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COVID 19 2021: i numeri del vaccino e il case study di Israele

Scritto il alle 07:44 da Danilo DT

Biden si insedia alla casa Bianca e i mercati festeggiano coi nuovi massimi. Quindi tutto bene, onda reflattiva in arrivo, ma senza dubbio dobbiamo sempre ricordare l’importanza di quello che è stato il vero detonatore, quello che ha ridato la fiducia, ovvero il vaccino anti Covid 19.
Però è logico pensare che non basta dire VACCINO per risolvere il problema. Nel mondo siamo circa 6 miliardi. E anche riuscire a vaccinare 1/5 della popolazione mondiale non è cosa che si risolve in pochi giorni. Intanto perché le società produttrici del vaccino sono poche (Moderna e Pfizer più le società cinesi e russe) e poi perché iniziano ad esserci i primi intoppi tecnici.

(…) Un rallentamento nella fornitura dei vaccini e un problema qualitativo in alcuni lotti prodotti a novembre. Da giorni Pfizer è al centro dell’attenzione per due questioni che — come spiegato dalla stessa azienda — non hanno nulla a che fare l’una con l’altra. Il primo problema (calo delle forniture del 29% in diversi Paesi europei) è dovuto, ha detto Pfizer, «all’adeguamento delle strutture e dei processi in fabbrica, che richiede nuovi test di qualità e approvazioni da parte delle autorità». Lo stop ha peraltro l’obiettivo di ampliare la produzione a partire dal 15 febbraio.(…) [Source

(…) Il governo italiano ha deciso di attivare l’Avvocatura Generale dello Stato per valutare i diversi profili di responsabilità della casa farmaceutica Pfizer in caso di inadempienza e le possibili azioni da intraprendere a tutela degli interessi del Paese e dei cittadini, alla luce dei ritardi nelle consegne e del taglio delle dosi annunciato nei giorni scorsi. (…) [Source

(…) Nel mondo ci sono un miliardo e mezzo di No Vax di cui non hai mai sentito parlare.
Vivono in Africa, e no, non sono loro che non vogliono vaccinarsi al Covid-19: siamo noi che abbiamo deciso di lasciarli senza. L’Unione Europea, da sola ha già comprato abbastanza dosi per vaccinare per due volte l’intera popolazione del continente. Lo stesso vale per gli Stati Uniti d’America, per il Regno Unito, per l’Australia e per il Cile. Il Canada , addirittura, ha ordinato abbastanza vaccini per vaccinare tutta la sua popolazione per cinque volte. (…) [Source

Alcune cose sono volute (e qui c’è un minimo estratto delle notizie) altre decisamente meno. Intanto però sulla “tabella di marcia” non tutto fila liscio. Chi invece va avanti come un treno al momento è Israele. Eccovi una slide dove ci viene spiegato il rapporto tra vaccinati e popolazione. Noi (restando sul tema dei colori) siamo arancioni o se preferite siamo rimandati. E tenete conto che i “verdi” sono quelli in area 4% della popolazione.

Le luci sono puntate quindi, soprattutto su Israele, che con un tasso di vaccinazione così alto dovrebbe essere messo molto meglio degli altri. Ecco la situazione invece ad oggi. Malgrado un tassodi vaccinazione elevato, non intravedo un vero stop dei contagi.

Quale vuole essere il mio messaggio? E’ chiaro che l’esigenza è UNA: il ritorno alla NORMALITA’. I mercati lo stanno scontando, ma il tempo ha un costo. E forse questo i mercati non lo stanno scontando.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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