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Euro: i motivi del rafforzamento

Scritto il alle 10:13 da Danilo DT

Euro-trend-rafforzamento

Ieri abbiamo assistito al nuovo e violento rimbalzo dell’Euro contro Dollaro USA e contro tutte le valute. Una nuova manifestazione di forza della moneta unica nei confronti di tutti i cross valutari.
Cosa è successo? Come possiamo giustificare questa situazione? In realtà le cose sono più semplice di quanto possiamo immaginare. All’origine di tutto sta un ragionamento del buon Trichet:

«Ci sono prove di pressioni al rialzo sull’inflazione nel breve, dovute soprattutto ai prezzi energetici, il che non ha finora modificato la nostra visione sul fatto che l’evoluzione dei prezzi rimarrà improntata alla stabilità nel periodo rilevante della politca monetaria»

Quindi affiora il rischio inflazione, causato dalle commodity (petrolio in primis) e dalla crescita della Germania, cosa che Trichet non dice ma che noi sappiamo.
Quindi se c’è rischio inflazione, diventa naturale temere un aumento dei tassi che però Trichet esclude. E se si teme un rialzo tassi, allora i bond tasso fisso perdono valore ed aumentano i rendimenti.

Grafico Bund Future

grafico-bund-future

Il grafico del Bund Future mette in evidenza la perdita di valore del benchmark europeo dei bond. Lo scenario è tutto a favore di un ulteriore indebolimento delle quotazioni, perfettamente in linea con le nostre previsioni.
Ma basta questo per poter giustificare il rafforzamento dell’Euro? Assolutamente no.

Differenziale di tasso: carry trade rules!

Qui si parla di analisi intermarket, qui si parla di carry trade. La speculazione regna sovrana e le case d’affari (banche & hedge funds) vivno di trading e di scommesse. Una delle cose più comuni è fare carry trade, ovvero indebitarsi in una valuta ad un tasso determinato, andando poi ad investire in un’altra che rende un qualcosa in più, con un occhio alla volatilità ed alla qualità.
Quindi nel concreto che succede? Ve lo spiego con questo grafico.

Linea bianca = cross Euro Dollaro
Linea rossa = differenziale di rendimento tra il Bund e il T-note USA

Sono due linee praticamente sovrapposte. Quindi, che significa? Se il rendimento del Bund aumenta in modo più che proporzionale all’aumento del rendimento del T-Note USA, allora vedrete che l’euro si rafforza nei confronti di tutti.
Viceversa, il cross EUR USD si indebolirà.
Ieri le parole di Trichet hanno innescato una correzione sul Bund (aumentandone il rendimento) con un T note invece più stabile. Quindi, Differenziale a favore del Bund ed Euro che si rafforza. Voilà, tutto spiegato. Questa dinamica è fondamentale per poter studiare l’andamento dei cross valutari.
Non dimenticatela, appendetela al frigo (come il buon vecchio nervifrank) e tenetene conto per il futuro.

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STAY TUNED!

DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database  Bloomberg

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7 commenti Commenta
l.b.chase
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 11:37

Che ci posso fare se questi squallidi personaggi come bernakka e il tricheco mi fanno repulsione??? Il fatto che sarebbero disposti a vendere la nonna pur di portare acqua al proprio mulino con ogni subdolo modo possibile è veramente vomitevole. Questo che parla per dire c’è il rischio di inflazione ma io non rialzo i tassi perchè in fondo non ce n’è bisogno. ALLORA CHE KAKKIO PARLI A FARE???
Forse parli per vedere se c’è ancora qualche testa di mulo che ti ascolta e che corre come un pesce ad abboccare al tuo amo di …………… ????
Mi auguro soltanto che quando arriverà il giorno del giudizio, personaggi come lui, bernakka e tutti gli altri politici di …. Vengano trattati dagli europei come i cari militari usa trattano i prigionieri di guantanamo.

gremlin
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 11:43

PERFECT
quindi aumentano i rendimenti per chi compra bond ADESSO,
diminuiscono le quote di chi ha investito nei fondi
aumentano le materie prime
aumentano i prezzi al consumo (noi che non ci facciamo mancare niente abbia regalato ad es. altri soldi a Bentton coi rincari autostradali e +10% costo raccomandata ordinaria)
diminuisce il potere d’acquisto
aumentano i mutui indicizzati
aumenta il bruciore al ca’apranzi (livornese)

spybat
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 12:24

possibile immaginare che con l’inflazione in (forte) crescita l’euro si rafforzi sul dollaro? penso di no e quindi credo sia più logico aspettarsi una piccola correzione per poi rivedere un euro ben al di sotto dell’ 1,30 con materie prime (oro incluso) che tornano sui massimi. Sbaglio? 😯

Scritto il 14 Gennaio 2011 at 12:35

spybat@finanza,

Le dinamiche ahimè sono molto più complesse di quanto sembri e l’inflazione da sola non significa nulla. Occorre fare delle valutazioni più a 360°. Non dimentichiamo poi, come detto, anche eventuali situazione che possono andare a ripercuotersi sui bond (PIGS) possono cambiare le carte in tavola…

mattacchiuz
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 13:50

l.b.chase@finanzaonline,

spybat@finanza,

Dream Theater,

gremlin,

se siete incazzati, aspettate che esca il mio prossimo articolo!!
:mrgreen: :mrgreen:

paolo41
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 14:07

Dream Theater,

è indubbio che c’è stata una strumentalizzazione sulle previsioni e sui risultati delle aste dei paesi periferici europei: prima delle aste è stato “seminato panico”, poi, ad aste concluse, grande euforia nonostante tutti i rinnovi siano avvenuti a tassi più alti (Italia inclusa).
Gli spread dei periferici rispetto al bund si sono ridotti, ma chi dà segni di ripiegamento è il bund (era a 126,2 a inizio settimana e girava, stamattina, a 124,7): si potrebbe interpretare che ci sia meno paura di default in Europa e che la situazione sia più “rilassante”.
D’altra parte se si eliminano i picchi legati ai momenti di crisi e speculativi, vediamo che siamo, più o meno, nella media degli ultimi due anni e questo vale anche per il rapporto “eurusd”.
Concordo perfettamente che chi opera sul breve periodo ed ha i capitali per speculare e muovere i mercati, opera con il “carry trade”, come hai spiegato; a noi tocca solo stare a …guardare.
Leggendo Greemlin, mi viene un “senso di invidia” misto ad ammirazione (già dichiarata in precedenza), perchè credo che saper gestire le opzioni sia, forse, l’unico modo per “divertirsi” e, nello stesso tempo, portare la pagnotta a casa…. ma io, lo ammetto candidamente, non ci “arrivo”.
Quelli come me, che ritengono,d’altra parte, poco intelligente rischiare in mercati come questi, dominati dalle famosi manine, si accontentano di stare con i bonds, con i pacs e..ogni tanto…una puntatina sugli indici… sempre con S/L..s’intende..

Lukas
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 15:34

In apertuura di WS dicono che la Cina abbia deciso l’ennesimo rialzo del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche……..La Cina non si farà bruciare la sua montagna di crediti verso gli Usa…..dal ritorno dell’inflazione ….o peggio dell’iperinflazione…….determinerà un rallentamento della propria crescita………e con essa il crollo delle quotazioni delle commodities !!!

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