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CINA: continua la corsa pazza verso la crescita
In passato più volte abbiamo parlato del problema di sostenibilità del modello economico cinese. Un paese che sta vivendo una crescita economica che considero “non” sana, finanziata soprattutto col debito.
In passato ne ho parlato tante volte, per esempio per rinfrescarvi un po’ le idee, rileggete QUESTI post.
La Cina, dopo una fase di difficoltà, sembra riprendere la strada della crescita (in stile Ponzi). Complice anche un rinnovato clima di tranquillità, ora lo Shanghai index Comp addirittura ci fa vedere una sisutazione tecnica in forte miglioramento.
Grafico Shanghai Index
Vedete che siamo all’interno di un mini canale rialzista, che le medie mobili a 21 e 55 giorni si sono incrociate positivamente, e che ora ci troviamo con un importante livello di resistenza, dato dalla media mobile a 200 giorni.
Ma l’economia non stava frenando? Si, ma la frenata sembra essere sotto controllo, in quanto la macchina infernale cinese ha ricominciato a macinare terreno.
Il PIL della Cina è cresciuto nel secondo trimestre del 6,7% su base annua e, pur attestandosi al ritmo più basso degli ultimi 7 anni, conferma i valori dei primi tre mesi del 2016, mentre su base congiunturale il rialzo è dell’1,8%: i dati, diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, superano leggermente le attese degli analisti, che prevedevano rispettivamente +6,6% e +1,2-1,6 per cento. La crescita del Prodotto interno lordo è stata trainata dalla produzione industriale e dalle vendite al dettaglio, mentre il trend degli investimenti mostra invece un nuovo rallentamento. (…) «L’economia nazionale è cresciuta moderatamente ma modo stabile e sano», afferma il National Bureau of Statistics.
Fantastico, la bolla ricomincia a gonfiarsi, anche se definiscono la crescita “sostenibile”. Ed invece la crescita è stata dovuta all’autino pubblico…
(…) Alcuni economisti tuttavia indicano che i dati positivi del secondo trimestre beneficiano degli investimenti pubblici in infrastrutture e del rimbalzo del settore immobiliare. Ma gli investimenti del settore privato si confermano in una fase di debolezza. (IS24H)
Ecco, ora è tutto più chiaro. Crescita forte grazie ancora una volta al sostegno pubblico. Ma fino a quando questo meccanismo perverso può durare?
Facciamo attenzione, la Cina ha le spalle molto molto larghe e la bolla può essere gonfiata ancora per un bel po’. Ovvio che questo giochino non può durare per sempre e la cina non può permettersi, come il Giappone, di andare anche in recessione e comunque di subire violenti rallentamenti. L’economia cinese ha bisogno di un super PIL per poter finanziare il debito. Ecco perché il dato del PIL era così importante. Ha battuto le attese. Ora gli operatori sono più sereni. Fino alla prossima puntata.
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