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DAZED and CONFUSED. Post FED divisi tra soft landing e stagflazione
E’ arrivato l’autunno.
Certo, l’allusione a quello che è lo scorrere del tempo è chiara ma in questo contesto mi sto riferendo a ben altro. Dopo mesi in cui abbiamo visto il sole, sempre più opaco nelle ultime settimane, ecco arrivare un cambio del clima con brusca inversione termica. E tutto questo accade proprio quando in televisione ci si ritrova con il Colonnello Bernacca (Powell) (chi è un po’ datato sicuramente ricorda…) che dice la sua versione dei fatti.
La resistenza dell’economia Usa (crescita, lavoro, banche, acquisti) va letta come elemento positivo, ma gli effetti della politica monetaria ed un fisiologico rallentamento della stessa economia comportano la necessità di una pausa di riflessione. Perché poi nulla si può dire, se i dati macro diventano quantomeno scomodi, un rialzino ci può ancora stare, anzi forse sarà così.
DAZED and CONFUSED
Robert Plant urlava ai microfoni nel lontano 1969 tutta la rabbia di una nuova generazione, e proprio come allora, il mercato quasi sembra arrabbiarsi a questo stile poco proattivo della banca centrale.
Il tasso implicito cambia ancora la sua struttura. Il grafico lo mette in evidenza in modo chiaro. Rispetto ad un mese fa, i tassi sono previsti in salita e resteranno alti per più tempo.
Parlare di soft landing o cosa volete diventa quantomeno inutile. Tanto la FED farà quello che il mercato gli porta a fare. Atteggiamento passivo e non certo proattivo. Ma se i tassi dovessero restare alti a lungo non è da sottovalutare neppure il rischio che l’economia cada nella stagflazione, il peggiore degli scenari macro, quello che vede convivere inflazione e stagnazione economica.
Anche perché come è possibile che gli Stati Uniti, nonostante il più violento ciclo di rialzo dei tassi degli ultimi 40 anni, hanno praticamente scampato la recessione nel 2023 e potrebbero continuare a crescere anche nel 2024?
Troppi contrasti, investitori appunto “dazed and confused”. Ed in questo scenario meglio prendere profitto, visto che al momento questo è stato un anno positivo per le azioni, anche se con una leadership piuttosto ristretta. Anche perché poi tutti si chiedono se i vincitori di quest’anno possono continuare così.
Titoli growth sugli scudi ma reggeranno ancora alle tentazioni della fisiologica correzione?
Pensate che in questo rally, il P / E per i 50 titoli più grandi è passato da 19x a 40x, mentre il P / E sul resto del mercato è passato da 19x a 20x. Questo già vi spiega che qualcosa non quadra o, se preferite, vi indica una strada chiara su come giocarvela quantomeno in difesa rischiando di meno.
Ma sull’argomento c’è molto da dire. Nel weekend in TRENDS ci riorganizzeremo le idee.
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Per gli amanti della Teoria di Dow ad Agosto potremmo essere entrati nella seconda fase del mercato orso di lungo periodo: “quando declina il livello dell’attività economica e dei profitti”.
In pratica avremmo avuto da Novembre 2022 una REDISTRIBUZIONE da parte delle mani forti.
Ricordo che a seguire mancherà una terza e ultima fase quando “le azioni vengono liquidate senza tener conto del loro valore intrinseco sia a motivo delle cattive notizie correnti sia a causa di forzate liquidazioni provocate per esempio dalla richiesta di ripristinare gli scarti”
Per gli amanti di Elliott ci troveremmo pressappoco dove c’è il cerchio. Il punto 1 sarebbe il valore che dovrebbe raggiungere SP500 se bucasse i 3800…
Invece il punto 2 (riga rossa) rappresenta una straordinaria opportunità….ma per il momento è prematuro parlarne. Basta ricordarsi quanto successo nel passato:
Sotto a 2 (riga rossa) scendono tutti e tre i mercati (TUTTI E TRE)….e almeno uno crolla con picchi di panico e VOLATILITÀ 😎
Buongiorno a tutti!
Passato una buona estate?
Quante cose sono successe. Partiamo dai mercati. La mia visione è un po’ modificata visto l’andamento dell’ obbligazionario che ha segnato nuovi minimi. Quindi nell’ordine mi aspetto:
– SP500 diretto mooooolto rapidamente verso i 4200
– qui si apre una partita direi vitale per l’economia USA e a seguire del resto del mondo:
– se SP500 reggerà a qui livelli e tornerà oltre 4610 allora potremo vedere un po’ di “luce” ALTRIMENTI:
– SP500 bucherà molto presto area 3800
– obbligazionario ancora in sofferenza
– materie prime archivieranno il rialzo di questi mesi e….
CI PREPAREREMO PER UNA BRUTTA RECESSIONE