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Debito Pubblico Globale
Tutto il mondo guarda con timore all’aumentare vertiginoso del debito pubblico. In Europa come in America, gli Statti stanno facendo carte false…ops…stanno stampando quantità di denaro inimmaginabile per sostenere l’economia e per salvare tutto il salvabile.
Dopo aver lasciato saltare Lehman Brothers, l’atteggiamento dei governi e delle banche centrali è cambiato. E’ diventato assistenzialista all’ennesima potenza, generando delle inefficenze che, col tempo, pagheremo.
Ma dov’è questo debito? E come si sta evolvendo? A questa e ad altre banali domandi può rispondere in modo tanto seplice ma efficace The Economist che mette a disposizione dei lettori (e qui ce ne appropriamo in maniera furtiva ma citando la fonte!) una geniale pagina Web che consiglio a tutti di vedere. CLICCATE QUI SOTTO!
In massima sintesi ecco cosa appare sul sito di The Economist:
Track and forecast public debt in countries around the world, is now live on the Buttonwood Gathering website. The Global Public Debt Clock provides a graphic perspective on an important and much discussed global economic issue.
Global public debt for 2010 is close to $40 trillion and is predicted to rise to over $42 trillion in 2011. In 2009, global debt was just under $37 trillion:
-US public debt is currently at $8.5 trillion, 58 % of GDP. It is predicted to rise to $9.5 trillion in 2011, which will be 63.1% of GDP.
-Japan’s public debt is currently $10.6 trillion, 196.1% of its GDP
-Greece’s public debt is currently $374.6 billion, 127.8% of its GDP.
-Chinese public debt is approximately $949 billion, 17.3% of its GDP.
Buttate un occhio alla nostra Italia…
ATTENZIONE: mi è stato segnalato che molto probabilmente ci sono dei dati errati. E allora io vi lascio un altro LINK molto interessante da visionare…. CLICCATE QUI !!!!
STAY TUNED!
DT
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
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Public Debt per Capita = debito pubblico procapite?
se sì ho un debito di 38,025.60 $ 👿
a giugno del 2010, il debito pubblico Usa era di 13225 miliardi di dollari, pari circa al 90% del pil
alcuni dati mi sembrano sbagliati 🙁 si vede che la mappa è vecchia, forse a prima della crisi 🙂
Cosa strana, ma a scanso di equivoci, lo scrivo nell’articolo…
😉
dream…è l’operazione spargere ottimismo.
basta scrivere dati migliori, e ecco la ripresa.
mattacchiuz: dream…è l’operazione spargere ottimismo.basta scrivere dati migliori, e ecco la ripresa.
Hehehe… Vabbè, intanto nell’articolo c’è un’altro link… Guardate anche quello…. 💡
Pongo una domanda teoricamente banale ma a cui non ho la più pallida idea di come rispondere.
Ma c’è qualche paese che non è indebitato?
Ma soprattutto, se tutti i paesi chi più chi meno hanno debiti, CHI HA I CREDITI?
A chi deve tutti sti soldi l’Italia (o gli stati uniti o altri)?
a tutti quelli che ne hanno comprato il debito: cittadini, istituti, enti e giù e giù, banche centrali, etc
ma chisse ne frega dei debiti degli stati, io me ne sto tranquillo nel mio harem, e qualcosa da fare per non pensare ai debiti e a bernake la trovo, siete daccordo?
ahhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa:mrgreen:
Ma c’è qualche paese che non è indebitato?
Sì, quelli che nn hanno un sistema bancario che chiede interessi sui prestiti
5 persone ed una banca
1)alle 5 persone serve il denaro per i loro scambi
2)la banca ha 100 pezzi d’oro e ne presta 20 ad ogni persona con l’obbligo di pagare 5 pezzi d’oro all’anno.
3) dopo un anno alla banca tornano 25 pz ed in circolazione ne restano 75
4) come faranno i 5 a restituire i 100 se in circolazione ne sono rimasti solo 75?
