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Commodity: perfetto doppio minimo

Scritto il alle 12:15 da Danilo DT

In un mercato in preda ad alti e bassi (volatilità) merita un po’ di considerazione l’indice delle commodity CCI (Continuous Commodity Index), l’indice che va a sintetizzare l’andamento delle materie prime.

Il grafico ci fa vedere un violentissimo movimento correttivo, partito del mese di settembre del 2013, continuato con un’accelerazione ribassista molto (forse troppo) violenta e poi chiusa con un perfetto doppio minimo che fa pari con i minimi registrati a giugno 2012.
Gli indicatori sono molto “scarichi” e quindi il rimbalzo tecnico è d’obbligo.
Resta invece molto più complessa la situazione in caso di rottura ribassista di area 500 punti. Cosa potrebbe significare per il mercato delle materie prime? Sicuramente sarebbe un segnale MOLTO negativo per l’oro e tutte le altre commodity. MA a quel punto credo che le ripercussioni su tutto il mercato potrebbero essere molto negative. Scenario che diventerebbe realistico solo in caso di panic selling. Ma facciamo attenzione. Stiamo ballando proprio su quest’area….
L’analista tecnico per forza di cose non può NON essere preoccupato. Gli altri invece vivono un po’ di più di speranze.

Grafico CCI (Continuous Commodity Index)

STAY TUNED!

DT

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7 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 3 Luglio 2013 at 12:56

L’analista tecnico deve giustamente guardare solo al breve termine. Tuttavia le commodities un riferimento di prezzo preciso lo hanno ed è il costo di produzione. Limitandoci a un’analisi superficiale, se il prezzo scende troppo e vi rimane troppo a lungo, allora capacità produttiva viene ritirata dal mercato (quella a maggior costo ovviamente), ponendo le basi per il prossimo ciclo di eccessi nella direzione opposta. Il ciclo si ripete da decenni ma sembra inspiegabile l’estrema volatilità dei prezzi di materie prime il cui consumo è molto ben prevedibile. Ma è interesse di alcune grandi istituzioni finanziarie realizzare le condizioni per la massima confusione e volatilità dei prezzi che consente un grande guadagno a chi ha un buon controllo del mercato dei futures. E’ del tutto assurdo che oggi gran parte del mercato dei futures sia occupato da operatori finanziari che non c’entrano nulla con la normale dinamica dei produttori e grandi consumatori che minimizzano il proprio rischio attraverso hedging. La finanza speculativa, che realizza in USA utili pari al 5,5% del PIL (più di quanto si spende per l’istruzione e circa 2 volte quanto si spende in R&D) è un grande cancro che consuma le energie dell’economia reale. In Europa non siamo da meno e DB è il massimo trader mondiale nel settore di alcune commodities. L’opacità e la disonestà regnano nella più totale mancanza di regole e controlli.

john_ludd
Scritto il 3 Luglio 2013 at 13:38

DT guarda il Baltic Dry Index, a un trader ma non solo dovrebbe suggerire qualcosa. Io credo nelle economie dei paesi EM, malgrado gli eccessi del credito facile, hanno necessità reali enormi e quindi una grande spinta a fare di più. Non si fermano facilmente, non cresceranno come a inizio 2000 ma lo faranno e utilizzeranno materie prime. Lo scorso mese per la prima volta il consumo di petrolio dei paesi OECD è stato inferiore a quello dei paesi non OECD. Sono segnali importanti.

marmaf
Scritto il 3 Luglio 2013 at 14:25

Ovviamente è un refuso, volevi scrivere settembre 2012 – giugno 2012.
Di solito dal doppio minimo parte un rimbalzo….. che fare?

Scritto il 3 Luglio 2013 at 14:32

marmaf@finanza,

Chiedo scusa, correggo subito!
Che fare? Ne parlo (se tutto va bene) domani sera in TRENDS.

marmaf
Scritto il 3 Luglio 2013 at 14:51

Chiedo scusa ma non so cos’ è
Credo un sito a pagamento? per avere delle info?
Grazie DT
(credo tu sia un “vecchio” rokkettaro dato l’alias, i miei gusti musicali sono diversi, anche perche non ricordo abbiano fatto concerti in Italia.)

andrea4891
Scritto il 4 Luglio 2013 at 09:45

john_ludd@finanza,

due post condivisibilissimi e in fila 😯

solo, mmm, per il petrolio ……. gli emergenti ci hanno superato soprattutto perchè abbiamo diminuito fortemente noi 🙄

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