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FED: la Yellen non esclude tassi negativi (alla faccia delle attese di rialzo)!

Scritto il alle 11:12 da Danilo DT

yellen_do_not_sayLa fase di mercato attuale può essere considerata di “transizione”, in quanto sembra evidente la mancaza di una vera e propria direzione.
Ma anche in ambito di politica monetaria ci sono tanti elementi che fanno pensare ad una periodo interlocutorio che può anche essere tradotto in “fase di confusione ed incertezza”.
Infatti è noto che il programma FED prevede la prosecuzione della politica monetaria restrittiva, con nuovi aumenti dei tassi di interesse, magari a partire già dal mese di giugno. Questo sulla carta e quanto dichiarato ufficialmente negli ultimi meeting FED.
Come avete visto da QUESTO POST, analizzando un indice generico ma molto esplicito, la situazione macroeconomica USA è peggiorata, o per meglio dire, va peggio di quanto previsto, il che potrebbe nuovamente allungare i tempi del prossimo rialzo. Infatti il mercato, ahime, non ci crede più. Basta guardare l’andamento del rendimento del T-Note 10yr USA per rendersene conto.

Rendimento T-Note 10yr

10yr-rendimento-bondCi stiamo avvicinando all’area 1.65%, con un trend sicuramente non coerente con imminenti rialzi di tassi. Ma non solo. Anche i sondaggi previsionali sono chiaramente indirizzati ad un allungamento dei tempi.

Previsioni aumento Tassi FED

previsione-tassi-fed-2016Il mercato sconta il prossimo rialzo a DICEMBRE e non certo a giugno! Ma attenzione, nella tabella sopra esposta, come logico, viene data a ZERO la possibilità di tornare a tagliare i tassi. Siamo così convinti che sia giusta questa percentuale? Sentite che ha detto recentemente la Yellen.

Gli effetti non voluti dei tassi negativi vanno presi in considerazione. La Fed non esclude di ricorrervi in casi eccezionali, particolarmente negativi. Lo ha affermato la presidente della Fed, Janet Yellen.
Lo ha fatto rispondendo per iscritto a un’interrogazione parlamentare. “Non escludo un uso dei tassi di interesse negativi in futuro in casi particolarmente avversi, ma è necessario valutare un’ampia gamma di strumenti prima di ricorrervi negli Stati Uniti” ha afferma Yellen, sottolineando che è necessario considerare i “potenziali effetti non voluti”. (Swissinfo)

Immaginate gli effetti sui mercati di un eventuale “dietro front” della FED, legato dalla necessità di stabilizzare l’economia. Magari anche senza andare a tassi negativi. Il fatto però che la FED ne abbia parlato, non è propriamente una cosa bellissima.

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Danilo DT

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1 commento Commenta
albertopletti@gmail.com
Scritto il 13 Maggio 2016 at 16:36

A proposito di banche centrali andate a leggere Fugnoli di questa settimana cosa scrive in vista di un salvataggio della baracca. Lo trovate qui: http://www.kairospartners.com/sites/default/files/rn-20160512.pdf

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