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I 7 anni di vacche magre

Scritto il alle 13:15 da Danilo DT

Ricordate quante volte ho parlato di uno scenario macroeconomico che non è solo di recessione ma di contrazione economica, ovvero una recessione prolungata con una piattezza notevole dell’economia e crescita economica risibile?

Bene, ne parlai già circa un anno fa o forse più. E chi segue il blog da più tempo è testimone del fatto che vediamo, per i prossimi anni, non solo un periodo di piattezza economica ma anche di Indici azionari molto piatti.
Jeremy Grantham, CEO di GMO, nella sual ultima newsletter condivide questa view.
Evito di fare mille parole e preferisco farvi veder eil grafico che sintetizza il suo pensiero. Che si accomuna al mio.
Una chiara manifestazione di benvenuto alla contrazione economica.

Lui definisce i prossimi anni di borsa come i 7 anni di vacche magre. Ecco le sue indicazioni per questi anni di borsa difficile.

 Avoid lower quality U.S. stocks but otherwise have a near normal weight in global equities.
 Tilt, where possible, to safety.
 Try to avoid duration risk in bonds. For the long term they are desperately unattractive. Don’t be too proud (orshort-term greedy) to have substantial cash reserves. Admittedly, this is the point where we at GMO try to be clever and do a little better than the minus 1% real from real cash – and, so far, with decent success.
 I like (personally) resources in the ground on a 10-year horizon, but I am nibbling in very slowly because, as per my Quarterly Letter on resources in April 2011, I fear a major short-term decline in commodities based on a combination of less bad weather – which has been bad, but indeed less bad – and economic weakness, especially in China. Prices have declined, often quite substantially, since that letter. However, I believe chances for further price declines in resources are still better than 50/50 as China and the world slow down for a while, and the weather becomes a bit more stable. (Source

A  J. Grantham fa eco un altro GURU di prim’ordine, tale Bill Gross di PIMCO il quale dice nella sua ultima news letter (Thanks to Max Cohen):

La crescita è un elisir che sembra guarire qualsiasi dolore, acciacco o grave malattia. L’indebitamento sovrano è troppo elevato? Basta crescere per averne ragione. La disoccupazione è ai massimi storici? La crescita produce posti di lavoro. Le borse sono depresse? Nulla che un po’ di crescita non possa curare. Peccato che la crescita sia l’unica materia prima a scarseggiare di questi tempi, come dimostra il grafico 1. Nessun paese ne ha a sufficienza, neppure la Cina, inoltre molti paesi sviluppati (in particolare nella zona Euro) sembrano addirittura in una fase di contrazione che prelude alla recessione. (…)  L’assenza di crescita di questi ultimi anni, come chiarito nei precedenti numeri dell’Investment Outlook, è strutturale e non ciclica e, pertanto, relativamente immune ai tassi d’interesse e alle politiche che prevedono stimoli fiscali per favorire i consumi.(…) Alla mia domanda clou, ossia “si può risolvere una crisi del debito attraverso un maggior indebitamento?”, si deve continuare a rispondere in negativo, in quanto quel debito, a basso rendimento così come è ora, non stimola la crescita. Al contrario, stiamo assistendo alla creazione di un numero minimo di posti di lavoro, a un basso livello di investimenti che passerà alla storia, ai consumi che si trasformano in risparmi e a una crescita del PIL al di sotto dei tassi previsti per la Nuova Normalità. Il parallelismo biblico dei sette anni di vacche grasse seguiti dai sette anni di vacche magre messo in luce da Rogoff e Reinhart sarà difficilmente smentito nell’attuale ciclo economico-finanziario. La sola incognita nell’equazione sembrerebbe essere il numero di anni di vacche grasse di cui abbiamo goduto finora. A mio parere, sono ben più di sette. (Source)

 Bill Gross, Rogoff, Reinhart, Grantham. Non proprio degli sprovveduti…

Ovviamente si parla di analisi e di previsioni di alcune case e non di legge scritta sulla roccia. Ma visto lo spessore dei personaggi e vista la sua vicinanza al “Dream pensiero”, ho pensato di proporla a Voi, eccellenti commentatori ed amici lettori, che ormai siete stati ribattezzati “Dream Team”, vero cuore pulsante di questo blog.

