BTP: riprendono valore NON grazie alla BCE

Scritto il alle 16:56 da Danilo DT

La Banca Centrale Europea ha sostenuto in passato i Titoli di Stato Italiani: oggi per fortuna, non ce n’è più bisogno.

Oggi “martello” un po’ sullo spread e sui bond. Ma ci sono cose che è giusto mettere in chiaro e che molti non spiegano.
In questi giorni lo spread Bund BTP è sceso molto ed oggi continua nella sua discesa, anche se ora la situazione si è un po’ stabilizzata.
Ma come mai lo spread Bund BTP continua a comprimersi?
Semplice, ci sono dei nuovi acquisti. Ma fate ben attenzione, nelle ultime settimane sono cambiati anche gli “attori” di questi buy. Se fino a qualche mese fa l’unica che operava in denaro era la BCE, mentre tutti (in particolar modo dall’estero) vendevano, oggi scopriamo con piacere che sta succedendo esattamente il contrario. Tanti acquisti, ma acquisti veri. Infatti non c’è più la BCE dietro al miglioramento dello spread. Infatti guardate il grafico qui sotto…

Acquisti BCE: ultima settimana = ZERO

Evidente il trend di sostegno BCE sempre meno marcato, fino a giungere alla settimana scorsa dove gli acquisti sono stati pari a ZERO.

L’elemento di rilievo, su questo fronte, è stato però la conferma del fatto che il movimento dei titoli italiani e spagnoli non si basa più sugli acquisti della Banca centrale europea (Bce). Ieri Francoforte ha comunicato di non aver compiuto alcuna operazione la scorsa settimana attraverso il Securities Markets Programme (Smp), il piano varato nel maggio 2010 per aiutare la Grecia e rafforzato la scorsa estate quando nel mirino degli investitori erano finite Italia e Spagna in nome del quale sono stati riacquistati tioti di Stato per 219 miliardi di euro. Da metà gennaio, ormai, la Bce aveva allentato la presa, ma vedere la cifra «zero» nella casellina dell’Smp riporta al mese di agosto: un’altra iniezione di fiducia. (Source)

Signori, è il mercato ad aver compresso lo spread. L’operazione FIDUCIA ITALIA sta dando i suoi frutti e gli acquisti arrivano non solo dalle banche che investono (e investiranno) il denaro ottenuto con l’ LTRO, ma anche dall’estero, che riprende posizione su un paese rivalutato dal punto di vista della serietà e dell’immagine.
Scusate se è poco…
Quindi questo è un segnale di un mercato che ora ha nuovamente FIDUCIA del sistema Italia. Fino alla prossima puntata che speriamo interessi indirettamente di più il paese che trovate con l’Italia nel grafico di cui sopra e meno noi…
Tocchiamo ferro.

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DT

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2 commenti Commenta
luigiza
Scritto il 21 Febbraio 2012 at 17:56

Facimm ‘o corna 🙂

Ma mì ghe crédi minga.

l.b.chase
Scritto il 22 Febbraio 2012 at 00:56

Abbiamo solo spostato il problema vecchio mio, ma non lo abbiamo risolto… Adesso sono le banche a comprare i bond i taliani? Bene! Con quali soldi? Quelli della BCE, ahh!!! Che bel giochino di prestigio… Adesso lo schema ponzi invece di farlo direttamente con la BCE lo facciamo infilando le banche tra noi e la BCE… Ok! Ma Non si è risolto niente… Continuiamo a vendere i bond solo se la BCE stampa. Proviamo a togliere la stamperia alla BCE e poi vediamo se le banche continuano a comprare. Il vero problema è che qui si sta continuando a navigare in un paese che a livello di fondamentali è destinato ad una recessione che fa spavento, dunque i suoi titoli di stato, o se li compra la BCE attraverso le banche (e sempre i misura maggiore), oppure non se li compra più nessuno!

Quindi continuiamo pure a farci imboccare dai media nazionali che ci dicono che grazie a goldmonti adesso lo spread si abbassa, ma la realtà è che i problemi sono ben altri e lo spread si abbassa solo con la droga e i trucchi contabili della bce.

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