CHINA EVERGRANDE: è selective default!

Scritto il alle 09:04 da Danilo DT

I nodi vengono al pettine e avvicinandosi le scadenze delle cedole, inizia a sentirsi non solo la tensione ma anche il forte rischio del fallimento.
China Evergrande Group al momento non lascia dichiarazioni sulla scadenza del 23 settembre, una cedola sul debito offshore da 84 milioni di dollari.
Ha pagato? La risposta è no, e tecnicamente (vista la difficoltà oggettiva) può ancora beneficiare di 30 giorni di grazia, trascorsi i quali il fallimento sarà inequivocabile.

Al momento quindi è un “selective default” ovvero il preambolo al fallimento. Il governo cinese e la PBoC stanno osservando dall’alto al situazione anche se non sono proprio passivi. Inizia ad essere improbabile la “nazionalizzazione” di Evergrande e la banca centrale cinese cerca di arginare l’eventuale effetto domino con iniezioni di liquidità. Non dimentichiamolo, come scritto in QUESTO POST, Evergrande era strutturata come uno “schema Ponzi” e quindi non una struttura finanziaria solida e sana.

E come sempre accade, quando si sente puzza di bruciato, tutti scappano perché non vogliono che si senta addosso l’odore del fumo, si il fumo dei capitali bruciati. E cosi tutti si riscoprono marginalmente colpiti dalla problematica. Ok, potrebbe anche essere ma l’effetto contagio, quello sarà inevitabile.

Immaginatevi solo cosa significherà sul mercato immobiliare cinese, da sempre definito in bolla. E l’impatto sul settore bancario. E poi gli effetti sul sentiment, sull’occupazione e sui consumi. Il governo cinese, che è molto più pragmatico di quanto si possa pensare, avrà già in tasca le contromosse adeguate. Peccando però di trasparenza (come è noto) è veramente complicato tracciare una previsione realistica di quanto potrebbe succedere.

Le uniche certezze sono che Evergrande deve 305 miliardi di dollari, è a corto di liquidità e gli investitori temono che un collasso possa comportare rischi sistemici per il sistema finanziario cinese e ripercuotersi in tutto il mondo. E i prima citati 30 giorni di grazia, possono essere molto logoranti, soprattutto se a livello psicologico l’effetto domino inizierà a farsi sentire. E l’immobiliare già sta fortemente frenando, come è giusto che sia.

Ultime certezza è appunto lo status di “selective default”. Ma in questi 30 giorni potrebbe succedere anche qualcosa di sorprendente. La Cina è la Cina, paese di regime. Non scordiamolo.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
apprendista
Scritto il 24 Settembre 2021 at 16:47

E mentre ciò accade l oro va a picco ,sell off sui tbond usa e stocks sempre più tonici recuperano tutto,vi è chiaro che non è più possibile investire? su quali basi ? Al massimo si può seguire la follia delle BC sapendo che comunque un -30% è sempre possibile , c’è sempre lo stop loss questo è vero, personalmente sto vendendo tutto e su conti deposito allo 0,x almeno finché non tolgono il respiratore a sto cesso di pseudonazione,Danilo io sento alcuni gestori di fondi e sono incazzatissimi quindi non credo di essere matto ,sta farsa potrebbe durare ben oltre l aspettativa di vita

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