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STAY TUNED!

DT

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21 commenti Commenta
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:26

Un plauso al “Dream Team” !!! 😀

silverstone
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:44

Spettacolare la previsione per il 2012 !!! Crollo verticale dello S&P. Sembra che il peggio della crisi debba concretizzarsi proprio il prossimo anno.

max cohen
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:50

Ma guarda il caso, anche Bill Gross nel suo ultimo editoriale: “monetine dal cielo” parla del paragone bibilico delle vacche grasse e magre.

http://media.pimco.com/ITDocuments/PIMCO%20IO%20Nov%20IT.pdf

A mio modesto parere avremo contrazione e probabilmente stagflazione fino al 2020, sperando che basti.

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:50

Ottimo post Dream. GMO è un serbatoi di eccellenti cervelli e Grantham è il big boss anche se ho una infatuazione per il James Montier pensiero. Io per ora preferisco il -1% di un eccesso di cash che almeno non mi porta perdite nominali in attesa di capire meglio. Ho persino ridotto all’osso i bond bei in AUD perchè con una bolla immobiliare in attesa di deflagrare e un eccessiva esposizione all’economia cinese non mi fido più neppure di quella moneta che se la scendono i tassi perderà l’interesse dei carry traders. Penso che mi farò un giro a Singapore e Hong Kong per capire cosa succede là. E se non trovo niente di interessante, continuerò a perdere l’1% l’anno in termini reali.

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:55

max cohen@finanza,

Non credo avremo stagflazione. Mi è capitato recentemente di leggere qualcosa sul peso della finanza nel mercato petrolifero ampiamente confermata da un amico, pezzo abbastanza grosso di ENI. Non sono long sul petrolio, poi può darsi che riescano a tenere su le quotazione dopo che hanno riempito i fondi pensione di prodotti agganciati alle quotazioni del greggio. Poveri americani che sparano a zero sul sistema pensionistico europeo… che sacco di fessi !

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:57

max cohen@finanza,

… e comunque avevo una quota piccolina nel total return di PIMCO ma l’ho venduta. Non esiste più alcuna ragione x detenere quote di quei fondi. Nessuna.

candlestick
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 14:18

Per me c’è un errore di valutazione un po’ clamoroso che addolcisce di molto il crollo previsto per il 2012… e il mio modello prevede 6 anni di vacche magre… kmq si in linea di massima ci siamo… troppa catastrofe nel 2012 dream!! Esagerato!! 😛

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:34

john_ludd@finanza: Ottimo post Dream. GMO è un serbatoi di eccellenti cervelli e Grantham è il big boss anche se ho una infatuazione per il James Montier pensiero. Io per ora preferisco il -1% di un eccesso di cash che almeno non mi porta perdite nominali in attesa di capire meglio. Ho persino ridotto all’osso i bond bei in AUD perchè con una bolla immobiliare in attesa di deflagrare e un eccessiva esposizione all’economia cinese non mi fido più neppure di quella moneta che se la scendono i tassi perderà l’interesse dei carry traders. Penso che mi farò un giro a Singapore e Hong Kong per capire cosa succede là. E se non trovo niente di interessante, continuerò a perdere l’1% l’anno in termini reali.

grazie! 🙂

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:34

silverstone@finanza: Spettacolare la previsione per il 2012 !!! Crollo verticale dello S&P. Sembra che il peggio della crisi debba concretizzarsi proprio il prossimo anno.

