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Bundesbank: TARGET 2 sempre più sbilanciato!
La Bundesbank deve iniziare a preoccuparsi. Il cosiddetto credito verso gli altri paesi dell’Eurosistema (TARGET 2 – prestiti concessi applicata alle banche centrali degli stati più deboli della zona euro) è aumentato di ulteriori € 24 miliardi in agosto ed ha toccato il favoloso record di € 751.000.000.000. La maggior parte del denaro è andato a favore di Spagna e Italia – il deficit del Banco de Espana e della Banca d’Italia è salito rispettivamente di € 11 miliardi e € 10 miliardi, per un totale di € 434.000.000.000 e € 313.000.000.000 rispettivamente. L’aumento ulteriore dello squilibrio del Target 2 nell’Eurozona è un dato negativo, soprattutto visti gli ultimi programmi di stabilizzazione della gestione Draghi in ambito BCE.
Attenzione però, sono dati di agosto. Chissà cosa è successo a settembre…
STAY TUNED!
DT
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Purtroppo quanto dici è corretto. Con regole “normali” sarebbe tecnicamente fallita oppure andrebbe ricapitalizzata…
Ma siccome le regole non sono normali… ma vengono permettimi “ogni volta modificate” ad hoc (leggasi EFSF, ESM, QE3, OMT, ecc..) si tira avanti… in attesa delle “conseguenze inattese”.
Faccio un esempio
Se con tutte queste politiche espansive dovremmo ottenere gli effetti delle precedenti, ci dovrebbe essere un aumento delle materie prime (agricole soprattutto e quelle industriali, oltre ovviamente ai metalli preziosi). Peccato che adesso proveniamo già da quasi dei massimi relativi… per cui sarebbe assurdo pensare che possano alzarsi ancora, soprattutto gli agricoli. La conseguenza sarebbe qualcosa ben più grave di quanto accaduto in Egitto… oltre a comportare un aumento diretto dell’inflazione dovuto al rialzo dei beni alimentari.
Idem per quanto riguarda i metalli industriali.
Inoltre supponiamo che tale aumento non si ripercuota sul prezzo finale, grazie al fatto che le aziende che operano nel settore (corporate) vogliono calmierare tale effetto sull’utente finale visto che già fanno difficoltà a mantenere il loro livello di acquisti.
Ecco che tali aziende corporate che si troverebbero con margini ridotti e per compensare sarebbero costrette a ridurre i costi in vari modi, tra cui ovviamente anche quello della riduzione dei costi del personale (licenziamento o abbassamento degli stipendi).
Se invece mantengono il margine di guadagno… visto che i consumi non ripartono (perché la nuova moneta stampata circola oramai prevalentemente nell’economia finanziaria e bancaria), ecco che comunque perderebbero quote di mercato e dovrebbero comunque ridurre i costi e nuovamente licenziare.
Quindi siamo proprio sicuri che aumenteranno i prezzi agricoli e delle materie prime? Che gli effetti di queste politiche espansive siano uguali ai precedenti?
Non potrebbe essere che la Buba, in via indiretta, sia stata “costretta” ad indebitarsi (garantire il debito di altri) in fin dei conti per niente.. se non per peggiorare gl effetti?
Non era meglio far circolare tutta quella moneta stampata nell’economia reale, istituendo un accurato monitoraggio a livello dei prezzi per evitare che ci siano effetti inflazionistici oltre il dovuto (e in tal caso le banche avrebbero dovuto agire opportunamente restringendo il credito… come per altro lo stanno facendo anche adesso dopo aver ricevuto fior di quattrini dalle banche centrali).
Aggiungendo ai saldi target 2 (in aumento esponenziale dal 2008) l’esposizione della Bundesbank dovuta agli acquisti di bond “carta straccia” operati dalla BCE (di cui la BuBa è principale “azionista”) penso che – facendo due conti – la Buba si possa considerare fallita. O mi sbaglio? Non andrebbe ricapitalizzata?