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Crypto News: siamo ormai alla confusione assoluta
Seguire tutte le novità che quotidianamente arrivano dal mondo delle criptovalute ormai sta diventando impossibile. Il 2018, nonostante l’andamento negativo nel fronte dei cambi, ha visto una graduale escalation di nuove iniziative tanto da saturare sia i siti specializzati che i canali dei social network, sia italiani che internazionali.
Si va dalle notizie relative alle start-up, o partnership, o new-entry in generale, alle nuove versioni di software, sia relativi alla blockchain sia relativi alle applicazioni da smartphone o per gli utenti. A queste si aggiungono le opinioni di analisti tecnici, trader ed esperti di finanza, ma anche i comunicati stampa dei più grandi operatori, le nuove iniziative degli exchange, senza contare quelle di enti e istituzioni come le varie “SEC” che ci sono in giro per il mondo o i colossi della finanza come Fidelity che stanno lavorando a Stablecoin, Blockchain o servizi di deposito e quant’altro.
Nel 2018 mi è capitato spesso di preparare articoli ma poi di doverli rimaneggiare più volte perché le bozze dopo pochi giorni avevano già evidenti segni di obsoloscenza !
La colpa in parte è anche mia perché, scrivendo questi articoli solo per il piacere di fare divulgazione ma nei ritagli di tempo, mi capita spesso di trovarmi con bozze parcheggiate nel PC che poi finiscono per andare “fuori tempo massimo”, tanto da doverle cestinare.
Ma nel 2019 l’accelerazione nel ritmo delle novità ha peggiorato la possibilità per chiunque di tenersi aggiornato su tutti gli argomenti relativi a Criptovalute e Blockchain.
Tanto per fare un esempi, la scorsa settimana non ho fatto in tempo nemmeno a pensare come organizzare un articolo sulla JPMorgan COIN (la cryptomoneta che la celebre banca ha creato per usi interni) che dopo poco era già vecchia per l’uscita della notizia della stablecoin che IBM starebbe creando per velocizzare i pagamenti nel mondo bancario, sfruttando la rete della cripovaluta Stellar.
Per cercare di stare allineato con l’evolversi della situazione sono arrivato a estraniarmi quasi completamente da tutte le letture di cronache locali o nazionali, e poi Trump o la Brexit o la Cina…. ma è servito poco o niente.
Le notizie sono tali e tante che l’imbarazzo della scelta è diventato per me un vero e proprio rompicapo.
Come dire, dovrei spiegarvi che il predominio del sistema SWIFT sta tramontando, ma non riesco a trovare il tempo perché sono sommerso di tante altre notizie che io stesso devo leggere (e talvolta anche tradurre) per capire se vale la pena o no farci un articolo.
In poche parole anche nelle criptovalute si stanno creando dei settori con specialisti dedicati ad ognuno di essi.
Per restare aggiornati sulle evoluzioni più macroscopiche, fortunatamente ci sono ragazzi che si dedicano a tempo pieno al settore e fanno su Youtube dei veri e propri TG, come ad esempio Iacopo Piersantelli e Tiziano Tridico, oppure Filippo Angeloni e il Criptoverso, che quasi quotidianamente fanno approfondimenti.
Per i tecnici non posso evitare di citare l’esperto informatico Marco Crotta con il suo Blockchain Caffè. che affronta tantissime tematiche, non solo software, ma anche aspetti legali e le innovazioni che stanno arrivando con la blockchain.
Infine riflessioni pungenti le potete trovare nei servizi di Marco Cavicchioli.
Naturalmente a tutto questo non potevano mancare le notizie bizzarre, il “gossip” ed i colpi di scena.
Come ad esempio quello che è successo la scorsa settimana sull’account Twitter della Banca Centrale Europea, che nella sezione #askECB è caduta con tutte le scarpe in un tranello (forse involontario) da una domanda posta da un italiano:
- Domanda: Dove avete ottenuto il denaro per fare il QE ?
- Risposta: Come banca centrale, noi possiamo creare denaro per comprare asset.
Apriti cielo: ci sono stati decine di interventi che sollecitano la BCE a comprare…. Bitcoin !
Praet: As a central bank, we can create money to buy assets #AskECB https://t.co/zTQuU4y1ch
— European Central Bank (@ecb) March 12, 2019
Avete capito, nel settore cripto ce n’è per tutti i gusti.