I soliti cassaintegrati

Vediamo subito i numeri forniti dal BLS:

C’è davvero poco da discutere: il mercato del lavoro americano ancora langue in uno stato in cui non è in grado di produrre un numero sufficiente di lavoratori. Ma non solo. Considerando pure che in questi mesi il Census ha mitigato, seppur di poco, la situazione, non sembra affatto che l’economia americana sia stata instradata sui giusti binari. Sempre SUPPONENDO che sia economicamente corretto pensare ad un aumento dell’occupazione come a qualcosa di positivo per l’economia. Certamente, il contrario sembra vero per il mercato delle azioni… . Esso vive di speranze e di carta immessa dalla FED, regalata alla banche del circuito “federale”.

I cassaintegrati di lungo periodo, come ci si aspettava, vedono invece una riduzione dovuta al solito esaurimento del periodo per il quale è previsto il sussidio governativo.

Altre costatazioni sono completamente inutili. Da ormai TRE ANNI perdura l’emorragia di posti di lavoro. Dal luglio 2007, quando 147.315 milioni di persone erano impiegate ( NSA), si sono persi più di 7.8 milioni di impieghi nei soli States, senza contare quanti invece, pur lavorando almeno un’ora al mese, sarebbero intenzionati a lavorare a tempo pieno e coloro che hanno smesso di cercare lavoro. E purtroppo, ad ora, non sembra sia stato innescato alcun meccanismo per invertire il trend. Al più, gli sforzi governativi e le situazioni congiunturali hanno rallentato il ritmo del tracollo. Nei prossimi mesi capiremo meglio quali potranno essere gli sviluppi di una situazione che sembra destinata a peggiorare.  L’unica cosa che invece pare inalterata rispetto ai ruggenti anni precedenti la crisi, è la propensione compulsiva al consumo degli statunitensi. Un popolo la cui identità pare coincidere con il consumismo: non si pagano i debiti ma si comprano dispositivi elettronici, ci si fa pignorare la casa, ma alla vacanza non si rinuncia. Al solito, cercare di capire la sostenibilità di un congegno simile è cosa ardua. Rendiamoci solo conto che, ogni volta che accettiamo un pagamento in dollari, o pensiamo al TBond come ad un porto sicuro, al di la di quella carta non c’è alcun valore reale, ma probabilmente solo un futuro garantito dal numero di portaerei… .

By Mattacchiuz