5) o danno i beni reali dati in garanzia per il prestito alla banca o richiedono altri credito
6)richiedono altro credito finchè la banca non decide di drenare il denaro e prendersi (fottere sarebbe il termine corretto) tutti beni reali che tutti avranno impegnato.
CHI HA I CREDITI?
i pochi furbi che hanno capito il sistema.
per riprendere una vecchia frase di Beppe Grillo: (vado a memoria dunque un po impreciso)
Lo Stato siamo noi,
noi dovremmo stamparci le monete che sono dunque di nostra proprietà:
domanda: ma se le monete sono nostre PERCHE’ ce le prestano e ci chiedono pure gli interessi?
l
applausi per Bergasim!! l’unico che ha capito a cosa gira intorno il mondo 😆
beh… più che andar long, cosa vuoi fare con certa gente… sono abbastanza convinto che in questa circostanza, tutti tori, nessun short! tutti a cavalcare la gamba di rialzo, solo ricordate di proteggervi anche con prodotti sintetici, ma le protezioni, sono d’obbligo. e se proprio non volete proteggervi, pronti ad uscire dal mercato!
devo continuare? 🙂
@ antipatix
dai , questa storiella di bankestein l’ho già fatta a pezzetti una volta.
questo discorso sarebbe vero se la banca non avesse spese ! che fanno i dipendenti, lavorano gratis ? e le bollette, gliele condonano ? e cosa distribuiscono agli azionisti ? caramelle ? tutti i soldi SPESI dalla banca tornano nel mercato, pronti per esser restituiti come capitale.
la banca la devi vedere come due pezzi separati , con funzioni e contabilità diverse.
una parte è una normalissima società per azioni, con capitale proprio, dipendenti , locali, ecc…. quindi ha spese ed entrate.
le entrate sono gli interessi che riscuote l’altra parte, quella ch ecrea denaro, lo impresta, glielo restituiscono con gli intreressi.
gli interessi finiscono nell’altra parte, il capitale annolla quello creato e imprestato.
per cui, la parte ch eriscuote gli interessi, POSSIEDE quel denaro, come chiunque lavori e venda la propria prestazione, e quindi lo può spendere.
in soldonio quella parte è parte del mercato.
piuttosto, mattachiuz, come la mettiamo col debito USA? in rete circolano anche dati analoghi, ma sarebbe opportuno sapere cosa calcolano e cosa lasciano fuori con quel 58%.
riuscite a svelare il mistero ?
dici che funziona proprio così 🙂 ?
amensa@finanza: gli interessi finiscono nell’altra parte, il capitale annolla quello creato e imprestato.
In uscita super numero di TRENDS!
credo che con questo video capirete diverse cosine…
😉
From Rosengren: How Should Monetary Policy Respond to a Slow Recovery?
I’ve called this talk “How Should Monetary Policy Respond to a Slow Recovery?” My answer to that question is: vigorously, creatively, thoughtfully, and persistently, as long as we have options at our disposal. And we do have options, despite having pushed short-term rates to the zero lower bound.
in pratica, stampano. sono le soluzioni di mio nipote, al primo lustro di vita. l’unica cosa che lo accomuna alla fed è la persistenza: fa sempre le stesse cazzate!
@ mattacchiuz
la banca ha due contabilità nettamente separate.
l’una riguarda quella parte che è una normalissima società, l’altra è quella che gestisce il denaro della clientela, e nella quale si crea il denaro da imprestare con il sistema delle riserve frazionate.
da notare che la prima sezione, quella “società”, ha un suo conto corrente nell’altra sezione.
questo conto corrente ha una duplice funzione fondamentale:
quella di ricevere gli interessi dovuti e pagati sui prestiti, e quella di ricevere in versamento il denaro che la banca ottiene in prestito dalla banca centrale.
