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DEBITO GRECIA, nuova proposta di Atene: Doppio Swap, ma non è una soluzione facile
Come previsto la Grecia abbassa i toni e cerca una mediazione. Non si parla più di haircut ma bensi di swap del debito, anche se non possiamo dire che non sarà default Grecia. Il primo ministro Tsipras, quindi, frena gli entusiasmi e cerca un punto di incontro con l’Europa ma si dice sempre NON disponibile a trattare con la Troika.
Protagonista della proposta è il ministro dell’Economia Yanis Varoufakis, con la consulenza della “boutique” francese Lazard. Diciamo che la Grecia punta ad una vecchia collaborazione, essendo già Lazard la stessa banca che ha consigliato la Grecia nel 2012 con la prima riduzione parziale del debito parziale verso i creditori privati.
Un istituto quindi specializzato nella ristrutturazione, rinegoziazione e rimodulazione del debito.
A differenza di allora (ci fu una riduzione di circa 100 miliardi), il debito pubblico (ora a 200 miliardi…) è quasi totalmente in mani pubbliche (stati ed enti sovranazionali).
Perché parlo di “ammorbidimento” del piano Tsipras- Varoufakis? La Germania si è detta più volte FORTEMENTE contraria ad un nuovo taglio de debito, o se preferite “default pilotato”.
E allora ecco la possibile soluzione. Un DOPPIO SWAP.
Atene ha sfoderato un piano concreto per uscire dallo stallo sul debito: uno doppio swap tra i vecchi titoli di Stato e nuovi bond. Lo ha svelato il neoministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, in un’intervista al Financial Times. I nuovi bond sarebbero di due tipi: uno indicizzato alla crescita economica nominale e l’altro, definito da Varoufakis «obbligazione perpetua», per sostituire i titoli di Stato greci in mano alla Banca centrale europea. Il progetto deve ancora essere sottoposto all’Unione europea.“Ai nostri partner vogliamo dire che il piano (definito “menù di swap” dal ministro) punta a mettere d’accordo avanzo primario e riforme. Aiutateci concedendo più spazio di manovra sui conti, altrimenti continueremo a soffocare e diventeremo una Grecia deformata piuttosto che riformata”. Varoufakis ha anche detto che il nuovo esecutivo intende perseguire i grandi evasori. (Sole)
Quindi una divisione in DUE bonds, uno legato alla crescita economica (si lega il debito al ciclo economico, in perfetto stile Argentina, per intenderci) e uno invece che sposta in avanti le scadenze per un tempo illimitato.
Che farà l’Europa? Non possiamo negare che questa decisione possa risultare molto più “digeribile” da parte dei paesi dell’Eurozona. Il “facciale” non cambierebbe ma praticamente si rende il debito “inesigibile”. Bella mossa eh? Un compromesso che rimanda il default del paese a “data da destinarsi”. Ma per accettare sono certo che l’UE porrà delle condizioni. E queste condizioni non sono certo molto diverse da quelle imposte anche dalla Troika. E’ risaputo che la Germania, quando concede qualcosa (carota)poi vuole qualcos’altro in cambio (bastone).
INOLTRE non dimentichiamo mai che per le agenzie di rating, una “rimodulazione” del debito significa sempre e comunque DEFAULT. E questo rappresenta un problema per la stessa BCE che detiene molti titoli di Atene.
Morale: non cantiamo vittoria troppo presto. Per certi versi c’è un avvicinamento, perché non si parla di haircut, ma per intenderci…cambia la forma ma NON TROPPO la sostanza. Però bisogna anche ammettere che soluzioni “semplici” non ce ne sono di certo.
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+1 problema greco – 1 problema eu = zero problemi
ovvero
atene +9% appunto grande EUforia
Cosa chiederà la Germania in cambio? Ancora qualche acquisto dei loro sommergibili difettosi? Mi sa che stavolta il giochino non funziona con Tsipras e Varoufakis, ho l’impressione che lo sbandiererebbero in faccia all’opinione pubblica mondiale più disattenta, al contrario dell’altra volta, quando “abbiamo salvato la Grecia”.
A Marzo ci sarà il redde rationem perchè la Grecia deve ripagare 1,5 Mld al FMI, e la UE non vuol sentire nemmeno parlare di taglio del debito, come spiega il buon Bottarelli qui:
http://www.ilsussidiario.net/News/Denaro-Lettera/2015/1/30/SPY-FINANZA-Grexit-e-Russia-il-piano-segreto-di-Tsipras-contro-l-Ue/3/577413/
Aggiungo una sola cosa all’ottimo articolo di Bottarelli, ovvero che personalmente credo poco ad un’adozione “unilaterale” della Dracma da parte della Grecia a meno che…..la Grecia non decida di varare una Dracma in currency board con nientemeno che….il Rublo 🙂
Comunque tra meno di un mese ci sarà da divertirsi (o piangere a seconda dei casi).
Equazione di 1° grado
+1=+1 ovvero +1 – 1= 0
ovvero
nuova algebra finanziaria:
+1 problema greco = + 1 problema eu
ovvero
+1 problema greco – 1 problema eu = zero problemi
ovvero
atene +9%