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Eurozona: è tornata la crisi! (anzi, non se n’era mai andata…)

Scritto il alle 09:17 da Danilo DT

Crisi Spagna: vola il CDS. Lo spread BTP Bund va oltre ai 400bp. Piazza Affari crolla del 5%. Cosa è successo? Nulla. Bentornati nella realtà!

La giornata di ieri si può definire quantomeno campale. Un FTSE MIB che mi sfiora il -5% in close ci riporta a quei tempi andati, qiuando i listini crollavano a rotta di collo senza un perché. Ma crollavano. Oggi invece tutti si chiedono come mai le borse sono scese all’impazzata.
Beh, cari amici, se seguite il blog da più tempo, non necessitate certo di spiegazioni. Se invece siete nuovi (a proposito, ieri record di visite sul blog, purtroppo la crisi porta la gente a cercare cosa accade nella realtà, accettando di risvegliarsi da un lungo favoloso sogno rialzista) posso solo sintetizzarvi il tutto con una frase. La crisi non è mai stata sconfitta. La crisi è sempre stata lì, davanti ai nostri occhi. Solo che una buona dose di Whisky (che dite, diciamo un LTRO anzi due?) annebbiava al vista. Ma il whisky si sa, non risolve i problemi, l’alcool ti distacca dalla realtà, magari ti fa anche stare bene, ma poi…il giorno dopo ti risvegli con un gran mal di testa…e con i soliti problemi che nessuno ha risolto per te.
Ecco signori cosa è la crisi.

CDS Italia-Portogallo-Spagna-Irlanda (PIIS)

Dopo qualche mese di tranquillità, l’Eurocrisi è quindi tornata a farsi sentire.
Ovvio, tutti oggi puntiamo il dito contro la Spagna, che oggi si è ritrovata con il suo CDS a 483bp. E tutti i suoi problemi col debito aggregato ed i conti pubblici, difficilmente sostenibili nel medio lungo periodo.

Five-year credit default swap protection on Spanish bonds closed at its widest point ever, at 490BP, according to Markit data.
That was significantly worse than where Spain CDS was quoted about an hour ago, around 480BP. Worries about Spain have deepened in the last two weeks. “It just seems to have come to a head,” says Gavan Nolan at Markit in London, who added that trading this session was thin after the holiday weekend, possibly exaggerating the move.
The previous record wide was 487BP on Nov. 23. (Reuters)

Spagna : debito aggregato

Per carità, anche noi come Italia ci siamo ben difesi. Il nostro CDS è arrivato a quota 437bp e lo spread Btp Bund ha bucato quota 400bp andando a 404bp. Il BTp a 10 anni torna a rendere il 5.69%.
Tutto questo ha colpito a raffica con un inarrestabile effetto domino il sistema bancario, specialmente di quelle banche proprio deu cosiddetti PIIGS. E allora crollo delle banche, degli indici settoriali e dei listini più esposto. E guarda caso, piazza Affari va a -5% a causa della sua esposizione sulle banche.
Tutto questo va decisamente contro i piani di Draghi. La sua politica monetaria era proprio indirizzata alla ricerca di evitare uno scenario come quello visto in un freddo martedi, freddo sia nel clima che nelle performance.
Quindi, il piano che puntava tutto sulla fiducia e sulle belle parole, come previsto, è saltato. L’effetto LTRO ha avuto impatto limitato dal punto di vista temporale.

Ma a questo punto che succede? Proprio come ho già detto per la FED, così dico anche per la BCE, guidata da un italiano, Mario Draghi, che è di scuola chiaramente USA (essendo ex uomo GS).
Siamo sicuri che la BCE se ne starà con le mani in mano? Pensiamo veramente che la Bce accetti così la sconfitta?
Io dico di no.

FERMI TUTTI.
Non sto dicendo che la Bce se ne esce con la soluzione che cura tutti i mali. Le soluzioni VERE sono ben diverse da quelle finora intraprese. Ma non sono condivise da tutti i paesi dell’Eurozona. Però la BCE molto presto potrebbe uscire con una nota che cerca di “rimettere” in sicurezza tutto quanto è stato “scoperchiato” e riportato alla realtà dai mercati in queste ultime ore. Partiamo dalle cose più semplici. Un bel SMP, alias Security Market Program, che torna ad essere attivo in acquisto, sostenendo il debito dei PIIGS. E poi la grande opera incompiuta, la cattedrale nel deserto. Il fondo salva Stati. Chiamatel oEFSF, o anche ESM. Ma quanto può veramente fare? E quando lo potrà effettivamente fare?