è tramite esso che si ha il versamento iniziale, quello che consente alla banca di operare, e generare il denaro da imprestare, e che può essere sotto forma di banconote ( se richiesto) oppure di semplice annotazione.
da notare anche che il denaro che entra in questa sezione (chiamiamola “clienti”) se sotto forma di banconote, viene “privato del valore”, ovvero diventa carta e basta.
questo perchè una operazione di versamanto, che aggiunge l’importo al conto corrente, lo deve sottrarre alle banconote che entrano. infatti, altrimenti la semplice operazione di versamento o prelievo, modificherebbe M1, che se ne leggi attentamente la definizione è il CIRCOLANTE ( ovvero quello NEL mercato, ma non versato)+ i conti correnti e conti postali.
ovviamente l’operazione inversa, ovvero il prelievo, cancella il valore dal conto corrente e lo riversa nuovamente sulle banconote che escono dalla banca.
se ci fai caso , sono meccanismi estremamente semplici e banali , atti a far funzionare quelle istituzioni che conosciamo così poco, ma che hanno una logica lapalissiana..
sempre per Mattacchiuz
quando si chiede un prestito, e la banca (se non ha ancora raggiunto i limiti agli attivi imposti dal capitale di garanzia e dalla raccolta), lo concede, essa crea il denaro, o semplicemente annotandolo o convertendolo in banconote. esso quindi esce dalla banca e diventa disponibilità del richiedente. esso, diventa così parte della liquidità NEL mercato, ovvero M1.
quando il richiedente , onorando il suo impegno restituisce il capitale + gli interessi, il capitale va ad annullare quello creato precedentemente, mentre gli interessi vengono versati sul conto dell’altra sezione della banca.
ora, non sto a discutere se tali interessi sono equi o no, questo è tutto un altro argomento, ma è importante capire che essi sono il compenso per una prestazione , quella che ha svolto la banca generando il prestito e gestendolo, e quindi è DI PROPRITA’ della banca (sezione società) esatttamente come il denaro che guadagna qualsiasi lavoratore o professionista o società quando vende prestazioni.
è importantissimo capire che questa sezione é mercato, fa parte del mercato, e quindi il denaro che circola dentro di essa, fa parte di M1.
questa divisione in due, solamente contabile, che io ho rappresentato come due parti distinte della banca per far capire le loro diverse funzioni e attribuzioni, se non la si comprende si faranno sempre enormi casini nel capire come circola il denaro fiat, ovvero quello senza valore intrinseco.
se hai difficoltà, ti invito a farti un disegno, e vedrai che è di una semplicità disarmante.
si certo questo è chiaro, ma ci sono ancora molte cose che non mi sono invece chiare.
ad esempio la ragione del fatto che la remunerazione della banca avvenga tramite interesse e non tramite che ne so… il tempo il lavoro e le reali risorse impiegate nel prestare quel denaro.
non dirmi cose del tipo “il rischio” va remunerato, visto che è evidente che il rischio per le too big to fail non esiste più da un sacco di tempo. quindi cerchiamo di pensare al reale, e non alle mere definizioni contabili.
c’è poi la questione tempo. il fatto che la banca sia la prima a utilizzare il denaro che lei crea, la mette evidentemente in una posizione di assoluto vantaggio nei confronti di tutti gli altri operatori. in termini di attualizzazione dei profitti futuri ( non so se mi spiego correttamente ) lei è davvero in prima posizione, anzi… probabilemente lei farà di tutto per spingere il più possibile in questa direzione, sapendo poi che gli stati devono necessariamente salvarla. e intanto si distribuiscono bonus pari all’1% dell’intero pil statunitense… non so se mi sono spiegato. tutto questo le definizioni non lo dicono, ma succede, se non sbaglio. in fondo è un bel mestiere quello di prestare molto più di quello che matematicamente potresti, sulla base di una gestione del rischio che la storia ha già dimostrato essere fallimentare e scorretta, ad un tasso di interesse sempre e comunque maggiore di quello che tu applichi una volta che lo stesso prestito ti venisse anche ridepositato presso di te e tu fossi obbligato a remunerare con un tasso inferiore… e in tutto questo tu ci ricavi i tuoi bonus e il tuo stipendio… boh, qualcosa mi dice che un sistema così non è propriamente stabile.
