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Il grande dubbio sul petrolio
Se ci dovessimo basare esclusivamente ai dati usciti ieri negli USA, potremmo dire che chi oggi investe sul petrolio è da considerarsi quantomeno come un temerario.
Innanzitutto la capacità di raffinazione è “sorprendentemente scesa”, contro le attese degli analisti. Le scorte sono decisamente aumentate, sia di greggio che dei raffinati.
Quindi sembra chiaro che il petrolio dovrebbe vivere una fase di rallentamento. Inoltre si va verso l’estate, fa caldo e quindi si consumerà meno petrolio perchè non ci si bisogna scaldare…
Niente di più sbagliato.
Infatti a livello di stagionalità, (ed è visibilissimo dai grafici degli ultimi 2 anni) ci stiamo avvicinando proprio al periodo dell’anno dove il petrolio miete nuovi massimi. Difatti aumenta enormemente il consumo di energia elettrica, facendo lievitare le quotazioni.
Quindi il grafico secondo me è più affidabile a livello previsionale rispetto ai dati usciti ieri. Ribadisco quanto detto qualche post fa. L’impostazione è chiaramente positiva e in linea di massima ci porterà verso area 71 $ prima e 74 $ poi. Almeno questo è lo scenario per questo momento. E questo è il grafico del WTI.