Economia sommersa e Illegale: quanto vale in Italia?

Scritto il alle 11:24 da Danilo DT

Italia in recessione. E su questo non ci sono dubbi. Ma in molti mi chiedono spesso e volentieri come possiamo fare delle valutazioni sul PIL italiano senza tener conto di quella parte dell’economia che è più oscura, che muove tantissimo e che invece dalle statistiche non può essere conteggiata.
Mi riferisco ovviamente all’economia sommersa, intesa come il “nero” e anche quella (ahimè) frutto di attività illegali.
I dati che vi presento non sono certo aggiornatissimi ma, credetemi, mettono a nudo la realtà dei fatti. O per lo meno, capirete QUANTO pesa il sommerso per l’economia italiana.
Fa sicuramente sorridere la pretesa di qualche nostro politicante di tener conto, nell’ambito del conteggio debito/PIL anche del nero. Ma alla luce dei fatti, un po’ di senso in tutto questo c’è, vista anche la slide che sto per presentarvi.
Illustra la somma di economia sommersa ed illegale. I dati solo del periodo 2005-2008. Ma la cosa interessante è la media che ne deriva.

Quanto vale il sommerso in Italia?

La morale è molto semplice. Se vogliamo avere il corretto valore del PIL prodotto dall’Italia, prendiamo il dato ufficiale, e poi aggiungiamoci un bel 30%: otterrete il PIL reale dell’Italia.
Non so fino a che punto occorre andarne fieri di questo 30%. Certo è che, a conti fatti, se non ci fosse stato questo capitolo “oscuro” dell’economia italiana, il rischio di trovarci con un’Italia veramente sommersa dalla crisi sarebbe stato ancora più alto. Ma non possiamo nemmeno dire che sia una partita positiva del nostro bilancio economico.

STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
Gigi
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 11:47

Per essere precisi bisogna dire che l’ISTAT, nel calcolare il PIL, tiene conto di una parte sommersa dell’economia aggiungendo una parte oscura che viene quantificata forfetariamente – se non ricordo male – nel 17%.
Il problema é che oggi quel 17% fa ormai ridere……

kry
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 11:51

Una buona parte del’economia sommersa e illegale era legata al settore edilizia che negli anni 2005/08 andava alla grande. Possiamo ancora ritenere valido il 30% negli anni 2010/12, ma non so, non voglio escludere l’inesistenza del ” nero ” ma penso che si sia ridotto in conseguenza alla crisi.

Gigi
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 11:59

kry@finanza,

Io invece credo che la quota di nero sia aumentata in conseguenza della crisi, ovvero fatturo meno quindi devo nascondere di più. Così mi resta in mano grossomodo l’utile di prima (o poco meno).
Inoltre, con le nuove tasse e la sfiducia ingenerata dalle strategie di Monti, chi può porta all’estero.

kry
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 12:12

Gigi,

Io non ne vedo in giro, probabilmente chi esporta fattura con % minore e il resto se lo fa già accreditare all’estero senza dovercelo portare. Forse opero in un settore che stranamente di non fatturare non ne vogliono assolutamente sentir parlare.

Scritto il 31 Gennaio 2013 at 12:17

Personalmente credo che il 30% sia una percentuale molto vicina alla realtà…

ilcavalierenero
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 13:27

salve a me risulta che l’entità del sommerso è gia inclusa nei conteggi dell’istat,
se non erro qualche settimana fa Berlusconi era stato deriso perche’ appunto conteggiava anche lui di questo del 17% da aggiungere al pil ufficiale.

ddb
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 16:59

Richiamo l’attenzione di qualche lettore poco avvezzo alla lettura dei numeri su:
la tabella fa riferimento al PIL (il 30% del PIL deriva da attività illecite),
mentre la nostra realtà quotidiana di “evasione” fa riferimento all’imponibile (scontrino o fattura non emessa, ovvero valore della transazione).

Ma qui voglio osservare:
se la nuova “guerra” all’evasione del Bef avrà successo facendo diminuire quel 30% al 15%
e ammettendo un riemerso del 50% (previsioni secondo me rosee), avremo un recupero di 30/40 miliardi di euro di tasse evase contro una diminuzione del PIL del 7%!!!
E chi lo dice alla Merkel?

NB
per “riemerso del 50%” intendo dire che costringendoci a pagare tutte le tasse, il 50% di quel 15% non verrà più prodotto
Faccio un esempio
A mia zia pensionata si è rotta una finestra (apriva con difficoltà).
Ha chiamato il tecnico che le ha proposto 100 euro +iva con fattura o 60 in contanti.
Indovinate cosa ha scelto mia zia?
Evadendo (non ha pagato l’IVA) ha potuto permettersi la riparazione, altrimenti si sarebbe tenuta la finestra rotta.

ottofranz
Scritto il 31 Gennaio 2013 at 17:03

buongiorno a voi. A me fa un po’ ridere vedere la distinzione fra “underground” e “illegal”.
Quindi l’underground è “legal”? 😀

E poi l’illegal comprende droga prostituzione racket vari? perchè se è così .mi sembrerebbero cifre messe a casaccio. E ancora … se fossero cifre di riferimento avrebbe valore il fatto che sarebbero riversate nell’economia reale, restando però nell’illegale ?

mmmmhhh credo che questa davvero sia una terra di nessuno da cui è difficile cavarci un ragno dal buco.

Un ‘ultima cosa…volendo parlare di nero buono e nero cattivo… ci vogliono 100000 idraulici per fare un banchiere o un politicante , solo che il nero idraulico resta sul territorio, il nero banco-politico prende la via dell’estereo.

E non dimentichiamo il nero cinese e in generale da immigrazione. Quello se ne va quasi tutto fuori e non serve all’economia. Nè sommersa nè emersa .

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