Crollo Vendite al dettaglio: Italia che torna al 1979 (33 anni fa!)

Scritto il alle 00:33 da Danilo DT

Credo sia difficile commentare un dato così chiaro. Non occorrono grosse parole per spiegare un –1,6% che su base annua significa un bel -6.8%.

Signori abbiamo fatto un bel salto nel passato. Era l’anno domini 1979. Il Codacons rileva infatti che «i consumi alimentari pro capite annui hanno fatto un balzo indietro di 33 anni».

L’associazione, commentando i dati Istat evidenzia come siano «sottostimati» per due ragioni: sono i peggiori da 11 anni solo perchè le serie storiche sono cominciate allora; inoltre, il dato include sia la dinamica delle quantità che dei prezzi. «Se si scorpora l’inflazione, ecco che – sottolinea – il crollo dei consumi alimentari, in quantità, assume aspetti tragici».

Tutto bene quindi…
Meglio lasciare le parole ai fatti, o meglio al grafico.

STAY TUNED!

DT

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11 commenti Commenta
lampo
Scritto il 27 Giugno 2012 at 00:45

Il dato, anche se può sembrare paradossale essere tornati all’anno 1979, è in linea con il calo delle vendite nel settore auto, con i minori consumi di energia elettrica, carburanti da autotrazione, ecc.

L’aspetto però più paradossale e al contempo preoccupante… è che i consumi sono calati in una fase in una fase in cui gli italiani sono riusciti a risparmiare meno rispetto al passato.

Questo è un preludio a dati futuri ancora più incerti e spiega, purtroppo, la gravità della crisi economica italiana. 🙄

    Scritto il 27 Giugno 2012 at 07:40

    Perfetto Lampo. In passato abbiamo accumulato sia debito pubblico ma anche risparmio. Oggi invece continuiamo ad accumulare debito, non risparmiamo più e non consumiamo più. Siamo in tremenda recessione e aumenta la disoccupazione. Quadretto niente male visto che ahimè ormai dipendiamo dagli altri.

bergasim
Scritto il 27 Giugno 2012 at 10:21

Chissa invece di quanto sono calati i consumi dei politici, dei loro amici, dei lori figli piazzati nei vari consigli di amministrazione o in altri enti, degli evasori italiani e non ( i cinesi sembra che in italia non esistano).
Caro Monti cara europa state pestando una merda troppo grossa, anche un IDIOTA si sarebbe accorto in anticipo ( visto quanto successo in grecia ), che più asterity= più soldi alle banche avrebbe consolidato solo una cosa, un grande recessione e nonostante tutto il caro Monti e il suo governo di zombie tecnici sostenuto dai parassiti politici dei vari schieramenti ( il marcio più marcio di questo paese ), pensano ancora di aumentare l’iva, per poi raccontarci fra sei mesi che l’entrate stimate non sono in linea con quelle previste, cosa già verificatasi nei primi mesi dell’anno con minori entrate pari a 3,4 mld di Euri.
Caro Monti io io , i le tasse sui soldi in Svizzera quando le prendi? quando avrai il coraggio di denunciare le sanguisughe politiche che dei vari partiti che ci stanno portando alla rovina?
La Uber alles Germania non vuole condividere quanto ha gudagnato INGIUSTAMENTE IN QUESTI ANNI? NO, allora default e ritorno alla lira, ma tu cari Prof Monti avrai le palle per fare questo? O dobbiamo facci prendere per il culo dalla demagogia del BUNGA BUNGA?
Monti ce si sei batti un colpo e ora di prendere il cash da chi l’ha INGIUSTAMENTE GUADAGNATO, RIDARE FIDUCIA ALLE IMPRESE E ALLA GENTE , BASTA CON AL SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE, L’AUSTERITY LA FACCIA CHI NON L’HA MAI FATTA ED è OBESO.

kry
Scritto il 27 Giugno 2012 at 10:31

Dream Theater,

Una volta riuscivamo a risparmiare grazie agli interessi sul debito che abbiamo accumulato. Ora ci resta il debito, l’interesse era fino a pochi mesi fa ridicolo come quello attuale di germania e usa e purtroppo non solo non risparmiamo più anzi per sopravvivere non vivere siamo costretti ad intaccare il patrimonio precedentemente costituito,magari fosse solo una questione di non riuscire a risparmiare.

