Euro: massima fiducia sulla Moneta Unica

Scritto il alle 15:25 da Danilo DT

Dollaro USA sempre più debole ma ormai siamo arrivati agli estremi di mercato.

Trovarsi con un cross EUR USD a 1.358, dopo essere stato abbondantemente sopra 1.36, fa un po’ specie, visto che la maggior parte delle analisi vedono un fair value per il cambio Euro Dollaro in area 1.22-1.25.
E per certi versi la nostra analisi si avvicina moltissimo a queste valutazioni.
Anzi, ad oggi il fair value secondo il sottoscritto è area 1.225, e comunque ben lontano dai valori attuali (circa 10%).
Dopo essere usciti dal “box” ormai storico, il cross arriva all’area target successiva, ovvero i massimi precedenti in area 1.37. E qui molto probabilmente il muro sarà nel breve invalicabile, sempre che non accada l’imponderabile. (le aree di cui sto parlando sono qui sotto colorate in giallo).

Ma la cosa che più deve essere notata è la posizione speculativa sull’Euro. Erano oramai ANNI che non si vedeva così tanta fiducia sulla moneta unica, quando l’Euri aveva raggiunto quota 1.487.
Erano estremi di mercato e non vorrei che l’indicatore sul COT ci stia illustrando altrettanto.
Speculazione, volatilità ed imponderabile a parte, resta da dire che secondo il mio modesto parere, il Dollaro USA a queste condizioni è un asset class interessante.

STAY TUNED!

DT

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4 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 4 Ottobre 2013 at 22:03

E per quel che riguarda USD-JPY? Il supporto 97 terrà, verrà rotto oppure fair value a 100 e più?

ivegotaces
Scritto il 5 Ottobre 2013 at 11:01

Non posso che trovarmi d’accordo al 100% con Danilo.

alfio200@finanza,

Per quel che può valere a mio avviso USD/JPY lo troveremo abbondantemente sopra 100 nei prossimi 6-12 mesi.

john_ludd
Scritto il 5 Ottobre 2013 at 13:53

Per ora il dollaro è la moneta di riserva, ma la convenienza non c’è più. Gli americani devono svalutare il dollaro almeno del 40% se vogliono avere una vaga speranza di riportare lavoro in USA. Il resto del mondo LO SA. Prendiamo due paesi A e B che commerciano tra loro. A acquista 100 da B e B acquista 95 da A. Sinora c’è un flusso in dollari pari a 100 + 95, mentre ciò che servirebbe ai due paesi è solamente regolare la differenza pari a 5. I vantaggi oggi sono solo per il sistema bancario che possiede il monopolio del dollaro e guadagna sulle transazioni. Ci rimettono i paesi che commerciano utilizzando una moneta che non è la loro, che li costringe a accumulare riserve che vengono svalutate dalla politica monetaria USA e li espone a flussi di denaro caldo che altera il corso delle loro economie. Ci rimette il cittadino USA che non avrà mai più un lavoro. E’ una questione enorme, anzi è la questione ed è da molti anni ormai sul tappeto. Se i nuovi giganti non finiranno al tappeto prima, il dollaro non sarà moneta di riserva tra qualche anno. Tutto avverrà in un week-end come ai tempi di Nixon. Nel frattempo uno può compare dollari, euro, sesterzi seguendo questo o quel ragionamento, analisi tecnica o fondamentale… ma la questione sul tappeto, discussa tra i potenti e che non può apparire sui giornali, è quella di cui sopra. In alternativa uno può immaginare di continuare a vivere in un eterno status quo, salvo poi svegliarsi una mattina ed è rimasto solo il quo mentre lo status è cambiato.

ivegotaces
Scritto il 5 Ottobre 2013 at 15:59

Il tuo ragionamento lo comprendo; la penso anch’io come te su quello che potrebbe accadere tra qualche anno. La mia aspettativa sul dollaro è circoscritta, per adesso, ai prossimi 6-12 mesi. Vediamo che succede …

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