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Ecco chi comanda il mondo
Molti di voi si sono chiesti in questi giorni perché. Perché la Germania è così interessata in prima persona a salvare la Grecia.
Innanzitutto levatevi dalla testa l’ipotesi “missione Umanitaria”. La Germania sotto elezioni tutto vuol fare fuorché dimostrare che non ha il pugno duro . E allora? Perché proprio la Germania e non ad esempio l’Italia?
La risposta come forse molti di voi sanno (ma non tutti viste le email che ho ricevuto) è abbastanza ovvia. La Crisi Grecia interessa molto alla Germania perchè il paese teutonico ha dei grossi interessi in ballo. E non sono di tipo turistico o estetico. Ma bancario. Infatti l’esposizione delle banche Tedesche nei confronti della Grecia è notevole.
E mi riaggancio ad un articolo scritto in tempi decisamente non sospetti dal sottoscritto in data 16 febbraio, un bel po’ di tempo fa. In quel post scrivevo…
Per farla breve, l’istituto ipotecario Hypo Real Estate, già salvata dal governo tedesco dal sicuro fallimento qualche mese fa, ha una esposizione sul debito sovrano della Grecia pari a 4 miliardi di euro.Ora, fate un secondo richiamo alla vostra memoria. Ricordate quando parlavo dell’eccessiva leva finanziaria ancora presente in Europa? Ebbene. A causa di questa leva finanziaria, di cui Hypo Real Estate fa ancora largamente uso, il debito della Grecia in carico appuntoa HRE porterebbe alla necessità di dover ricostruire il capitale sociale della banca, per l’ennesima volta. 100 miliardi di Euro.Diventa quindi matematicamente ovvio, per la Germania, molto più conveniente il salvataggio della Grecia anzichè una ricostituzione immensa del capitale sociale di Hypo Real Estate.
Probabilmente l’ipotesi che veniva fatta era un po’ troppo aggressiva, ma la realtà dei fatti è proprio questa. La Germania salva la Grecia per salvare le sue banche.
Ma come la Germania ha forti interessi, anche la Francia non è da meno. Complessivamente l’esposizione della Germania dovrebbe aggirarsi sui 570miliardi di Euro, ovvero il 23 % del PIL tedesco, mentre invece la Francia ha un’esposizione pari addirittura al 30% del PIL, quindi 600 miliardi! Non male direi!
Ma attenzione, leggiamo con calma questa tabella. Oltre a certificare che l’esposizione tedesca e francese è considerevole, come è molto elevata quella di altri stati parte dei quali non proprio di per se sanissimi, notate l’Italia. E rallegratevi, per una volta. L’esposizione sui PIIGS è assolutamente limitata. Come nessun altro. Quindi, e ci tengo a sottolinearlo bene, l’esposizione bancaria italiana nei confronti dei paesi PIIGS e quindi di Grecia, Portogallo, Spagna & Co. è assolutamente irrisoria.
Sembra incredibile ma anche stavolta l’ignoranza del sistema bancario italiano ha avuto la meglio. Si perché il nostro sistema bancario, da tutti considerato retrogrado e poco dinamico, ha limitato i danni. Sia coi subprime prima e sia con la crisi degli stai sovrani.
Morale (mi vien pesino difficile dirlo) : per una volta, le banche italiane rappresentano un porto sicuro. Sempre se non accade che nel frattempo l’Italia dà il giro…
Ma diciamo che è un’ipotesi, oggi, molto remota.
Altre ipotesi di coinvolgimento ed esposizione
L’esposizione delle banche ai bond governativi della Grecia
Un piccolo insegnamento
Ma torniamo al tema iniziale, ovvero al motivo per cui la Gemania salva la Grecia.
MI è successo di leggere sul FT giorni fa e ieri tradotto sul Sole 24Ore un ottimo articolo scritto da Martin Wolf, dal titolo ”Se la finanza resta poker inevitabile”
Vi riporto solo alcuni passi:
Il ruolo dei grandi istituti di credito costituisce chiaramente un problema: sono al tempo stesso il banco, quelli che puntano più forte al tavolo da gioco, gli agenti di altri giocatori e, se tutto va male, i beneficiari di responsabilità limitate e salvataggi pubblici impliciti ed espliciti. Questa è la ricetta sicura per una nuova catastrofe. Con il gold standard, i salvataggi non potevano andare oltre un certo livello. In un sistema a corso forzoso non c’è limite fino a quando non crolla il valore della moneta.
