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FOCUS – Inflazione, impatto su economia e mercati

Scritto il alle 12:59 da Danilo DT

Un interessante intervista ci dà la possibilità di fare luce su quali scenari aspettarci in caso di ritorno dell’Inflazione e degli effetti su borse, obbligazioni, economie e mercati.

Buongiorno a tutti!
Ho il piacere di annunciarvi la seconda puntata della“piccola partnership” con una casa d’investimento che da sempre è stata simbolo di indipendenza già fin dalle origini (AnimaSgr).

Tengo a precisare che questo video è dedicato soprattutto agli investitori magari non super professionisti, ma è anche interessante per coloro che sono più “navigati”.

Consiglio quindi a tutti la visione, in quanto ritengo il video, oltreché interessante, molto valido e di facile comprensione.
Ovviamente sarò ben lieto di leggere i Vs feedback su questa iniziativa. Vi lascio al video e alla sua trascrizione. Buona visione!

http://www.youtube.com/watch?v=D2rv9JZBDr8

Quali impatti sui mercati se ritorna l’inflazione?

Da alcune settimane si fanno insistenti le voci che parlano di un ritorno dell’inflazione. Gianluca Ferretti, Anima Sgr, analizza le possibili conseguenze sui mercati azionari e obbligazionari..

D1. Da alcune settimane si è tornati a parlare di inflazione. Quanto c’è da preoccuparsi?

La crescita dell’inflazione è principalmente legata al rincaro delle materie prime e, in particolare, del petrolio, causato dalle tensioni politiche dei Paesi del Nord Africa e di alcuni Stati del Medio Oriente. Alcuni studi stimano che un aumento stabile di 10 dollari del prezzo del petrolio possa comportare un rallentamento della crescita del Pil mondiale di circa lo 0,20% all’anno, per 2 anni. L’impatto sui prezzi al consumo sarà verosimilmente più significativo nei paesi emergenti.

Nelle due principali aree economiche, quella americana e quella europea, la risposta delle Banche Centrali all’aumento delle tensioni inflazionistiche rischia di essere diversa, così come era già accaduto nel luglio 2008, quando la Bce alzò i tassi ufficiali, mentre la Federal Reserve aveva già portato i tassi al 2% dal 5,25%. L’obiettivo della Banca Centrale Europea rimane la stabilità dell’inflazione e quindi potrebbe agire sui tassi anche solo per contrastare un rialzo inflazionistico generato dai prezzi delle materie prime, quindi da una variabile esogena.

La Fed, invece, preoccupata anche da un possibile rallentamento della crescita, potrebbe continuare nella sua politica monetaria ultra-espansiva.

D2. Come può incidere il ritorno dell’inflazione sui mercati azionari e obbligazionari?

Sui mercati obbligazionari un rialzo dell’inflazione provoca in genere un aumento dei tassi principalmente sulla parte lunga della curva dei rendimenti, a mano a mano che i mercati iniziano a incorporare un premio legato al “rischio inflazione”. La salita dei rendimenti di conseguenza fa scendere il prezzo delle obbligazioni (a tasso fisso), a parità di altre condizioni.

Risultano pertanto favoriti gli investimenti sulla parte breve della curva, quelli a tasso variabile e quelli indicizzati all’andamento del tasso d’inflazione. Anche per questo motivo, nei portafogli dei nostri fondi abbiamo in genere aumentato l’investimento sui titoli indicizzati ai tassi a breve e stiamo valutando un incremento dell’esposizione su quelli indicizzati all’inflazione.

In ambito azionario, invece, uno scenario moderatamente inflazionistico può rivelarsi positivo, in quanto le azioni, come più in generale tutti i beni reali, case, terreni, materie prime, preziosi e via dicendo,  tendono a mantenere il loro valore in termini reali e quindi a salire in termini nominali.

Questo è quello che ci dicono  i libri di testo. La realtà è molto più complessa e noi, come gestori, quotidianamente interveniamo sui portafogli dei fondi e siamo pronti ad approfittare, nello scenario odierno, dei picchi di salita dei rendimenti di titoli di stato e obbligazioni per comprare a prezzi più convenienti.

In termini un po’ più tecnici, pensiamo che i rendimenti offerti dai titoli di stato non giustifichino ancora una duration lunga. Siamo però orientati ad aumentare la duration media dei nostri portafogli, che fino ad oggi abbiamo mantenuto molto breve e inferiore al benchmark e la salita dei rendimenti potrebbe fornirci l’occasione.

By AnimaSgr

STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 15 Marzo 2011 at 13:45

propio fuori tema, e lo si vede dai commenti pressoche nulli.

Lukas
Scritto il 15 Marzo 2011 at 14:10

bergasim,

Oggi sui mercati emergono le preoccupazioni per la crescita economica, non solo azionario al ribasso, ma anche materie prime e tassi……ossia uno scenario opposto a quello paventato nel video !!!!

Scritto il 15 Marzo 2011 at 14:33

Ok Ok… ho capito… :mrgreen:

Lukas
Scritto il 15 Marzo 2011 at 14:54

dream non prendertela……e consolati con the trender …..che oggi va fortissimo !!!! :mrgreen:

donato1969
Scritto il 15 Marzo 2011 at 15:03

buongiorno,
se non sbaglio della vecchia Anima non c è più nessuno . adesso si parla più in generale di banca popolare di milano…

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