CINA: ma cosa sta succedendo? (Occhio ai luoghi comuni)

Scritto il alle 02:05 da Danilo DT

Investors look at computer screens showing stock information at a brokerage house in Shanghai, China, July 8, 2015.  REUTERS/Aly Song

Yuan cinese sempre più debole. Colpa della PBoC? NO, in realtà è una questione di deleveraging e di outflow. E infatti…

Saprete ormai tutto su quanto sta accadendo in Cina. Tutto o forse quasi, anche perché poi, quando si parla di Pechino, c’è sempre il dubbio che permane. Ma i cinesi ce la racconteranno giusta? Quale sarà la realtà e chissà se ci stanno nascondendo qualcosa di grosso.
L’unica cosa che proprio non possono nascondere è la performance dell’indice borsistico. Ritrovarsi con due situazioni di -7% (il massimo che può perdere la borsa prima della sospensione delle quotazioni) quasi consecutivi fa sicuramente molto paura.

Grafico Shanghai Index

shanghai-comp-crollo-2016
Le motivazioni più inflazionate, e sicuramente valide ma incomplete, sono il rallentamento dell’economia cinese (signori, parliamo di rallentamento ma di previsioni sempre e comunque superiori al 6%), il peggioramento del’indice PMI manifatturiero, e la fine del divieto di vendita in borsa ai possessori di azioni per una percentuale superiore al 5%.
Partendo da questo ultimo fattore, sembra che questo limite venga di nuovo ripristinato, ma con una novità. Chi possiede più del 5% potrà vendere ma solo con una trattazione “Fuori Mercato”. Il motivo è ovvio: evitare una pressione ribassista e un aumento della volatilità (come se non ce ne fosse ancora abbastanza).
E poi c’è lo Yuan.
In molti siti ho letto dei timori per gli interventi della PBoC che sta volontariamente svalutando lo Yuan. Ormai è quasi diventato un lougo comune. Ma mi sono chiesto: sarà veramente così? L’impressione che ho io è che in realtà ci sia qualcosa di strano. Come è successo nei mesi scorsi, sul mercato cinese ci stiamo ritrovando con un violento OUTFLOW, ovvero uscite di capitali. Investitori che escono, disinvestono, chiudono posizioni speculative, liquidano le posizioni, e tornano su altri mercati oppure semplicemente fanno “deleveraging”, rimborsando i debiti.
Quindi perché mai la PBoC dovrebbe far svalutare lo Yuan? Ci pensa il mercato a fare questo. Anzi, non escluderei che la PBoC in realtà stia facendo esattamente il contrario. E lo possiamo notare in questo grafico.

Yuan e le riserve valutarie

yuan-riserve-valutarie-pbocCome potete vedere, le riserve valutarie stanno scendendo brutalmente. In altri termini da dicembre queste riserve sono scese di ben 108 miliardi di USD. Altro che corsa alla svalutazione!

BEIJING, Jan 7 (Reuters) – China’s foreign exchange reserves, the world’s largest, fell $107.9 billion in December to $3.33 trillion, the biggest monthly drop on record, central bank data showed on Thursday. The December figure missed market expectations of $3.40 trillion, according to a Reuters poll. China’s foreign exchange reserves fell $512.66 billion in 2015, the biggest annual drop on record. The value of its gold reserves stood at $60.19 billion at the end of December, up from $59.52 billion at the end of November, the People’s Bank of China said on its website. Gold reserves stood at 56.66 million fine troy ounces at the end of December, up from 56.05 million at end-November.

Quindi non facciamo l’errore di andare a puntare il dito sulla PBoC. Piuttosto prendiamocela con un mercato azionario (quello cinese) che non ha una normativa chiara e trasparente e che ha subito, subisce e subirà soprusi che sono ben lontani da poterlo definire “libero mercato”. E allora, non facciamoci ancora prendere dal vero panico. Quanto sta accadendo in Cina è figlio anche di violente ricoperture/chiusure di trades speculativi, più una serie di movimenti che devono trovare un loro equilibrio.

Il quadro economico è sicuramente MOLTO complesso, e come non potrei dirlo io, visto che da tempo vi denuncio quanto sta accadendo, ma non siamo ancora arrivati al momento della “tempesta perfetta”. Per ora e, ovviamente, secondo me.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
gianco
Scritto il 8 Gennaio 2016 at 08:41

sono d’accordo , ma la vedo più semplicemente come una pesca a bilancia . Devono fare soldi , posano l’esca , i pesci arrivano e poi improvvisamente tirano su la rete . . . . Trovare dei riferimenti per capire il momento che succederà non è facile perchè lo decidono le mani forti . Se tutti i pesciolini fossero insieme e decidessero loro l’esatto momento , allora cambierebbero un pò di cose . . . .

Scritto il 8 Gennaio 2016 at 13:54

S. White (Reuters, Markets, the), “Japan’s Aso: China may find it difficult to continue buying yuan” – January 7, 2015

http://www.reuters.com/article/us-japan-economy-aso-idUSKBN0UM01J20160108

The Markets are like Nature: they always run and done their course, what are the barriers.

The declaration of Mr. Aso briefly summarizes the focus of the game we are seeing (and the challenge that China is facing and will face).

サーファー © Surfer

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