Spettacolare ed…estrema, quasi da previsione Maya… 😯

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:58

UPDATE!!! Integrato il post.
Buona visione!!!

daino
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 16:00

isomma, un’altro annetto di “risk on/risk off” e poi lo mettiamo in cantina.
Si si fa qualche anno di laterale bisognerà concentrasi su quali saranno i carri vincenti, perchè a differenza di ora il mercato non si muoverà tutto nello stesso verso.
Cmq tempo al tempo

vichingo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 16:43

Comprate ENI e dormirete tranquilli………………………

anonimocds
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 16:44

john_ludd@finanza:
Ottimo post Dream. GMO è un serbatoi di eccellenti cervelli e Grantham è il big boss anche se ho una infatuazione per il James Montier pensiero. Io per ora preferisco il -1% di un eccesso di cash che almeno non mi porta perdite nominali in attesa di capire meglio. Ho persino ridotto all’osso i bond bei in AUD perchè con una bolla immobiliare in attesa di deflagrare e un eccessiva esposizione all’economia cinese non mi fido più neppure di quella moneta che se la scendono i tassi perderà l’interesse dei carry traders. Penso che mi farò un giro a Singapore e Hong Kong per capire cosa succede là. E se non trovo niente di interessante, continuerò a perdere l’1% l’anno in termini reali.

James MONTIER é il migliore, no doubt! Specie quando entrava sul floor in shorts e flip-flop!

leone51
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:47

Dream Theater,

io allora dico che nel dicembre 2012 nuovi massimi .

così uno dei due ci prendera 😀

va be

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 18:40

leone51@finanza:
Dream Theater,

io allora dico che nel dicembre 2012 nuovi massimi .

così uno dei due ci prendera

va be

MI sembra un po’ relativa la tua analisi…

elmariachi
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 19:16

non si sa neanche quello che succederà tra 2 settimane…e si fanno previsioni per i prox 10 anni? non credo a queste boiate….sono più degne di Nostradamus….magari tutto si risolve in 3 anni…comunque dare un numero così grande vuol dire solo essere molto cauti…a questo punto avrebbero potuto dire 20 anni

lampo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 21:29

Io prevedo che domani ci sarà sicuramente qualche azione che sale e qualcuna, diversa dalle precedenti, che scende.
Ho vinto qualcosa? :mrgreen:

Sulla base dei dati economici futuri… sono d’accordo con l’analisi. Ma ci sono troppe variabili, molte delle quali manipolate egregiamente, che diventa difficile fare una previsione, per quante competenze si hanno a disposizione.

Sono sicuro che dovremo imparare a navigare a vista, giorno per giorno, avendo però magari degli obiettivi di lungo termine (in senso di aspettative da realizzare).
Tutto sommato quello che l’uomo sapiens sapiens sa fare meglio 😉

ralph
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 22:02

Breve collegamento fra questo post e quello sul bollo: Rogoff fra le varie soluzioni per uscire dalla crisi del debito parla anche di repressione finanziaria e cioè meccanismi posti in essere per indurre gli investitori ad investire in titoli diStato a tassi più bassi rispetto all’inflazione (passatemi la semplificazione). Bene, prima della manovra Monti avevamo già titoli di Stato come unici strumenti finanziari tassati al 12,5%, ora abbiamo conti correnti e conti deposito probabilmente esenti dalla nuova imposta di bollo. Va da se’ che questi strumenti sono in questo modo preferibili ad altri soprattutto in momenti di alta avversione al rischio come quelli che stiamo attraversando. Infine,
se fossi una banca e dovessi scegliere come impiegare i soldi depositati dai clienti (soprattutto quelli sui depositi vincolati) sarei tentato ad investire su titoli di Stato che guarda caso hanno un trattamento fiscale agevolato…

Scritto il 7 Dicembre 2011 at 00:27

ralph@finanza,
in realtà le banche hanno seri problemi di liquidità altrimenti ci farebbero un pensierino… e qualcuna di certo…lo sta facendo 😉

Scritto il 7 Dicembre 2011 at 08:16

anonimocds: James MONTIER é il migliore, no doubt! Specie quando entrava sul floor in shorts e flip-flop!

john_ludd@finanza,

Beh… in fondo in fondo Montier e GMO avranno ben qualcosa in comune no?
😉 Il personaggio lo conoscevo quando era in SG e resta sicuramente un eccellente punto di riferimento (un po’ troppo orsetto a volte ma…con questi mercati come fare a non esserlo?)

http://www.gmo.com/america/about/people/_departments/assetallocation.htm

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