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HFT: intelligenza artificiale padrona del mercato
High Frequency Trading: decollano i volumi
Forse la gente non ha ancora capito quanto pesano gli HFT, ovvero le intelligenze artificiali che fanno trading a velocità siderale.
La maggior parte delle negoziazioni sul mercato americano, si fanno con dei “sistemi informatici” chiamati “algobots”, degli algoritmi (alias programmi per PC superpotenti) che mettono ordini sul mercato, ritirano ordini, eseguono, cancellano, si infilano. Insomma, un vero virus per il mercato della finanza.
Ma qui non si tratta di hacker. Qui è tutto legale e permesso. Peccato che questi algoritmi non solo non sono perfetti (vedasi i vari flash crash dovuti spesso e volentieri a “tarature” errate) ma anche decisamente dannosi. Drogano i mercati e creano danni, ovviamente, a coloro che invece “onestamente” tradano sui mercati, oppure normalmente investono denaro.
Ma quanto pesano questi algoritmi sui mercati?
Ecco alcuni dati tratti da un report, ahimè, di marzo 2011, ma con delle interessanti proiezioni che io trovo decisamente prudenziali, ma che rendono comunque l’idea di cosa sta accadendo.
Oggi, sul mercato USA gli HFT pesano per circa il 70%. E in Europa ed Asia ci troviamo a percentuali inferiori ma certo non da sottovalutare.
Ed è ovvio che, se ci sono certi volumi, è perchè qualcuno ne beneficia. Ovvio chi sono questi soggetti: le grandi banche (USA in primis) che fanno i bilanci ed i miliardi di Utili proprio con la finanza speculativa e con gli algoritmi. Guardate questa slide.
Ma dopo aver visto questi numeri e questi dati, non vi sentite un po’ più “burattini del sistema” E poi… piccola domanda: possiamo ancora definirlo un “mercato regolamentato” oppure più correttamente bisognerebbe chiamarlo “Far West“?
STAY TUNED!
DT
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Secondo me la gestione sistematica dei portafogli non va demonizzata. Io stesso la utilizzo e ne consiglio l’impiego. Il punto è che:
a) gli ordini derivanti dal TS non devono andare automaticamente sul mercato, ma essere inseriti a mano. In questo modo l’operatoer ha il pieno controllo dell’operatività;
b) i segnali (ed il modello che li genera) devono essere coerenti con l’obiettivo dell’investitore. I modelli sistematici possono aiutare ad investire saggiamente così come fare trading spinto. Il tutto dipende dall’uso che se ne fa…
Giacomo – http://www.segretibancari.com
Ci vorrebbe uno studio, con conseguente libro del tipo: “Come sfruttare a vostro vantaggio i trade- software”. Con capitoli del tipo: “Come ragionano i trade-software” “Come individuare le operazioni di AI-trading”.
Vi piacciono i termini trade-software e AI-trading? Usateli pure liberamente nel caso qualcuno del sito volesse scrivere il libro in questione.
Non è chiaro come mai certe cose siano consentite.
Tra l’altro a volte vanno appunto “fuorigiri” come nel caso dell’americana 3M che un paio di anni fà ha visto il proprio valore azzerato (in realtà fa 29 miliardi di dollari di fatturato!!) nel giro di 20 minuti a causa di un loop impazzito tra vari HFT al punto da costringere la SEC a spegnere tutti i computer dei vari mercati S&P, Nasdaq etc.
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Penso sia assurdo consentire a dei soggetti di trading l’uso di strumenti puramente matematico-statistici che finiscono per invalidare il lavoro di MILIONI di professionisti uomini e donne che lavorano nelle aziende quotate.