietto retrovisore”. Si rimane ammaliati da cosa ha fatto un certo prodotto finanziario (e relativo mercato di riferimento) illudendosi poi che quanto è stato fatto in passato possa replicarsi in futuro. E questo tipo di errore può essere visto sia in chiave negativa (mercati andati male in passato non vengono considerati) o positiva (una borsa che ha fatto il 300% in 5 anni invoglia all’investimento).
Come spesso si preferisce vendere dei prodotti ben performanti “per portare a casa utili” mentre invece i “rami secchi di portafoglio” che non hanno performato e che non hanno prospettive, vengono mantenuti “nella speranza di…” chissà quale recupero.
Godot in finanza non passa mai per caso.
Diceva il famoso guru Warren Buffett: “Vendere i titoli quando si è guadagnato in maniera soddisfacente significa recidere i fiori ed innaffiare le erbacce”.
Quindi, come sempre, a fare la differenza nei portafogli è la qualità della strategia e delle scelte di investimento.
Certo, tutto facile a dirsi ma poi, in pratica, ben più difficile a farsi.
In linea di massima, io cerco sempre di fare coi clienti una valutazione MOLTO semplice per capire se un prodotto finanziario (detenuto in portafoglio) è valido, in linea con le sue aspettative e con il suo profilo di rischio. Gli pongo la domanda: “Ma se questo prodotto tu non ce lo avessi in portafoglio, oggi, lo compreresti a questi prezzi?”
Dalle risposte, il buon gestore può sicuramente aiutare il cliente a delle buone scelte di investimento.
Ma sia ben chiaro anche un altro principio.
Qualche giorno fa vi parlavo del “Portafoglio perfetto”. Ve lo ricordate? CLICCATE QUI per rinfrescarvi la memoria.
Come NON esiste il portafoglio perfetto per tutte le stagioni, NON esiste nemmeno la strategia perfetta o filosofie di investimento valide per tute le stagioni. E di questo ne sono coscienti anche i più grandi money manager. Ogni strategia ha delle caratteristiche che si addicono o si adattano meglio a particolari momenti di congiuntura macroeconomica. Altre strategie o prodotti andranno invece meglio in altre condizioni. Idem per il trading.
Chi di voi segue l’analisi tecnica, avrà cercato più volte l’indicatore MAGICO che ci dice quando comprare e vendere.
Bene, sappiate che quell’indicatore NON esiste. Migliaia di back testing hanno dimostrato che certi indicatori funzionano meglio di altri solo in particolari condizioni di mercato.
E quando si crede di aver trovato l’indicatore perfetto, ecco che puff…veniamo traditi dai nostri studi e dalle nostre certezze.
Morale: è sempre la solita. DISCIPLINA innanzitutto, e poi capire bene che tipo di investitore si rappresenta. Una volta centrata la figura, adoperarsi per avere le armi necessarie per poter creare i modelli di investimento più conformi alle proprie esigenze. I mezzi sono molteplici, dal software avanzato per il trading fino a più tradizionale consulente finanziario che però deve essre il più possibile indipendente e di qualità
Poi è ovvio, nessuno al mondo è talmente bravo da farci guadagnare in qualsiasi condizione di mercato, sempre e comunque. Ma…ragionate un attimo:
siete così convinti di sapere che tipo di investitore siete, che cosa state cercando e se avete un portafoglio titoli che corrisponde esattamente alle vostre caratteristiche ed esigenze?
Fatevi questo domande e provate (in modo quasi marzulliano) a darvi delle risposte.
Probabilmente questo potrebbe essere il miglior investimento che finora avete fatto.
“Wall Street has a few prudent principles; the trouble is that they are always forgotten when they are most needed.” – Benjamin Graham
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Parole sante… personalmente: analisi fondamentale/strategia + analisi tecnica/tattica. Per i cassettisti: azioni+oro con pac mensile perpetuo. Poi tanta, ma tanta pazienza e disciplina…
@finanza,
“Chi non sa in che porto dirigersi, non avrà mai il vento favorevole” – Seneca (4 a.C. – 65). Povero Seneca ( anzi meglio dire poveri noi ) chissà cosa direbbe oggi che tutti vanno a seconda di come tira/gira il vento ….. e ci son gli aeroporti. Ciao.
Allego un piccolo grafico… e aggiungo che crolli sul SP500 si verificano di solito con rotture di trend line su questo grafico e quando la media mobile a 50 giorni del VIX taglia dal basso quota 20…
Io posso solo dire..quando mi sono attenuto strettamente alle regole che mi sono dato è quasi sempre andata bene.quando invece ho ceduto alle tentazioni sono rimasto fregato .
è veramente dura alle volte non cedere.
Evidentemente di strada ne devo fare ancora tanta
Vorrei concludere dicendo che stiamo giocando ad una partita a carte dove il banco bara spudoratamente e quindi è molto più difficile vincere.
Anche perchè molti dei criteri utilizzati di analisi macro e anche tecnica sono falsati, i primi da dati manipolati, i secondi dagli high frequency trading system.
In ultimo la presenza ingombrante delle banche centrali che si muovono come un elefante in un negozio di cristalli.
“Ricerco solo in una direzione e non in ogni direzione” – Rita Levi Montalcini [1909 – 2012]
“Chi raggiunge i propri obiettivi non Li ha fissati sufficientemente alti” – Herbert von Karajan [1908 – 1989]
… ❝Teaching is one of my favourite activities.
I can tell you after two minutes if someone is really suited to conducting or not.
Everything else can be learned.
You can teach someone a style, or technical aspects of the art.
Above all, you can show someone how to convert their desire to do something into concrete actions, in other words, to make an orchestra play as imagined.
The art of interpretation cannot be taught❞ …
http://www.karajan.org/jart/prj3/karajan/main.jart?rel=en&reserve-mode=active&content-id=1190897372626&movies_id=1191483633495
“Chi non sa in che porto dirigersi, non avrà mai il vento favorevole” – Seneca (4 a.C. – 65)
Herbert von KARAJAN (Philharmonia orchestra), “Giuoco delle coppie: allegretto scherzando”, (The) Béla Bartók concerto for orchestra: second movement – 1958
https://www.youtube.com/watch?v=_mOpIrwbv2w
サーファー © Surfer [“Vicinanza al Cliente è se torna il Cliente, non il prodotto”]