in caricamento ...
E adesso la FED è costretta ad accettare una nuova realtà
Sono cose di cui abbiamo già parlato in tempi non sospetti e chi segue il blog non può che prendere atto. La tematica in oggetto è il CPI headline. E il dato uscito negli ultimi giorni non ci coglie per nulla di sorpresa.
Inflation in the US, as measured by the change in the Consumer Price Index (CPI), rose to 3.2% on a yearly basis in February from 3.1% in January, the US Bureau of Labor Statistics (BLS) reported on Tuesday.Annual Core CPI, which excludes volatile food and energy prices, increased 3.8% in the same period, below the January increase of 3.9% but above the market forecast of 3.7%.
On a monthly basis, the CPI and the Core CPI both rose 0.4%. (Source)
Quindi dopo aver toccato il minimo nel giugno 2023, il CPI headline/core degli Stati Uniti è di nuovo in rialzo ed è atteso a quota 3,6-4,0% entro giugno, data in cui, curiosamente, la Fed dovrebbe tagliare i tassi.
Strana questa cosa e in tale data le alternative saranno semplicemente due. O la FED NON taglia creando uno sconquasso, oppure tagli accettando quello che secondo me è naturale in questo caso, ovvero accettando un CPI più alto di quanto fatto in passato. Quindi non più il fatidico 2% ma addirittura un 3/3,5% magari per un arco temporale limitato o forse per sempre. Ora non possiamo sapere, ma di certo è un’ipotesi più che probabile.
Anche perchè non dimenticate mai una cosa. L’inflazione un po’ più alta ha effetti benefici sul debito pubblico. E voi tutti sapete che il debito del governo degli Stati Uniti sta ora aumentando di $ 1 trilione (o circa quanto la capitalizzazione di mercato di bitcoin era solo poche settimane fa) ogni 100 giorni. L’inflazione potrebbe trasformarsi in uno strumento “anti debito” anche se con effetti limitati. Ma tutto aiuta.
Ora, se l’inflazione torna a salire e il rallentamento economico si fa più presente… Andiamo verso la stagflazione? Fermi, non avanziamo ipotesi avventate, però in effetti non è uno scenario escludibile. Effetti per i mercati? Beh… dire che se la matematica non è un’opinione occorre prudenza.
STAY TUNED!
–
Danilo scrive: ” le alternative saranno semplicemente due. O la FED NON taglia creando uno sconquasso”…….
MA…… la FED adesso è a servizio dei mercati?
Perche la FED , con le borse che aggiornano ogni giorno i loro massimi, dovrebbe TAGLIARE??? per compiacere il mercato?
Qui stiamo impazzendo tutti. SCONQUASSO? una correzione del 5-10%,se arrivasse ,sarebbe uno sconquasso?
Allora diciamo pure che i mercati saliranno in eterno con buona pace dei post educativi che invitano alla prudenza
e considerando più probabile, (Danilo dixit), l’opzione taglio, accettando inflazione più alta , buona pace anche a Danilo , che da tempo fatico a riconoscere….forse non può più dire ciò che pensa