GRECIA vs TROIKA. Come una partita di pallone

Scritto il alle 09:43 da Danilo DT

greece_eurozone

Non so nemmeno se può avere un senso cercare di seguire in modo certosino la diatriba Grecia-Troika.
Come detto ieri nel post dedicato e anche nei giorni precedenti, la “trombatura” di Varoufakis deve essere vista come il classico cambio tattico che l’allenatore (Tsipras) decide, togliendo dal campo una sua punta di diamante (Varoufakis) che in questo tipo di gioco non riesce a performare come dovrebbe. Ma questo non significa che Il top player sostituito viene cacciato dalla squadra. In questa partita ci saranno altri elementi che giocheranno al posto suo. Ma lui ci sarà sempre. E difatti continua ad essere il ministro delle finanze greco.
La domanda che dobbiamo porci però è un’altra.

Coloro che sono entrati in campo al posto di Varoufakis e gli accorgimenti tattici del Mister (Tsipras) saranno vincenti o addirittura peggiorativi?

Alexis_Tsipras_die_16_Ianuarii_2012A metterci dei dubbi è proprio il cambiamento di modulo voluto da Tsipras il quale, tanto per mescolare un po’ le carte, annuncia prima nuovi avvicinamenti con possibili intese e poi se ne esce fuori con la giocata d’azzardo degna del miglior Zeman dei tempi d’oro. Uno schema tutto d’attacco dove addirittura il buon Tsipras prevede niente poco di meno che un referendum popolare.

Dopo il ‘rimpasto’ dei negoziatori greci la trattativa tra Atene ed Europa sembra avanzare e il premier Alexis Tsipras si dice fiducioso in un accordo entro il 9 maggio. Ma la strada è ancora in salita: Atene non è affatto disposta a tutto e se le condizioni dei creditori saranno troppo dure, Tsipras non esclude di sottoporle a referendum. (Source)

Un colpo di genio che suona molto di “operazione Ponzio Pilato”.
In altri termini (secondo il mio punto di vista) è come se Tsipras volesse dire:

“cari Greci, mi avete votato perché io avevo un programma MOLTO aggressivo, ma sono io il primo a rendermi conto dell’irrealizzabilità dello stesso all’interno dell’Unione Europea. E allora siate VOI STESSI fautori del vostro destino.”

Chiaramente il ricorso al Referendum sarebbe realistico solo nel caso in cui le richieste della Troika siano inconciliabili con il programma politico greco in versione 2.0, ovvero con le dovute correzioni fino a “limiti sopportabili”. Intanto si parla di tante posisbili prese di posizioni che avvicinano ancora la Grecia alle esigenze della Troika. Possibile aumento dell’IVA, rinuncia agli aumenti del salario minimo e molto altro. Ma tutto questo potrebbe ancora non bastare.

varoufakis-ministro-finanze-greciaUltima nota: la società SENTIX ha condotto un’indagine. Per gli investitori lo scenario GREXIT diventerà realtà per il 48% degli intervistati nei prossimi 12 mesi. Significa due cose: che si sente il rischio Grexit e che il mercato non lo sta scontando affatto. Ma ormai ci abbiamo fatto il callo.

PS: tanto per chiudere il cerchio, Varoufakis forse non era un personaggio molto noto alle massi prima della sua vetrina politica. Io già lo conoscevo e lo consideravo una delle migliori menti economiche presenti sulla mia timeline di Twitter. Il suo errore è stato quello di non saper gestire politicamente la cosa essendo economista molto concreto e diretto. Ma sappiate che è un uomo tutt’altro che stupido.

sentix-grexit

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 29 Aprile 2015 at 14:06

…vediamo di farla semplice (e pratica) :

1) la maggiorparte degli 11 milioni di greci non ne può più delle misure di austerity introdotte dalla UE nei confronti dello Stato greco. Anche ammettendo le colpe che hanno avuto altri gov precedenti(…) nell’amministrazione pubbl greca del recente passato, riavvolgere il nastro e fare ripartire il film ormai al ceto medio/basso greco(quello più numeroso e quello che maggiormente soffre) ormai non interessa; a loro interessa invece di più il fatto pratico di essere ridotti alla fame; più di questo, non resta che vedere apparire cadaveri e carcasse lungo le strade di Atene e il quadro può definirsi completo.

2) ovviamente agli avvoltoi di Berlino, Bruxelles & Francoforte non importa nulla delle condizioni in cui versano i greci (se avessero un minimo di lungimiranza e di tatto dovrebbero invece preoccuparsene, visto che una delle fonti di guai per i greci deriva da decisioni partite negli ultimi anni proprio da Bruxelles…) importa solo che i propri soldi e quelli delle loro banche precedentemente dati in credito ai greci ritornino perfettamente “esigibili”.

3) in mezzo a questi due fattori ci stà il governo greco attuale, che deve mediare tra il mandato ricevuto dal popolo nelle ultime elezioni (e il piano di Tsipras era CHIARO : fine austerity!) e il rigore imposto dalla UE nelle politiche economico-sociali greche; posizione alquanto delicata :

se il governo greco si rimangia la parola piegandosi ai dictact EU emanando ulteriori restrizioni, rischia un insurrezione popolare oltre a perdere la faccia nei confronti dei suoi stessi elettori e concittadini.

Se invece il governo persevera la sua linea intransigente nei confronti dell’UE, il rischio è altrattanto grosso, vero, che la UE chiuda il rubinetto del credito e con questo fine della liquidità delle banche greche con impossibilità a pagare pensioni e dip. pubbl; per questo non mi sorprende la nuova mossa di Tsipras a voler demandare ulteriori decisioni critiche a referendum popolare, egli sa bene cosa rischia e che la sua, oltre a quella dei rappresentanti del suo governo, è la posizione più esposta ad attacchi potenzialmente provenienti da tutte le parti; altra cosa in cui confida Tsipras : un ammorbidimento della linea dura dell’UE nei confronti della Grecia, se lui e il suo gov “tengono duro”; Tsipras sa bene che cosa possa significare ad ampio raggio (politica e mercati internazionali) un eventuale risoluzione DISORDINATA e CAOTICA del problema, e questo lo sanno bene anche a Bruxelles, suppongo.

Scritto il 29 Aprile 2015 at 18:18

aorlansky60,

Interessante analisi.
Well done!

Scritto il 1 Maggio 2015 at 21:41

Mah, a me sembra tanto che Tsipras e Varoufakis stiano solamente guadagnando tempo (per stampare drakme di notte nel seminterrato ? )
Non lo so, ma questa è l’impressione.

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