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BTP ed exit strategy: i rischi sono di duplice natura
Quanto dice Mario Draghi è chiarissimo:
«La politica monetaria rimarrà accomodante finchè sarà necessario. Da qui in avanti monitoreremo molto da vicino gli sviluppi economici e monetari e siamo pronti ad agire se necessario».
Nei limiti del possibile, la BCE si dice pronta ad intervenire ulteriormente con manovre sui tassi, andando anche a colpire quelli sui depositi e passarli a “negativo” se sarà necessario.
Inoltre ancora parole su vigilanza e disoccupazione.
Sulla prima, Draghi torna sulla tematica “Unione Bancaria”. Non sarà facile, ci sono 5 gruppi di lavoro che stanno studiando tutte le questioni del caso. E già si sa, i tedeschi sono restii all’Unione Bancaria. E poi la lotta alla disoccupazione. Per Draghi è la prima tematica da discutere e combattare nell’Unione Europea.
Un Draghi quindi propositivo (per quello che può fare all’interno del perimetro che gli è concesso) ma che rischia di subire un colpo bassissimo. E come ben sapete, si tratta del giudizio della corte costituzionale tedesca sulle OMT, le Outright Monetary Transaction, atteso (sembra) per settembre.
Un “oggetto misterioso” che NON è mai entrato in funzione. E allora? Perché è pericoloso? Semplicemente perché è stato comunque un ecellente deterrente che ha diminuito la volatilità di certi bonds (come i BTP) diminuendone il rischio, lo spread verso il Bund e facendone riprendere le quotazioni.
Ovviamente occorrerà ancora aspettare per avere l’esito di questa grana. Ma permettetemi una provocazione.
Visto che, in caso di “tapering” il mercato vedrebbe “lungo” ed inizierebbe a “punire” i titoli con più rischio intrinseco, quindi i nostri BTP, possiamo dire che il trend dei bond governativi “Periferici” potrebbe anche subire degli scossoni. Ma se poi a questi scossoni legati a FED (e perché no BoJ) si aggiungono delle BAD NEWS dalla suddetta Corte di Karlsruhe, che fine faranno i nostri BTP?
E ricordate…ciò che conta non è lo spread ma il tasso di rendimento. Se lo Spread resta stabile ma i titoli aumentano il rendimento del 2%, per noi sarà un grande salasso. E lo spread non resterà che statistica.
IRI: Italian Risk Indicator al momento in zona di tranquillità > 3
(PS: è palese che in questa rapida analisi non è considerato un eventuale incremento del “rischio paese” legato a vicende interne oppure a scenari di mercati che oggi sono ignoti e che sarebbero punitivi per il debito dei periferici a seguito di un violento ritorno alla percezione del rischio finanziario)
STAY TUNED!
DT
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Al 90% la corte dirà ke non è competente in materia, se no dirà qualcosa ke o verrà ignorata o verrà aggirata con nuovi strumenti…la Bce ha già finanziato banche e stati, quel ke conta è la volontà politica di fare o non fare una cosa…il modo di farlo è un dettaglio…un giudice può dire ke lo strumento scelto non si accorda con la costituzione, bene: si cambierà lo strumento o la costituzione stessa…la volontà politica è ke l’ Europa in caso di necessità è disposta ad aiutare i paesi in difficoltà in cambio della cessione di parte della loro sovranità…questo accordo sta bene a tutti ed è quello ke conta…
ihavenodream@finanza: Al 90% la corte dirà ke non è competente in materia, se no dirà qualcosa ke o verrà ignorata o verrà aggirata con nuovi strumenti…la Bce ha già finanziato banche e stati, quel ke conta è la volontà politica di fare o non fare una cosa…il modo di farlo è un dettaglio…un giudice può dire ke lo strumento scelto non si accorda con la costituzione, bene: si cambierà lo strumento o la costituzione stessa…la volontà politica è ke l’ Europa in caso di necessità è disposta ad aiutare i paesi in difficoltà in cambio della cessione di parte della loro sovranità…questo accordo sta bene a tutti ed è quello ke conta…
noi cosa aspettiamo
di perdere centinaia di imprese al giorno
per mantenere il circo statalista?
ihavenodream@finanza,
Sono d’accordo. E poi ti pare che la CS tedesca vada a mettere i bastoni tra le ruote all’UE? e poi in Germania ci sono sempre le elezioni…
draghi come letta: sono 2 temporeggiatori