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Crescono per il secondo mese di fila le compravendite di case nuove.

Scritto il alle 16:34 da mattacchiuz

Le vendite di case esistenti hanno raggiunto il numero destagionalizzato di 323 mila nel mese di aprile 2011, secondo quanto riportato dal Census. Questo rappresenta un incremento del 7.3% rispetto al mese precedente, quando furono vendute 301 mila abitazioni.

Rispetto ad un anno fa, quando le compravendite erano sostenute dagli incentivi governativi, il dato di oggi è il 23.1% inferiore.

Qui sotto potrete quindi gustarvi il grafico destagionalizzato che ben evidenzia il progresso registrato ad aprile.

Bene anche l’incremento per quanto riguarda il dato non destagionalizzato, quello cioè “nudo e crudo”. Ad aprile, secondo questa lettura, sarebbero state vendute BEN 32 mila nuove case contro le 28 mila del mese di marzo ( riviste da 29 mila ).

Condividendo il podio con quello del 2009, il mese di aprile 2011 è stato il peggiore dall’anno dell’ultima battaglia di Annibale Barca ( da Barak = fulmine, fonte Wiki ), quando con gli elefanti lo scaltro stratega terrorizzava il cuore dell’Europa civile tanto quanto ora i greci terrorizzano quello dell’Europa dei burocrati… . Ma stavolta non si scherza affatto, le armi sono di carta!

Nel frattempo, per sostenere la ripresa del settore immobiliare, pure la natura è scesa in campo a dare  una mano. Secondo la solita idea che la distruzione costituisce un’ottima buy opportunity e uno straordinario stimolo per la crescita del prodotto interno lordo, gli analisti sicuramente vedranno di buon auspicio l’impressionante serie di tornado che sta massacrando la popolazione e devastando le strutture in alcuni stati centrali degli USA.

L’ultimo di essi si è abbattuto sulla ex tranquilla città di Joplin, radendola praticamente al suolo. Case, macchine, mobili, attrezzatura: tutto andato! Ma speriamo che la distruzione non si limiti a questo. C’è da auspicarsi che vengano distrutte le infrastrutture, le attività produttive, le scuole le strade e anche i ponti ( quelli costano tanto… ) cosicché la virtuosa macchina della ricostruzione possa arricchire nuovamente e velocemente tutte le multinazionali che parteciperanno al rifacimento. Anche agli economisti dispiace per i morti: danni collaterali che la ripresa esige in sacrificio.

Allo stesso modo i tre reattori di Fukushima, FUSI probabilmente da settimane, oltre a spargere radiazioni che ormai non fanno nemmeno più paura ( ancora un po’ e fanno bene… ) spargono anche opportunità derivanti dagli ingenti sforzi necessari per restituire alla civiltà chilometri e chilometri di terreno sottratto all’uomo dalla  sua stessa follia.

Quasi quasi sarebbe da proporre all’unione europea una cosa simile per salvare la Grecia. Potremmo avvisare per tempo i greci, invitarli ad allontanarsi da porti, ponti strutture varie, bombardare al tappeto tutto quanto sia possibile disintegrare e poi far loro ricostruire il tutto! Sarebbe uno stimolo senza precedenti. Lo si potrebbe chiamare “il giorno del rinnovamento” o qualcosa di analogo… .

Se solo uno avesse un pelo di sale in zucca, certe cose nemmeno le penserebbe. Tanto più quando tutto questo è ancora una volta e per sempre finanziato da nuovo, eterno, faraonico debito!

Infine, a testimoniare le capacità dei nostri banchieri centrali e l’efficacia delle loro manovre alla “dooH niboR”, anche l’indice della manifattura redatto dalla FED di Richmond crolla miseramente, mentre i sottoindici dei prezzi pagati e dei prezzi ricevuti sono sui massimi da quando Annibale Barca ha avvistato le Alpi sull’elephant force one…! Un po’ di ironia!

Mattacchiuz

3 commenti Commenta
andrea.mensa
Scritto il 25 Maggio 2011 at 20:37

Matta, questo è un “pezzo” formidabile….. ho riso per 10 minuti di fila.
sei straordinario…. spero solo non ti venga mai in mente di prender per il c….o me…. mi uccideresti. complimenti

andrea.mensa
Scritto il 25 Maggio 2011 at 20:38

ps. ma quand’è che sti americani impareranno a farsele di cemento, le case ?

mattacchiuz
Scritto il 25 Maggio 2011 at 23:09

si si.. anche a me fanno ridere… per non piangere!

cmq anche io mi chiedo esattamente quale sia la ragione che non spinge gli americani che vivono in certi stati a passare al solido cemento armato… boh!!

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