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Deflazione: la tempesta perfetta
Deflazione e inflazione core
Altro che inflazione galoppante. Al momento lo scenario è esattamente opposto. Rischo deflazione evidente.
Per analizzare in modo chiaro questa situazione, andiamo a prendere la cosiddetta Inflazione core. Ma cosa è l’inflazione core?
Inflazione core che è l’ inflazione al netto dei beni dell’indice dei prezzi al consumo che presentano le più forti oscillazioni di prezzo verso l’alto e verso il basso.
Sul mercato inizia ad aleggiare un timore di forte rallentamento, l’ennesimo, che si porterà dietro fallimenti e riduzioni di scorte. Ma non solo. Se andiamo a parlare di tassi le previsioni, con questo scenario diventerebbero drammatiche. Si ragionerebbe con un T-Note (titolo governativo americano decennale) con rendimenti sotto il 2%.
Questo tipo di scenario, decisamente negativo e, permettetemi, pefino apocalittico, è stato paventato recentemente da Albert Edwards, lo strategist globale di Société Générale.
Nel suo ultimo report si legge:
“Amid all the recent euro-related turbulence, the markets have not focused enough attention on the rapidly vanishing core CPI inflation rates in the US and eurozone. With both moving below 1%, we are now only one cyclical mishap from joining Japan in outright deflation. Given our view that this cyclical recovery will end surprisingly early, slipping into the deflationary mire will trigger further, more extreme rounds of Central Bank monetisation, inevitably driving us towards our ultimate destination – 1970’s style 20-30% inflation will surely return…. (…)
We are now only one cyclical failure away from Japanese-style outright deflation in the US and the eurozone at a time when de-leveraging still has years to run (falling prices bring the risk of a classic debt deflation trap). Impending cyclical failure and a deflation scare will trigger new lows in equities as the valuation bear market finally plays itself out with the S&P falling below 500. We therefore maintain our long-standing target of sub-2% US 10y bond yields – and that is the point when QE will really begin to get serious.”
Inflazione core: UE & USA
Vista la negatività esasperata di queste indicazioni (Spoore sotto i 500 punti) preferisco non indugiare oltre.
Personalmente non credo a questo drammatico scenario che sarebbe però il completamento ideale della “tempesta perfetta”, che ci porterebbe al tanto temuto “double dip” con ritorno ai minimi precedenti, se non addirittura oltre.
In questo momento non è il caso di mettere “il carro davanti ai buoi”anche se si tratta di ipotesi che sono accompagnate da analisi e dati inconfutabili, che certo devono essere interpretati, ma che comunque non si possono non interpretare negativamente.
Quindi stiamo all’occhio. Lo scenario macro (se non si era capito…) non brilla di certo e prepariamoci anche ad eventuali scenari ancora più cupi.
STAY TUNED!
DT
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