faustino
Scritto il 27 Giugno 2012 at 15:49

kry@finanza,

E quando si intacca il patrimonio è l’inizio di una fase lunga di perdita di valore a vantaggio solo degli apparati finanziari che gestiscono il debito. Uno Stato moderno non dovrebbe permettere al sistema finanziario di intaccare i patrimoni privati in primis e pubblici ma tutelarli. Se si abdica a questo semplice concetto a salvaguardia di un mercato selvaggio dei capitali non vi sarà nessuna austerity che riporti ordine.
Io voglio sapere, se mai qualcuno potrà rispondere, chi è che finanzia il debito della mia nazione? Chi è che ha i soldi per farlo e come può avere cosi tanti mezzi? E dopo che mi avete risposto, se mai lo farete, perchè io devo pagare interessi a questo signori per essere gentile che non sò chi sono e nemmeno cosa fanno? Oggi siamo in guerra ma nessuno ne parla ma in trincea ci siamo noi che non abbiamo uno stipendio statale e che dobbiamo continuare a fare utili senza averne più i mezzi, e se il soldato diserta? Cosa succede al Generale?
Di sicuro il soldato muore, il Generale forse. 😥

Scritto il 27 Giugno 2012 at 22:29

Non vorrei spargere sale sulle ferite pero’ e’ tempo di ripensare alla crescita basata sul PIL, per un ex commerciante come me, e’ una eresia parlare di aumentare il fatturato senza aumentare gli utili! Lo stato deve riconsiderare il benessere dei cittadini non l’aumento del pil! Mi dispiace ma questa crisi non finira’ bene per nessuno…. a parte qualche oligarca. Qualcuno ancora mi deve spiegare come si puo’ pensare di uscire alla crisi aumentando le tasse e sperando che nel frattempo i consumi aumentino. Senza considerare che quando sara’ costretto lo stato tagliera’ anche i posti pubblici continuando ad alimentare la discesa del PIL che portera’ il rapporto debito/pil a valori sempre piu’ elevati, che portera’ ad altri tagli…. Pensoche la laurea qualcuno non l’ha presa alla Bocconi ma a bocconi…

moneys
Scritto il 27 Giugno 2012 at 23:13

ma c’è qualcuno che crede al PIL solo a -2 o -2,x%

kry
Scritto il 27 Giugno 2012 at 23:25

moneys@finanzaonline,

Per me possono dire anche +1,1% se può servire a far diminuire lo spread,coi giornalisti che ci ritroviamo nemmeno le bugie sono capaci di scrivere e pensare che siamo nel paese dove è nato pinocchio.

ciromot
Scritto il 28 Giugno 2012 at 01:11

lampo,

è in linea con il calo delle vendite nel settore auto, con i minori consumi di energia elettrica, carburanti da autotrazione, ecc.” Lampo scs dove riesci ad ottenere qst dati ? Grz mille…….

lampo
Scritto il 28 Giugno 2012 at 01:41

ciromot@finanza,

Auto: Unrae.
http://it.calameo.com/read/00067534958276c7c7b6f

Prodotti petroliferi: Ministero sviluppo economico (sarebbe il caso di cambiargli nome per il futuro):
http://dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/consumipetroliferi.asp
In fondo trovi la scheda relativa a maggio 2012

kry
Scritto il 28 Giugno 2012 at 08:44

OLTRE IL -40% . A maggio le immatricolazioni europee dei veicoli commerciali hanno registrato un calo del 17,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dall’inizio dell’anno la flessione è stata dell’11,8%. Il Regno Unito è stato l’unico mercato a mettere a segno una crescita del 10% delle immatricolazioni mentre Germania (-13,6%), Francia (-22,1%), Spagna (-27,4%) e Italia (-42,4%) hanno registrato cali a doppia cifra. I dati sono stati diffusi dall’Acea (Milano: ACE.MI – notizie) .

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