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BRI: LA VERITA’ SULL’ECONOMIA – II pt

Scritto il alle 10:55 da Danilo DT

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Seconda parte del post . Per vedere la prima, clicca qui !

Fortunati, ma poi i tempi cambiano

Chi avesse letto il report scritto l’anno scorso , avrebbe avuto modo di capire che innanzitutto i signori sono indipendenti per davvero, e che avrebbero azzeccato in modo drastico le loro previsioni. Nel suddetto report, il capo dell’organizzazione, Malcom Knight, denunciava il fatto che il mondo era sorretto da un sottile filo che teneva tutto in equilibrio, ma che era un equilibrio tremendamente precario e che quindi:

-dovevamo ritenerci straordinariamente fortunati se tutto stava ancora brillantemente in piedi
-era una situazione che non poteva durare a lungo
-e che quando il filo si sarebbe strappato, avremmo avuto a che fare con una serie di disequilibri drammatici.

Un’altra domanda per i lettori più “anziani” del blog. Se vi ricordate bene, in passato (l’anno scorso), più volte ho menzionato proprio questa situazione di equilibrio precario, che avrebbe potuto scatenare un effetto domino devastante. E questa situazione, secondo me, si sta realizzando.

I punti focali di questo report

Sono molte le cose di cui si parla in questo report. In particolare si mette in chiaro il grave peggioramente dell’economia mondiale. Complice il “boom” del credito e la vicenda subrpime & derivati. Non mancano le critiche (non dirette)anche alla politica monetaria delle Banche Centrali. Inoltre si parla in modo approfondito (e meno male che qualcuno mi dà ragione…) del grave problema dell’aumento dell’inflazione , soprattutto a causa delle materie prime, comprate in modo fortissimo dall’Asia.
Già… le materie prime comprate dall’Asia… Ma come potranno scendere le materie prime se dall’Asia i consumi si mantengono su questi livelli? Ma vi dirò di più.

Petrolio: si rischia il collasso?

Open your mind and listen to me.


Da uno studio indipendente, risulta che in media un cittadino USA consuma un qualcosa come 25 barili di petrolio all’anno, un Europeo circa 15 e…un cinese? Solo (e ripeto solo) 2. Penso non ci sia nulla da commentare. Immaginatevi che succede se questo “ridicolo” 2 diventa un 5 o 6 (non dimentichiamo inoltre che la pressione fiscale sulla benzina in Asia è ridicola e quindi i rialzi del petrolio non sono al momento visto come “pericolosi”).… Sarebbe destabilizzante e per il petrolio significherebbe livelli mai visti.
Abbiamo delle soluzioni alternative al petrolio, oggi, che siano realistiche e immediatamente utilizzabili? La risposta è no. Ora ditemi, come è possibile sperare in un rallentamento dell’inflazione? E se l’inflazione non rallenta,l’economia si potrà depurare, e creare le basi per un solido rilancio economico? No

Conclusioni

Mi spiace ma io non ce la faccio a non essere così negativo. E pregherei i lettori che hanno argomenti da discutere, soprattutto di segno opposto, a farsi avanti.
Credo sia importante parlarne tutti insieme, quanto meno per capire di che morte ci tocca morire. Anche perché, se le cose andranno veramente così male, bisognerà cercare la sussistenza…

STAY TUNED!

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Grazie e buona lettura!
DT

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