Oltre ad invitarvi a leggere l’articolo, molto ben scritto con alcuni spunti illuminanti, mi permetto di commentare queste poche frasi che di per se fotografano in modo ideale il mercato di questi ultimi tempi. E lo faccio con alcune considerazioni.
Banche Banche Banche
-Banche che quindi sono protagoniste all’ennesima potenza.
-Banche che fanno utili solo col trading e la finanza strutturata, ma che con la gestione ordinaria macinano sempre perdite.
-Banche che scommettono, e anche con la mano pesante, con la consapevolezza che il famoso “too big to Fail” è sempre di moda. Ma certe banche, non dimentichiamolo, sono anche “too big to Bail out”. Per la serie: ma che me frega, io scommetto duro e poi se va male qualcuno pagherà. Peccato che gli ultimi a pagare siano sempre i responsabili.
-Banche che possono fare quello che vogliono perché tanto operano in un mercato non regolamentato che paragonare ad un Far West sarebbe limitativo.
-Banche che possono falsificare i bilanci. Abbiamo approfondito la FAS 105 vigente negli USA, una norma che permette di falsificare praticamente le poste di bilanci. Ma non temete, non più tardi di stamattina mi è venuta la depressione per come una banca italiana ha generato utili senza praticamente generarne nella realtà.
-Banche che hanno succhiato il sangue al mercato e per mercato intendo i cittadini, i consumatori, i privati. Perché nelle regole del gioco c’è sempre chi vince e chi perde. E se fate mente locale LE BANCHE HANNO SEMPRE VINTO. Anche con la vicenda Lehman Brothers. Infatti solo il management ha perso. E i piccoli azionisti ed i risparmiatori. Ma le banche , le altre, se la sono spartita al prezzo delle patate, generando valore e mettendoglielo nel deretano agli ignari possessori di bonds che fino a qualche giorno prima erano sereni e tranquilli, con una A+ in portafoglio.
-Banche che ci raccontano di etica, di buoni propositi, di interesse pubblico. E poi non esitano a portare la leva finanziaria a livelli siderali mettendo a rischio miliardi di Euro che non hanno.
-Banche corrotte, marce, truffaldine
-Banche dove il cliente viene pelato da un comportamento dei “consulenti” indirizzato al raggiungimento del budget
-Banche che sono la cellula marcia del sistema che deve essere curato e rivoluzionato
-Ma banche troppo potenti. E quindi…nulla cambierà.
…e dimenticavo… Non sottovalutiamo mai, tornando al caso Grecia, l’impatto della crisi sul settore bancario greco. Non scordiamoci del fatto che le banche greche sono proprio quelle che sono andate in crisi di liquidità per prime e che hanno ricevuto fior fiori di quattrini dallo stato ellenico. Proprio perchè non potevano fallire. Anche se sono già TECNICAMENTE fallite, poiché le istituzioni finanziarie di tutto il mondo hanno ritirato i loro depositi, chiudendo tutti i loro contratti repo.
Scusate lo sfogo. Ormai troppo alta è l’amarezza e la consapevolezza di far parte di un sistema corrotto e marcio.
In questi anni ho scritto molto. Qualcosa , dopo tanto tempo, deve cambiare. Questo progetto potrebbe giungere a termine. Troppo alto l’impegno (per fare le cose in un determinato modo) e assolutamente minimi i benefici.
E se terminerà, lo voglio fare finendo con la consapevolezza di aver detto, per l’ennesima volta, le cose che pensavo, senza filtri o influenze. Nel nome della vera e pura finanza indipendente.
Il futuro mi farà sapere.
STAY TUNED!
PS: … E PER FINIRE…BUTTATE UN OCCHIO AL COMMENTO NR.18….
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