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Il mercato rallenta la corsa
La giornata di oggi passerà alla storia non tanto per quanto accadrà sui mercati, ma per la storica approvazione del Senato USA.
Infatti la Camera dei Rappresentanti americana ha approvato nella notte in via definitiva la riforma sanitaria, che allarga la copertura assicurativa a quasi tutti i cittadini e segna per il presidente Barack Obama una storica vittoria. La riforma, che introduce i più importanti cambiamenti degli ultimi quarant’anni nella politica sanitaria americana, è stata approvata per 219 voti contro 212 contrari.
A parte questo fatto, assolutamente rivoluzionario, le borse Europee (e ovviamente le asiatiche prima, a parte Tokio chiusa per l’ennesima festività) aprono deboli sulla scia della chiusura anemica di Wall Street di venerdì sera.
Vi propongo oggi un grafico di una borsa di straordinaria importanza ma di cui parliamo veramente troppo poco. E pensare che ha forti legami con la nostra Borsa Italiana.
Anche qui si tratta di un indice FTSE, ma non è l’FTSE MIB, ma è l’originale FTSE 100 di Londra, una delle borse più grandi ed importanti al mondo, un vero benchmark globale. Si, globale in quanto (e questo molti non lo sanno) gli utili prodotti dalle aziende quotate al Footsie londinese, sono prodotti per il 75% fuori dalla Gran Bretagna. Una vero e proprio listino globalizzato. E questa è un’eccellente giustificazione che spiega perché questo listino ha sovra performato (essendo per forza legato alla sterlina inglese, che non ha certo avuto momenti di grande forza nelgli ultimi mesi.)
Grafico FTSE 100 Londra
La prima cosa che mi salta all’occhio di questo grafico è l’esplosione dei volumi di venerdì, giornata delle tre streghe (scadenze tecniche). Inoltre siamo arrivati in modo perfetto in un punto molto importante sia per Gann e sia per Fibonacci. Dopo aver polverizzato area 61.8%, il FTSE 100 si è spinto fino a quota 75% (Gann) – 76.4% (Fibonazcci) dove ha trovato un livello di forte resistenza.
Gli indicatori stanno tutti girando al ribasso e quindi , vita anche la seduta di venerdì, meglio stare belli prudenti.
Intermarket intraday
Intanto in ambito intermarket, è visibile un forte indebolimento dell’azionario, un forte rallentamento delle commodity e anche una perdita di valore del T-Note.
L’unico in tendenza chiaramente positiva (in verde) è il Dollar Index.
Tutto quadra a favore di un indebolimento del mercato azionario e dele materie prime.
STAY TUNED!
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