E poi ancora LTRO. In origine si parlava di tre operazioni. Si pensava di farne due. Chissà che non ne ripropongano una terza?

Morale: mi aspetto news da parte della BCE. Ovvio, nulla che poss risolvere, nulla di innovativo, ma solo un qualcosa che sia assimilabile…come quel buon whisky di cui parlavo prima. D’altronde, l’unico modo per calmare un alcolizzato è dargli la sua bottiglia preferita. E il mercato, l’alcolizzato di turno, non aspetta altro per petr tornare a giocare le sue scommesse rialziste.

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STAY TUNED!

DT

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14 commenti Commenta
daino
Scritto il 11 Aprile 2012 at 09:46

L’impressione è che oramai l’unica diga che contiene la crisi finanziaria siano le banche centrali.
Riusciranno a contenere il fiume in piena fintanto che il tempo non migliori? L’esperienza ci dice di si, però è dal marzo del 2007 che piove e più passa il tempo e più aumentano le probabilità che un’imprevisto guasti i piani.
Che fare?Ovviamente salire sulle montagna, ma quanto sarà alta l’onda se la diga cede? Io continuo a puntare su obbligazioni paesi emergenti (fuori i denari dall’area euro), pochissimo azionario (10%) e di nuovo oro (e un po’ di wti). Sarà sufficiente, sarà esagerato?

Scritto il 11 Aprile 2012 at 10:17

A conferma di quanto detto, girano voci che ci sarebbe la proposta di un LTRO a 5yr come possibile nuovo strumetno tappafalle per la crisi…. Solo rumors…

perplessa
Scritto il 11 Aprile 2012 at 10:41

c’è anche chi ha progettato altre soluzioni, mi auguro che questa proposta rimanga nel limbo come tante altre:
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=76659812

alfio200
Scritto il 11 Aprile 2012 at 10:49

@ Daino

L’oro ha anche il vantaggio di essere “esente” da patrimoniali (che, prima o poi, arriveranno).

Sulle obbligazioni dei paesi emergenti…ribadisco il mio pensiero: in caso di grossi casini, chi utilizzerà come moneta rifugio il real o il rublo?

Al limite, punterei sull’apprezzamento del reminbi (c’è un fondo Azimut piuttosto interessante).

daino
Scritto il 11 Aprile 2012 at 11:11

Hai ragione Alfio, come al solito i dubbi sono molti. Come al solito penso che la cosa migliore sia diversificare e a tal fine uso anche (per quanto sia a dir poco scettico) un 10% di obbligazioni usa e un 10% di obbligazioni euro.
Anche Fidelity ha un fondo obbligazionario in reminbi

paolo41
Scritto il 11 Aprile 2012 at 14:05

perplessa@finanza,

..guarda che una proposta quasi uguale (la nostra era un po’ più flessibile ) era stata postata su questo blog dal sottoscritto insieme a Gainhunter…. magari l’hanno copiata!!!!

lampo
Scritto il 11 Aprile 2012 at 21:16

perplessa@finanza,

Sono contrario a qualsiasi taglio del debito pubblico con ulteriori tasse, come in questa proposta. Poi hanno pensato all’impatto che avrebbe sui consumi, già risicati?
Praticamente quei 400 miliardi apparentemente risparmiati, li avremo immediatamente in un calo delle entrate da compensare con ulteriori tasse. Poi molti, prima della sua applicazione, avrebbero già portato i capitali all’estero.
Quindi già il fatto che ne hanno parlato e hanno pubblicato il contenuto…. vuol dire che non si farà assolutamente! In caso contrario sarebbero guai seri (avremmo bisogno di ristrutturare a causa del deflusso di capitali… in meno di una settimana…. dall’inizio della discussione in Parlamento… alla sua approvazione… sempre che il Governo, nel frattempo a causa dei disaccordi derivanti dalla situazione esasperata che scaturirebbe, non cada).
Pura utopia… meglio e meno indolore la ristrutturazione alla Grecia.

Dream Theater:
A conferma di quanto detto, girano voci che ci sarebbe la proposta di un LTRO a 5yr come possibile nuovo strumetno tappafalle per la crisi…. Solo rumors…

La BCE ha già ipotecato come suoi attivi, se non mi ricordo male, oltre il 30% del PIL europeo… superando la FED e la Bank of England che sono attorno al 20% del loro rispettivo PIL.

