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BULL FLATTENING: il bicchiere è mezzo pieno
La settimana scorsa è stata pregna di appuntamenti inerenti la politica monetaria. E sia la FED che la BCE hanno dovuto lavorare di fioretto per convincere i mercati e per dare la percezione piena che è tutto sotto controllo.
Intanto una nota sui tassi. Ho messo a confronto la curva dei tassi USA e la curva dei tassi UE. Ecco il risultato.
USA vs UE: curva dei tassi a confronto
La configurazione è simile a livello di direzione fino ai due anni, ma poi quella USA si impenna mentre quella europea resta abbastanza piatta.
Innanzitutto quindi possiamo dire che nel breve termine sarà soprattutto la FED a dover vincere la sfida con il tasso inflazione. E poi successivamente, passati i due anni, si parte con gli aumenti. Discorso diverso per la BCE in quanto di veri rialzi di tassi, al momento, se ne vedono pochi se non in modo marginale tanto che, a 25 yr, la curva UE è ancora negativa come rendimento nominale.
E come vedete anche dalla tabella, la differenza di rendimento resta importante per tutto il corso della curva. Una piccola assicurazione per la forza del Dollaro USA? Lo vedremo.
Andiamo però a vedere come le due curve, in realtà si assomigliano… No, non sono ubriaco e ora vi spiego perché. Ho messo a confronto la curva UE con quella di un mese fa, e poi la curva US con quella di un mese fa. Ecco il risultato.
BULL FLATTENING
Entrambi i grafici ci fanno vedere curve che sono stabili nella parte breve ma che si abbassano (quindi meno impennate) nella parte lunga, molto più visibile sulla curva UE e meno su quella US (più stabile).
E’ uno scenario di Bull Flattening: le banche centrali nel breve confermano il loro impegno ma nella parte lunga della curva, le stesse banche centrali assisteranno l’economia. Che in questo caso si prevede “meno esuberante”.
Maggior equilibrio? Minore inflazione? Se vogliamo vedere il bicchiere “mezzo pieno” potrebbero essere queste alcune risposte. Ma trovarsi di fronte ad un’economia che rallenta la sua velocità di crociera fa sempre mettere dei dubbi, pur sempre in uno scenario positivo. Domanda (e siamo alle solite): quanto il mercato ha già scontato tutto questo rallentamento?
STAY TUNED!
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