amensa@finanza: questa divisione in due, solamente contabile, che io ho rappresentato come due parti distinte della banca per far capire le loro diverse funzioni e attribuzioni, se non la si comprende si faranno sempre enormi casini nel capire come circola il denaro fiat, ovvero quello senza valore intrinseco.
si certo, ho una idea abbastanza chiara di come funziona il sistema , e non sono uno di quelli che urla agli scandali se non ho prove. ho parlato anche io di signoraggio ( non di questo tipo, ma di quello di stato e di quello della banca centrale ) in cui non solo l’ho calcolato secondo le definizioni di una qualsiasi banca centrale, ma ho pure spiegato che di quel signoraggio la percentuale maggiore finisce direttamente nelle tasche dello stato. in realtà non è che cambia molto se il mio lavoro serve a pagare l’aereo a Draghi o a Berlusconi, rimane il fatto che loro possono scambiare un bene fruttifero ( buoni del tesoro e non solo ultimamente = tasse = mio lavoro futuro ) con pezzi di carta che subito dopo cominciano a perdere valore. ci sono formule, definizioni ( non caontabili grazie a Dio ) e dimostrazioni. quindi si può calcolare tutto. Rimane il fatto, che basta guardare a quanto stanno facendo fed e bce, tutto questo sistema è solo una gran montatura, in quanto è stato utilizzato prima per promuovere bolle ( anche se qualcuno ancora non ne ha le prove, bastardi maledetti ) poi per salvare gli amici più amici… cazzo, dateli alla gente direttamente sti soldi, invece che darli alle banche per comprar loro i mutui! tanto il meccanismo no è lo stesso?
scusa Matta, ma fai un errore. dici “il fatto che la banca sia la prima a utilizzare il denaro che lei crea” se lo fa , lo fa contro la legge bancaria, tramite triangolazioni o altri trucchi, ma la parte “società” quella che paga stipendi, bonus, dividendi e tasse, deve, ripeto DEVE vivere con quanto ricava.
se è in difficoltà deve richiedere finanziamento alla banca centrale, non a se stessa. riguardo all’etica degli interessi per ottenere il compenso alle proprie prestazioni, è un discorso ch emi piacerebbe molto aprire, perchè quello è il nocciolo dello sfruttamento del sistemabancario nei confronti della società.
anche il discorso della leva (quanto posso prestare in relazione ai capitali versati), e della copertura con capitale di garanzia, sono tutte cose che , a mio avviso, non sono sbagliate in linea di principio, ma è la quantità ch ene determina l’amoralità ed il rischio eccessivo.
mangiare è utile e serve per vivere…. mangiare troppo vuol dire fare indigestione, gotta, malanni, trombosi, ecc…
non la qualità ma la misura . sarebbe veramente un discorso interessante da fare.
si certo, non intendo dire che direttamente la banca si crea il denaro percomprarsi porsche e pagarsi seratine.
quando dico che è la prima ad utilizzarlo, intendo dire che è la prima a prstarlo, per cui è la prima a ricevere remunerazione fruttifera su di un bene non fruttifero sulla quale lei pagherebbe meno una volta che lo stesso bene ( la moneta secondo ogni sua forma ) venissi depositato presso di lei. su questo i banchieri si spartiscono profitti paragonabili al pil di nazioni neanche troppo sottosviluppate.
se poi è in difficoltà non chiede nulla alla banca centrale, semplicemente trucca i conti ( repo 105) con la complicità della banca centrale. e questa e storia provata e dimostrabile, al di la delle definizioni… . conosco bene i meccanismi, fidati, so che dal punto di vista meramente contabile le cose tornano. non tornano dal punto di vista della realtà, e la prova è esattamente quello che è successo.