Il dragone dove pensa di arrivare… al 50%… così nel giro di nemmeno un anno. Poi magari anche un bel nobel dell’economia per la manovra “coraggiosa”… (visto che ultimamente pare che il Nobel non si neghi alle persone importanti… prima di vedere i risultati!). Poi con una bella alitata di fuoco… in un baleno fa sparire il debito! 😆
Ma siamo seri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Io avrei una bel suggerimento: la terza emissione… facciamola millenaria… così la pagheranno le banche che rimangono su questo pianeta… quando oramai i ricchi saranno scappati su un altro pianeta… o purtroppo… crepati per un piccolo problema di longevità… non si può avere tutto dalla vita… nemmeno con i soldi! Le mie condoglianze! 😳

Francamente penso sempre più che Draghi e Monti… nei rispettivi ruoli hanno i giorni contati: presto verranno scalzati a pedate nel cxxo dai falchi tedeschi della Bundesbank o ancora meglio.. dai mancati investimenti dei mercati emergenti in quel buco nero che si chiama EFSF-ESM.
Non verranno nemmeno nominati nei libri di storia.
Sono arrivato addirittura a convincermi che lo zio Ben è più prudente e ha una visione più a lungo termine di questi due “economisti” 😳

lampo
Scritto il 11 Aprile 2012 at 21:20

Con queste mosse… in Europa stanno solo gettando le basi per una recessione spaventosa… e pluriennale…facendo il gioco dell’America e UK (visto che in tal caso i capitali dove pensate che si sposteranno?). Spero non sia veramente questo il piano!

perplessa
Scritto il 11 Aprile 2012 at 21:55

paolo41,

visto che è di attualità, sarebbe opportuno piuttosto tagliare il finanziamento pubblico ai partiti, che a quanto viene diffuso dai media, sarebbe una bella sommetta, sostituendolo con oneri deducibili. E intanto che ci siamo, via l’8 per mille e il 5 per mille. Idem, sostituiamoli con oneri deducibili come sopra, con indicazione in un apposito rigo della dichiarazione dei redditi del codice fiscale dell’ente beneficiato, a fianco dell’importo da dedurre, che siano partiti, chiese, onlus, e quantaltro. Così non sarebbe neppure necessario il tetto proposto dall’unione europea per la visibilità dei finanziamenti ai partiti. Tutto rintracciabile fino all’ultimo centesimo dall’Anagrafe Tributaria. Eliminando il 5 per mille si avrebbe anche un risparmio notevole sui costi di distribuzione di queste somme. Nessuno ha mai pensato quanto può costare allo stato distribuire somme risibili per l’onlus x prescelta da un altrettanto risibile numero di contribuenti? E quante possano essere numericamente queste onlus ? Basta consultare l’elenco delle associazioni inscritte per richiedere il contributo per farsi un’idea sommaria. Inoltre, come sono distribuiti i proventi dell’8 per mille, per coloro che selezionano “Stato”? Dov’è il riscontro?

lampo
Scritto il 11 Aprile 2012 at 23:36

http://www.asca.it/news-Banche__Draghi__non_prestano_per_molte_ragioni__anche_bassa_domanda-1141593-ECO.html
No comment

Domanda di energia elettrica in calo anno su anno del 5,2%!!! Marzo 2012.
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=d%2f4%2frP8ZqK8%3d&tabid=379&mid=3013
pag. 3 e grafici pag. 9 e 10 sulla variazione per area geografica: Friuli, Trentino e VENETO: -7,2%!!!

Ma la crisi… non era finita? 🙄

lampo
Scritto il 11 Aprile 2012 at 23:37

Che sia che le banche non prestano per un altro motivo? Tipo questo?
http://www.asca.it/news-Banche__Grilli__sensibile_aumento_titoli_Stato_in_portafoglio_a_281_mld-1143318-ECO.html

lampo
Scritto il 11 Aprile 2012 at 23:38

Scusate…. ma oggi sono veramente stufo di sentirmi raccontare PALLE SPAZIALI!

    Scritto il 12 Aprile 2012 at 08:27

    Beh, sai, il sistema deve continuare a raccontarci la storiella…
    Noi continuiamo sulla nostra strada… quella della nostra verità che non è poi probabilemnte così errata…

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