ECRI Weekly Economic Leading Index Update

Scritto il alle 17:03 da Danilo DT

 

Buon venerdì pomeriggio. Prima di staccare per il week end non poteva certo mancare l’ennesimo dato settimanale su quell’indice che oramai abbiamo adottato affettuosamente: l’ ECRI Weekly Economic Leading Index o ECRI index, il nostro leading indicator preferito del momento, un leading indicator che per molti è discutibile ma che, secondo me, rispecchia in modo molto valido la realtà della situazione economica.
Per poter leggere i vecchi post sull’argomento e per sapere come funziona, cliccate qui sotto: 

ECRI INDEX

Storicamente, un ECRI Index sotto i -10 significa recessione. Come è l’ECRI index di questa settimana? 

Grafico ECRI Index : -6.90

 

  

 

Praiticamente stabile rispetto alla settimana scorsa, l’ECRI index va a -6.9 rispetto a -7.0. Il dato assoluto è in peggioramento, la cosa mi sorprende un po’ perché avrei pensato ad un miglioramento ben maggiore.Le difficoltà non sono finite, questo è certo.

Bene, cari lettori, questo è il mio ultimo vero post operativo di questa settimana.
Ci sentiamo con le rubriche del week end.
STAY TUNED! 

DT 

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8 commenti Commenta
arankio
Scritto il 15 Ottobre 2010 at 19:25

Qualcuno saprebbe dirmi perchè oggi Fannie Mae è salita del 10%? Ha senso? Un treno da prendere al volo, visto il prezzo bassissimo (22 cent. circa)?

mattacchiuz
Scritto il 15 Ottobre 2010 at 19:36

si si, un treno da 2500 ( circa ) miliardi di prestiti in mutui residenziali, nel mezzo della tempesta causa scandalo pignoramenti…

poi, sai, il mercato è irrazionale, ma questa è davvero una presa per il culo… o forse per le elezioni di mezzo termine obama condonerà tutti i mutui… allora qualsiasi cosa sarebbe un buon treno da non perdere.

Lukas
Scritto il 15 Ottobre 2010 at 23:58

Caro Matta, ti posto quasi in tempo reale l’aggiornamento del la sommatoria delle net position dei futures e delle options sugli indici Usa .

Prima però vorrei evidenziarti alcune mie considerazioni :

nelle 4 settimane che vanno dalla chiusura del 27 agosto a quella del 24 settembre, durante le quali i Commercial ed io con loro avevamo assunto una posizione nettamente long, l’indice S&P 500, tra l’incredulità e lo scetticismo quasi generale, ha registrato un incremento del 7,94 % .

nelle ultime 3 settimane, durante le quali i commercial sono passati ad una posizione short, sostituiti nel long dai Large traders, e quasi tutti anche sul nostro forum si sono sperticati in “strong buy “, ed in previsioni di nuovi roboanti rialzi, l’indice S&P 500 ha registrato invece un piu’ modesto incremento del 2,39 % .

Ciò testimonia, a mio modesto avviso, l’ormai progressivo esaurimento del trend rialzista, evidenziato anche dati pubblicati oggi dalla CFTC, che presentano le seguenti net position:

Commercial Traders : – 49.214
Large Traders : + 15.229
Small Traders : + 33.985

Ormai quasi il 70 % delle net position long sono detenute dagli small traders……..e ciò non prelude certo ad altri “ roboanti rialzi “ anzi……….io la prossima settimana rimango Flat………ed aspetto che gli small raggiungano il 100 % delle net position long ………per riprendere lo short revocato durante questa settimana .

Lukas
Scritto il 16 Ottobre 2010 at 00:26

Altro elemento da considerare che conferma la prospettiva di un prossimo netto rallentamento dell’economia Usa……….che dovrebbe essere tempestivamente anticipato da uno storno consistente dei listini azionari……………o c’è davvero qualcuno che crede davvero che il QE 2.0 sia la via d’uscita dalla piu’ grande bolla finanziaria della storia ?

mattacchiuz
Scritto il 16 Ottobre 2010 at 08:26

Lukas,

🙂

ritorno alla realtà…

daino
Scritto il 16 Ottobre 2010 at 14:56

Lukas,

e tra la’ltro bisogna aggiungere che ieri le parole di Bernanke hanno raffreddato gli entusiasmi del mercato valutario. Mi sa che sull’eurusd, dopo una probabile fase di discesa dovuta all’insostenibilità di alcuni indicatori come l’ rsi, andrà in fase laterale (probilmente tra i recenti massimi di 1,41 e i precedenti di agosto pari a 1,33) fino alla riunione del 2/3 Novembre.
Così a naso direi che questa fase del dollaro farà da guida a tutti gli altri mercati con l’azionario usa in trading range fra i 1180 e i 1130 con grande già degli scopertisti come Gremlin

Scritto il 16 Ottobre 2010 at 21:34

Lukas: Altro elemento da considerare che conferma la prospettiva di un prossimo netto rallentamento dell’economia Usa……….che dovrebbe essere tempestivamente anticipato da uno storno consistente dei listini azionari……………o c’è davvero qualcuno che crede davvero che il QE 2.0 sia la via d’uscita dalla piu’ grande bolla finanziaria della storia ?  

Beh.. un grafico che dice veramente molto direi…. 😯 😯 😯

Lukas
Scritto il 17 Ottobre 2010 at 21:58

Dream altro grafco…..piu’ esplicito

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