vedi, matta, il sistema bancario ha delle regole. magari potrà trasgredirle, ma le regole ci sono e sono fatte, se si rispettano, per far funzionare il tutto con un certo equilibrio.
come ho già detto, sarebbe opportuno aprire un dibattito in merito, ed arrivare probabilmente alla conclusione che, con le dimensioni assunte da alcune banche, con la leva applicata, certe percentuali non sono assolutamente più eque, mentre magari lo erano quando furono stabilite.
soprattutto quanto non va, è ch eil sistema sia autoreferente, ovvero decida lui stesso quanto “guadagnare”. un po’ come il parlamento e i parlamentari ch edecidono loro stessi quanto assegnarsi. solo che quelli ogni 5 anni devono farsi rieleggere, i bancari stanno li anche a vita.
ma il problema maggiore di quanto accade, delle varie crisi, ecc… è soprattutto dei governi.
è comprensibile che per farsi rieleggere debbano cercare di dare al popolo il massimo, m ase per dare di più indebitano lo stato,caricando l’onere del rendere il prestito sulle generazioni future con in più gli interessi, allora è evidente ch equalcosa non funziona.
ma qui c’è la pesante responsabilità del popolo. bella la Milano da bere , no ? peccato che si beveva a debito!
quando si spendono e spandono risorse, nessuno si lamenta, il problema è ch ese viene fatto creando debito, in teoria i debiti sono poi da pagare….. con gli interessi.
ma qui entra in ballo questa buffonata di democrazia universalmente accettata ed elogiata. ma hai mai sentito un governo chiedere al popolo se era d’accordo ch evenisse fatto un bilancio in deficit ? no vero ? già, peccato che poi i debiti, a tempo opportuno vengono distribuiti sul solito popolo bue. hai mai sentito recentemente governanti chiedere se si era d’accordo nel salvare banche stracotte ? e quanto sarebbe costato ? no vero ? lo hanno fatto dicendo che era l’unica cosa da fare.! ma ne siamo proprio sicuri ?
ecco dove sta il vero tarlo di questa società.
si dà mandato a delle persone per cinque anni, carta bianca e pien airresponsabilità, nessun controllo, nessuna trasparenza, nessuna discussione, e poi dobbiamo accollarci i costi della loro dissennatezza.
scusa lo sfogo, ma quando penso ch etra la popolazione solo pochissimi sono consapevoli di questo fatto, mi incazzo come una biscia.
Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, Grecia di cosa vi preoccupate va tutto bene, l’Euro diventa sempre più forte, siamo i migliori!
si si perfetto. allora concordi con me che hanno legalizzato un sistema altamente instabile e potenzialmente, per dirla con un eufemismo, dannoso. poi, ti dirò non me ne frega nulla se dal punto di vista legale o contabile funziona.
ma proprio nulla. il fatto è che per il vantaggio di pochi ( tra cui i politici ) il nostro sistema presenta gravi problemi che possono trasformarsi in tragedie.
auguro solo che queste persone possano viaggiare su aerei progettati da gente che la pensa come loro.
siamo in periodo di trimestrali… dovranno pure scrivere il segno più sti americani!
matta… la differenza tra avere regole che “funzionano” e al limite non rispettarle, e avere regole che NON funzionano, è che nel primo caso almeno hai un riferimento di come “dovrebbe essere”, nel secondo no!
tipico esempio del secondo sono i CDS. assicurarsi è sacrosanto, ma assicurare cio che hai, non cosa non hai. questo è criminogeno!
bellissimo scambio, pensa che bello potessimo farlo dal vivo a quattr’occhi.
io vivo nell’area milanese e voi ?
Amensa Scrive:
@ antipatix
dai , questa storiella di bankestein l’ho già fatta a pezzetti una volta.
Ammetto che la storiellina è alquanto riduttiva, ma confondere gli argomenti nn vuol dire fare a pezzi nulla: un conto è la “banca sottocasa” che come ogni attività commerciale legale segue delle regole precise, un conto è il “sitema bancario” che dall’alto del suo potere (monetario) fa le regole.
