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GRECIA: ormai ad un passo dal default

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

grexit-grecia-uscita-eurozona

L’intesa per un’accordo di “larghe vedute” sembrava ormai vicina. Ma gli ultimi segnali in arrivo da Riga ci portano nuovamente al pessimismo. La Germania non cede, l’Eurogruppo di conseguenza non ne vuole sapere. Ma anche il FMI tira i remi in barca. Il rischio di lasciare al Grecia al suo destino sembra aumentare.

Ci risiamo. Chi pensava che ormai l’intesa tra Grecia e Troika fosse arrivata ad un punto di svolta, ovvero quello del compromesso di “larghe vedute”, potrebbe rimanerne deluso.
Al momento non ci sono news, tranne una, sempre più drammatica: la situazione finanziaria di Atene si fa sempre più cupa e complessa. Casse sempre più vuote, tracollo finanziario sempre più vicino.

Tsipras sembra irremovibile: ok ad un’intesa ma NO al rigore. L’Eurozona non ci casca: “Terzo pacchetto di aiuti solo se le riforme vengono implementate”. Ed ecco che le distanze, magicamente, tornano ad allargarsi. A quel punto i potrebbe pensare che Atene molli il tiro ed accetti qualche condizione. Ed invece no.

(…) il Governo greco, ha ribadito il portavoce Nikos Filis, non accetterà ultimatum del tipo «prendere o lasciare», perché il mandato «del popolo è di ottenere un accordo con i creditori con il quale la Grecia resta nell’euro senza pesanti misure di austerity» e i negoziati arriveranno al punto nei giorni precedenti il summit Ue del 21-22 maggio. Il referendum sulle misure, ha aggiunto, è legato anch’esso alla volontà dei creditori di imporre ultimatum. (Source) 

A questo punto, vista la non disponibilità dell’Eurozona a venire incontro alla Grecia, non resta che il FMI (prima di soluzioni estreme e politicamente complesse, e mi riferisco a soluzioni che guardano altrove…) il quale però sembra be intenzionato a NON prestare i famosi 7,2 miliardi di Euro promessi alla Grecia. Il motivo? Semplicemente non si fida. Anche perché una lettera sembri parli molto chiaro:

Una lettera dimostra come la Grecia sia sull’orlo della bancarotta. L’ha scritta il premier greco Alexis Tsipras. Destinatari: il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. In essa Atene avvertiva: senza aiuti Ue non ci sarà rimborso dell’istituto di Washington entro il 12 maggio, quello da 750 milioni di euro. E’ meglio che la Banca centrale europea alzi il tetto oltre il quale Atene può emettere nuovo debito a breve scadenza per rastrellare capitali. Alla fine la Grecia ha restituito i fondi dovuti all’Fmi il 9 maggio. Ma solo perché ha fatto ricorso a un’account d’emergenza che detiene presso il Fondo stesso, il cosiddetto Special Drawing Rights. Quella lettera però – la cui esistenza è stata riportata prima dal giornale greco Kathimerini e poi confermata dal Financial Times – dimostra come la situazione finanziaria della Grecia sia precaria. (Source) 

Quindi c’è poco da esultare per il pagamento della prima tranche al FMI: è stata possibile grazie ad un escamotage. Ma ora il gioco si fa duro. Le prossime scadenze sono impegnative. Ve le ricordate? No? Ok, ci penso io…

scadenze-grecia-2015

Un’ultima cosa: se qualcuno ha ancora dubbi sulla situazione finanziaria greca, gli consiglio di vedere questo video di 60 secondi. E poi esprima il suo giudizio.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
lampo
Scritto il 18 Maggio 2015 at 23:07

Pare che oggi “in Europa” abbiano deciso di concedere altri 5 miliardi prima della prossima scadenza all’FMI, ovvero il 5 giugno.

Ennesimo calcio al barattolo…

Pare che la decisione sia stata presa perché il governo greco non era disposto ad adottare, in nessun caso, il modello cipriota.

Per cui, non avendo tempo per testare un nuovo modello, meglio dare l’ennesimo calcio al barattolo.

Nel frattempo… cercasi nuova cavia per testare nuovo modello di default parziale.

Scritto il 18 Maggio 2015 at 23:12

CVD mio caro…
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