BREXIT: detonatore per la “tempesta perfetta”

Scritto il alle 14:17 da Danilo DT

brexit-noeuro

Vorrei parlarvi anche delle cose belle, ma per tutto quello che riguardala fuffa troverete tonnellate di carta, report ed analisi su giornali e rete.
Io preferisco mettervi in guardia su quello che rappresenta un rischio e che i mercati stanno sottovalutando.
Trai quelli che rappresentano i “rischi potenziali” non posso non ricordare il rischio Brexit, che lo stesso FMI recentemente ha preso in considerazione.

Una “Brexit” – avvertono gli economisti di Washington – potrebbe provocare “un grave danno regionale e globale mettendo a rischio relazioni commerciali costituite”. Secondo il Fmi, il referendum in calendario a giugno sulla possibile uscita del Regno Unito dall’Unione europea ha “già creato incertezza per gli investitori”. La rivolta “contro l’integrazione economica globale rischia di bloccare, se non di invertire, il trend del dopoguerra e rapporti commerciali ancora più aperti”, rimarcano gli esperti del Fondo sottolineando come il fenomeno non riguardi solo l’Europa ma anche gli Stati Uniti. (Source)

La cosa che però voglio portare a vostra conoscenza, è lo stato di confusione TOTALE che c’è in Gran Bretagna in questo momento. Guardate il grafico qui sotto.

brexit-poll-sondaggiobrexit-favorevoli-contrari-incerti

Equilibrio perfetto tra favorevoli e contrari, ma attenzione che la mina vagante sono gli indecisi. Rappresentano “quasi” la maggioranza. Sono il 30%. Il rischio è che questa percentuale di elettori, voti “di pancia” prima ancora che di testa. E con i tempi che corrono, non posso negare una certa preoccupazione. Un eventuale Brexit metterebbe in dubbio non solo l’integrazione economica ma, a mio parere, creerebbe il primo tassello per la deflagrazione dell’Unione Europea, il che potrebbe anche rendere felice qualche NOEuro ma che avrebbe conseguenze sistemiche imprevedibili e pesantissime. E con i mercati così fragili, significherebbe “detonatore” per quella che è definita la “tempesta perfetta”.

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Danilo DT

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10 commenti Commenta
tuscany
Scritto il 14 Aprile 2016 at 14:35

Ma chi ci crede in questa brexit?
I media al servizio dei soliti noti li ammaestreranno per benino, come sempre del resto.

Scritto il 14 Aprile 2016 at 14:37

HO parlato con amici che lavorano a Londra, mi hanno invitato a non sottovalutarla, anche se secondo loro dovrebbe cominciare un tam-tam mediatico al fine di far rinsavire gli inglesi

john_ludd
Scritto il 14 Aprile 2016 at 15:02

Da­ni­lo DT,

perchè rinsavire ? la gente non può decidere quel che cazzo gli sembra giusto ? deve solo eseguire gli ordini di una claque di finanzieri del menga ? senti danilo chi vive di trading direttamente o indirettamente (nel tuo caso) è parte del problema, ma non lo può ammettere, sai com’è il pane e il formaggio. Ma il pendolo si sta muovendo, come fa sempre quando è arrivato tutto da una parte ecco che inizia a trasormare l’energia potenziale nell’energia cinetica che lo porta all’estremo opposto. La globalizzazione guidata dalla finanza ha fallito, ha creato miseria e ha peggiorato la qualità di vita dei più, distrutto stati, polverizzato strutture sociali secolari, favorendo solo una piccola classe di finanzieri. Brexit forse non avverrà, ma per un pelo ma la prossima volta sarà peggio avremo Brexit e frammentazione di UK in insignificanti paesetti; Le Pen, Trump, Salvini, etc… forse non vinceranno stavolta ma dato che le ricette degli ordoliberisti e delle multinazionali impoveriscono la prossima volta ci sarà gente molto più cazzuta e vinceranno facile perchè la storia si ripete se ci si condanna a non imparare dal passato. Tutto fa ritenere che si va verso un molto multi polare, frammentato, con barriere protezioniste, spesso e volentieri regimi autoritari, controllo sui capitali, fine del sistema dei cambi fluttuanti, utilizzo di accordi bilaterali per il settlement dei saldi commerciali invece che una moneta di riserva che nessuno vuole più tranne i banchieri che ne detengono il monopolio e fine del trading di commodities per uso speculativo, o sei un commercial oppure se vuoi comprare petrolio vai dal benzinaio, se vuoi comprare grano vai dal panettiere. La prossima recessione (quando sarà) farà piazza pulita.

