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Il Grande Bluff Cinese: il Dragone gioca con i Mercati Finanziari Globali

Scritto il alle 19:37 da Danilo DT

Qualcosa di profondamente inquietante si sta muovendo nei mercati finanziari globali, e l’epicentro di questo terremoto economico è, ancora una volta, la Cina. Ciò che è accaduto nelle ultime ore nel mercato del Dragone non è semplicemente un’oscillazione di mercato: inizia a sorgermi il dubbio che è la manifestazione di una strategia finanziaria tanto sofisticata quanto potenzialmente pericolosa.

Al ritorno dalle festività della Golden Week, i mercati cinesi hanno vissuto quello che potremmo definire un “incidente perfettamente orchestrato“. L’iniziale rally dell’11% si è trasformato in un drammatico crollo, in una dinamica che puzza di manipolazione lontano un miglio. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa si nasconde dietro questa montagna russa finanziaria.

La National Development and Reform Commission (NDRC), attraverso il suo portavoce Zheng Shanjie, ha messo in scena quello che possiamo definire un capolavoro di delusione programmata. Invece dei tanto attesi annunci di stimoli economici significativi, gli investitori si sono trovati di fronte a una tediosa dissertazione sull’economia interna e sulle sfide geopolitiche. È come se il medico, invece di prescrivere la medicina necessaria, si limitasse a spiegare perché il paziente sta male.

La Cina è fiduciosa di centrare gli obiettivi di crescita per il 2024 e promette di sostenere ulteriormente l’economia. Tuttavia, la mancata indicazione di nuove misure di stimolo specifiche ha riacceso alcuni dubbi sull’impegno di Pechino nel garantire che la seconda economia mondiale possa uscire dal crollo più grave dopo la pandemia globale e raggiungere una crescita del 5%. Frena così il rally del mercato, dopo la pausa festiva della Golden Week, ma gli esperti rimangono positivi sugli sviluppi futuri del gigante asiatico. Tra questi, c’è Goldman Sachs, secondo cui la Cina ora è overweight. (Source) 

Il timing di questa débâcle non può essere casuale. Con il mercato immobiliare cinese in profonda crisi, i consumi interni che annaspano e un obiettivo di crescita del 5% che sembra sempre più un miraggio, perché orchestrare una conferenza stampa che si sapeva avrebbe deluso le aspettative? La risposta potrebbe trovarsi oltre i confini del Dragone.

Mentre tutto questo accadeva, negli Stati Uniti il tasso trentennale sfondava quota 6,88%, e il decennale supera il 4%, riaccendendo i riflettori sulle vulnerabilità del settore immobiliare commerciale e sul sistema bancario esposto. Non è un caso che Warren Buffett, il Saggio di Omaha, abbia silenziosamente liquidato ben 10 miliardi di dollari di azioni Bank of America dal luglio scorso, riducendo la sua partecipazione sotto la soglia critica del 10%. Una mossa che gli permette ora di operare nell’ombra, con obblighi di comunicazione solo trimestrali.

Ma c’è di più. L’indicatore Wilshire 5000/PIL, spesso chiamato “l’indicatore Buffett”, ha toccato anche  il 193%, un record storico assoluto. Questo numero non è solo una statistica: è un campanello d’allarme che risuona in tutti i mercati globali.q

Il rischio che si inizia a percepire è che non si tratti di semplice recessione o crisi localizzata o una serie di coincidenze sfortunate. È il dispiegarsi di una vera e propria guerra finanziaria, combattuta non con carri armati e missili, ma con tassi di interesse, stimoli economici e manipolazioni di mercato. Una guerra dove le vittime non sono soldati, ma risparmiatori e investitori.

Per gli investitori, il messaggio è chiaro: siamo entrati in una nuova era della finanza globale, dove nulla è come sembra e dove le vecchie regole del gioco potrebbero non applicarsi più. In questo scenario, la diversificazione e un approccio critico all’analisi delle notizie diventano più cruciali che mai.

La bomba a mano senza spoletta che la Cina sta giocando potrebbe esplodere in qualsiasi momento, e se mai lo farà (ma siamo nel ramo delle ipotesi quindi lungi da me dal terrorismo psicologico, ma solo un po’ di consapevolezza sulle ipotesi che si possono mettere sul tavolo), le onde d’urto si sentiranno in ogni angolo del mercato globale. Chi ne uscirà vincente? (Si fa per dire). Chi sarà pronto quando accadrà.

Danilo DT

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