ECONOMIC STRESS INDEX: la salute di Mr. Smith

In questi ultimi mesi non abbiamo fatto altro che parlare di stress test e di banche USA. Questo perché la crisi che stiamo vivendo ha delle forti radici proprio nel settore finanziario. Ma, come ricorderete, già moltissimi mesi fa dicevo che la crisi finanziaria è l’inizio, una base di partenza di quello che sarebbe poi accaduto in futuro, con una crisi che si sarebbe trasformata da finanziaria in reale per il povero consumatore/risparmiatore/contribuente americano e non solo. E nei post sopra citato, come in questo che vedrete cliccando QUI la situazione era abbastanza prevista e delineata. E sta puntualmente accadendo.
Un plauso ovviamente anche al Prof. Deaglio, che conosco di persona, e un plauso a chi ha creduto a questa linea di sviluppo della situazione.

La crisi reale negli USA

Siamo tutti i giorni a contatto con una situazione macroeconomica molto difficile. Iniziamo a vedere qualche segnale di miglioramento, ma siamo ancora molto lontani dal poter dire che il peggio è alle spalle. Abbiamo dei segnali contrastati ed alcuni indici hanno certamente rallentato la discesa. Ma la crisi per ora è presente e concreta.
Ho trovato questo interessante grafico fonte Yahoo. Associated Press ) che misura una cosa un po’ strana ma interessante.

Si tratta dell’Economic Stress Index.

Che cosa sarà mai l’Economic Stress Index? E’ un metodo per calcolare lo stato della recessione americana, traducendo con un’equazione la situazione economico-psicologico-sociale dell’americano medio, il famoso Mr. Smith di cui tanto ho parlato in passato.
A questo proposito, solo per curiosità, se avrete 2 minuti di tempo, andatevi a rileggere i post su Mr. Smith scritti in passato, parlo di uno-due anni fa, e poi fatemi sapere…
Ma torniamo all’E.S.I. Questo indice sintetizza quindi una serie di dati, che vanno dalla disoccupazione, fino ai fallimenti, con l’obiettivo di tastare in modo concreto il polso delle varie zone dello stato USA.
Questo indice ci dice che la recessione ormai è presente ovunque negli USA, in modo accentuato.
Ma questa mappa risulta utile per capire anche l’evoluzione della situazione. Aggiornata mensilmente dall’Associated Press, dà la possibilità di rendersi conto dell’evolversi della situazione.

Intanto…risulta evidente che chi sta peggio, abita in California. Ma le previsioni sono di un’epidemie recessiva che tenderà ad estendersi anche nelle altre regioni.

STAY TUNED!