albertopletti@gmail.com
Scritto il 14 Aprile 2016 at 15:04

Leggendo i quotidiani inglesi si vede già da tempo che ce propaganda: dicono che in caso di brexit i risparmi soffriranno, per esempio. I sondaggi sono sul 50 e 50, anche se c’è una leggera tendenza verso il bremain sui sondaggi telefonici. In ogni caso non si sa ancora come finirà. E’ evidente che se dovesse esserci brexit tutti si metterebbero al ribasso…

Scritto il 14 Aprile 2016 at 16:22

john_ludd@finanza,

Lasciamo il trading da parte, e cerchiamo di vedere quella che è la soluzione mno destablizzante. Ma non lo dico per la finanza ma per il benessere collettivo.
Tu magari se più favorevole ad un risvolto traumatico e risolutivo. Io preferisco una soluzione meno invasiva. Poi quello che succederà NEMMENO DIO forse lo sa, e se hai buttato un occhio al mio post precedente, non c’è molto da stare allegri…

john_ludd
Scritto il 14 Aprile 2016 at 19:37

Da­ni­lo DT,

sono semplicemente contrario al condizionamento continuo della gente che siccome per lo più si alza la mattina, porta i figli a scuola, lavora sino alle 18 etc… non ha molto tempo per leggere, studiare, informarmi a 180 gradi leggendo questo e il suo contrario. Come potrebbe ? Gioco facile plagiarli, ma anche stupido e suicida nel medio/lungo termine. Se una politica è giusta per pochi e impoverisce gli altri genera sempre mostri alla fine. Quindi la gente con il tuo approccio terrorizzata dal perder qualcosa oggi si gioca l’osso del collo dopo qualche anno. Non è l aprima volta che siamo stato qua. La globalizzazione guidata dal commercio (aka sfruttamento bieco) procede a ondate. L’ultima prima di questa è terminata nel 1929 cui è seguito … Lasciare pascolo libero alla finanza ovvero al fascismo dei soldi porta inevitabilmente al fascismo delle mazze di ferro.

paolo41
Scritto il 14 Aprile 2016 at 21:08

john_ludd@finanza,

Danilo DT,

il problema è che più dell’80% della gente sono quelli plagiabili ma inerti, piangono e si lamentano ma…. sono inerti, il 5% sono quelli che manovrano i fili, la differenza a 100 sono quelli che “vantano” una minima conoscenza dei fatti e fra questi ci sono quelli come noi che, scrivendo la loro opinione sui vari blog, pensano di aiutare a rivoluzionare l’attuale sistema e salvarlo dalla catastrofe !!!!
Ma il 5% è irangiuggibile, coeso e teso a migliorare continuamente il proprio stato e se ne frega di tutti gli altri ……. non li vede, non li sente e tanto meno ci parla !!!!!

perplessa
Scritto il 14 Aprile 2016 at 21:46

se ci fosse il brexit son convinta che gli inglesi troveranno la soluzione di fare un accordo con la ue di prendere solo quello che serve loro, e la spazzatura lasciarla a noi

john_ludd
Scritto il 15 Aprile 2016 at 13:35

pao­lo41,

è molto ma molto meno del 5% se intendi il vertice, al massimo lo 0,1%. Sotto però c’è una più vasta piramide di ceti che essendo a diretto servizio degli oligarchi ne hanno (o credono di averne) benefici. Tra i loro compiti c’è quello di informare male, si chiama propaganda, di fare le leggi (piene di scappatoie per chi può, spietata congli altri) e di farla osservare in modo discrezionale avendo il monopolio della violenza. Non combatto questa battaglia perchè è persa, mi consolo che anche gli oligarchi verranno a tempo debito spazzati via, puoi fottere i tuoi simili per secoli ma di certo non puoi fottere madre natura, quella starnuta e fotte te e tutta la tua progenie, poi passa a un diverso esperimento, di tempo ne ha infinito, noi poco poco. Altre battaglie possono essere e devono essere combatute, la mia è una goccia nel mare, ma almeno posso lasciare una traccia nella sabbia.

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