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CALMA, NO PANIC

Scritto il alle 09:56 da Danilo DT

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Oggi il primo post è indirizzato a tutti coloro che si trovano in una situazione di evidente difficoltà avendo magari in portafoglio un’obbligazione emessa da Lehman Brothers, Merrill Lynch o Morgan Stanley.
La burrasca si sta abbattendo su tutto il settore finanziario. Permettetemi di dire che la cosa era abbastanza prevista, soprattutto dal sottoscritto che da mesi ha parlato dei problemi strutturali e dei rischi-sistema che stanno avvolgendo le banche americane. L’effetto domino si sta esplicando in modo violento ed inesorabile. E in uno scenario del genere sortisti, hedge funds e speculatori vanno a nozze.

Lehman Brothers

La quarta banca d’America ieri è arrivata a perdere anche il 40%, per poi chiudere a -22%. Il ceo ha rassicurato sulla liquidità aziendale e sulla solidità della banca. Ma sono bastati 2 rumors “unconfimed” che è partito il tracollo. Moody’s (per quello che vale) ha cercato di metterci una toppa, ma poco è servito. Chi ha obbligazioni LB secondo me può stare tranquillo. La situazione non è assolutamente a rischio default. I problemi sono legati all’illiquidità di alcuni assets che provocano le famose “crisi di liquidità”, Non ritengo però che si possa mettere in discussione la solvibilità di quest’importante emittente USA. Ieri il marasma è nato da un banale equivoco giunto dall’Asia, dove si erano diffuse voci su un blocco delle operazioni con la società Dbs Holding la quale avrebeb vietato ai traders di operare con LB. notizia poi smentita. Notizia forse creata ad aerte dai ribassisti. Ma che ci volete fare, il mercato è nel panico ed è terreno fertile per gli speculatori.

UBS

Il colosso elvetico ha peso ieri il 14%. La possibilità di aprire le porte ad un aumento di capitale è stata violentemente bocciata dal mercato, il quale è rimasto anche shockato dai corposi tagli di personale.

JPMorgan

La predatrice di Bear Stearn invece rimbalza in borsa. E vorrei ben vedere! Ha comprato BS a prezzi veramente ridicoli, 2 $/az, ovvero circa ¼ del suo patrimonio immobiliare. Quindi valorizzando non solo il business a zero, ma valutando “le mura” a prezzi bassissimi. Potrebbe essere uno dei migliori affari della storia di JPMorgan.

Conclusioni

Oggi è il D-Day per FED, Fomc e Bernanke. Vedremo quali saranno le contromisure prese dal sistema USA (e probabilmente dal Governo) a sostegno del sistema. Come ho detto in passato, l’ideale sarebbe la costituzione di un Fondo governativo che vada ad acquisire tutti quegli assets (con ottime garanzie di solvibilità) divenuti illiquidi a causa di un mercato fortemente speculativo, dando un enorme polmone di liquidità alle banche e salvando il sistema da una crisi strutturale gravissima. La speculazione impera. In questa fasi è meglio cercare di capire e non farsi prendere dal panico. Bear Stearns era la banca che da sempre era additata come una delle peggio messe a livello derivati. Il mercato ce ne ha dato conferma. Ormai tutti stano aspettando la prossima vittima da portare all’altare sacrificale.
Come ho già detto in passato, questa crisi porterà ad una grossa “pulizia” del sistema, con acquisizioni, fusioni, salvataggi ecc. Alla fine chi resterà, sarà il protagonista di una forte rimonta e di una grande crescita per i prossimi anni. Il sistema deve essere ripulito degli eccessi di tanti anni di finanza creativa, eccessi che ora si pagano con gli interessi.

Questi grossi gruppi hanno una ripartizione dei rischi e degli assets molto diversificata. E parlare di un generico rschio defautl lo ritengo un po’ troppo aggressivo. Ma se ci pensate bene, quello che sta succedendo oggi, è già successo tante volte nella storia: proprio nel 1929 con la crisi del sistema finanziario, oppure con l’industria automobilistica negli usa sempre nello stesso periodo, o ancora per esempio con la “new economy” del 2000. Abbiamo sempre assistito a grosse crisi dove si smaltivano gli eccessi e si formavano le basi per grosse ripartente. Un esempio molto vicino a noi? Proti, mi è rimasto in mente perché è una delle più grosse cavolate che ho fatto nella mia vita. Apple: c’era stato un periodo che valeva in borsa quanto la cassa che aveva in tasca. E proprio Apple è uscita vincitrice dalla crisi. Morale: una performance BEN OLTRE I 3 ZERI. Si è arrivati a superare il 1500% di performance. E’ una guerra che lascerà sul campo solo vincitori, gli Highlander dei prossimi lustri.


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Grazie e buona lettura!
DT

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