Mi risulta in ogni caso difficile pensare che tutto il sistema bancario mondiale è (stato) sull’orlo del crollo globale solo per via di qualche bolletta (luce-gas-telefono???) troppo onerosa e mi risulta difficile sostenere che il fallimento (ammettiamo della Lheman) sia dovuto principalmente al costo troppo oneroso di qualche dipendente di troppo (la donna della pulizia?)
Il sistema bancario che meteforicamente ha “l’oro” (e critico) e determina la politica monetaria che regola i cicli economici dell’intero pianeta in base ad interessi ben precisi è questa qui:
Greenspan 2007
Stewart: (dopo che Greenspan ha spiegato l’effetto delle mosse inaspettate della Fed sui mercati) . Quindi la Fed o chiunque ne sia alla guida, se volesse potrebbe rovinarci tutti.
Greenspan: (sorridendo) Non lo vorresti..
Stewart: Quando dici “Open market” io penso sempre… ma perché abbiamo la Fed? Non dovrebbe essere il mercato a determinare i tassi di interesse ed il resto? Perché abbiamo qualcuno che fissa i tassi di interesse se siamo in una società di libero mercato?
Greenspan: Non avevamo bisogno di una banca centrale mentre eravamo nel Gold Standard… la gente avrebbe venduto e comprato oro ed i mercati avrebbero fatto ciò che la Fed fa oggi… per gli anni 30 quasi tutti nel mondo decisero che il Gold Standard stava strangolando l’economia e quindi fu universalmente abbandonato…
….ora serve qualcuno o qualche meccanismo per determinare quanta moneta ci deve essere perché il quantitativo di moneta in un economia determina il quantitativo di inflazione.
Stewart: Quindi non siamo in un mercato libero – c’è un’invisibile, c’è una “benevola” mano che ci tocca..
Greenspan: Hai assolutamente ragione. Laddove c’è una banca centrale che determina il quantitativo di moneta nel sistema, quello non è un mercato libero, e molta gente la chiama “regolamentazione”
Stewart: Quando abbassate il tasso di interesse, indirizzate il denaro verso il mercato azionario ed abbassate il rendimento che le persone ricevono sui loro risparmi
Greenspan: Sì, certamente
Stewart: Quindi hanno fatto una scelta – “Ci piacerebbe favorire quelli che investono in azioni e non quelli che risparmiano”…
Greenspan: Questo è ciò che accade ma non è come lo pensiamo noi.
Stewart: Spiegami. Mi sembra che noi favoriamo gli investimenti ma non favoriamo il lavoro. La maggioranza delle persone lavora, paga le tasse ed usa le banche. E poi c’è quest’altro mondo degli hedge fund e scommette al ribasso.. sai mi sembra spazzatura. E loro continuano a dire, “no no no, non preoccupatevi, è il Libero Mercato, è il motivo per cui noi viviamo in case così grandi”. Ma in realtà è la Fed o qualcosa di simile, no?
bla bla bla cazz***te a manetta bla bla
Amensa
bellissimo scambio, pensa che bello potessimo farlo dal vivo a quattr’occhi.
io vivo nell’area milanese e voi ?
Mattacchiuz Scrive:
io pure
@
è nata una nuova coppia qui sul blog?
Dream Theater: Ehhhhhhhh… l’amore (finanziario) è cieco…
Ehi calma ragazzi!
Non so Amensa, ma se non sbaglio Mattachiuz ha una moglie (che magari legge pure questo blog!).
Moglie di Mattachiuz se ci sei batti un colpo (scrivendo un commento)
🙂 sporcaccioni…!!
cosa pensate, che vado a mangiare alla prima mensa che incontro????
ma mi pare abbiano scambiato le percentuali tra USA e canada.
il rapporto debito/pil USA non è 52% e quello del canada non è 82%