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BOND MARKET: IL PEGGIOR MERCATO DI SEMPRE!

Scritto il alle 07:45 da Danilo DT

Quanto dice la storia ha dell’incredibile. Nel 1950 i titoli di stato statunitensi a lungo termine rendevano poco più del 2%. Alla fine di quel decennio avrebbero toccato come rendimento il 4,5%. Poi gli stessi balzarono al 6,9% alla fine degli anni ’60 e al 10,1% alla fine degli anni ’70 con un periodo iper inflazionistico. E poi salirono alle stelle nei primi anni ‘80, passando da poco più del 10% alla fine del 1979 a quasi il 15% nell’autunno del 1981.

Quindi a conti fatti, in poco più di 30 anni, i rendimenti obbligazionari sono passati dal 2% al 15%. Sicuramente il mercato obbligazionario sarà crollato, giusto? Ed invece…no!
La performance delle obbligazioni a lungo termine non è stata certo eccezionale, questo è certo, con un rendimento pari solo al 2,2% annuo dal 1950 al 1981. Ma non ci si è mai ritrovati con un drawdown come quello attuale.

L’anno scorso abbiamo avuto un calo che per i titoli lunghi ha toccato il 26%.
Cosa ha fatto la differenza? Ovviamente la rapidità con cui i tassi sono stati alzati dalla FED. Infatti i rendimenti dei titoli del Tesoro a 30 anni sono passati da un minimo di circa l’1% nel marzo 2020 a quasi il 5% poco più di tre anni dopo.

Questo grafico mostra che il crollo delle obbligazioni a lungo termine è ora più o meno della stessa entità dei crolli del mercato azionario durante il crollo delle dot-com e la Grande Crisi Finanziaria. Ma notate bene, parliamo di BOND e non di EQUITY!


Lo stesso vale per i titoli del Tesoro a 10 anni. Bank of America afferma che questo è il peggior mercato ribassista di sempre. Questa slide lo testimonia.

Il problema sta nel fatto che parliamo di quello che, nell’immaginario collettivo, è la parte più difensiva dei portafogli, ovvero la componente obbligazionaria.

Ma siamo ancora sicuri di poter dire cosi? Se la FED tergiversa e con essa la BCE, collezioneremo un altro anno negativo per il mondo BOND, forse l’ultimo, però ennesimo smacco per il risparmiatore che ha continuato a credere nelle obbligazioni. Compreso il “populino” che si è riempito di BTP.

Danilo DT

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𝕋𝕒𝕜𝕖 𝕒 𝕝𝕠𝕠𝕜!

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6 commenti Commenta
reragno
Scritto il 19 Ottobre 2023 at 08:26

A questi rendimenti si compra bond governativi senza se o ma. Il tempo è galantuomo e darà grosse soddisfazioni a chi comprerà soprattutto le scadenze lunghe.

pistarr
Scritto il 19 Ottobre 2023 at 11:10

reragno@finanzaonline,
D’accordissimo con te….

pistarr
Scritto il 19 Ottobre 2023 at 11:18

Peccato che l’autore del post continua a sbeffeggiare il ” populino” senza contestualizzare correttamente la situazione…… ovvero dire che anche altri strumenti a suo parere certo più nobili e degni della sua attenzione hanno subito pari o più gravi perdite

Che il “populino” faccia delle gaffe nella scelta degli investimenti è giustificato dalla poca conoscenza e sono facilmente perdonabili… ma le gaffe nettamente più clamorose,( parlo dei consigli qui dispensati nella primavera estate 2020 ) fatte da chi si sente molto al di sopra del “populino”, sono davvero imperdonabili….

aiccor
Scritto il 19 Ottobre 2023 at 12:36

Occasionissima!….A meno che….un: “questa volta è diverso” non si manifesti davvero. Come mai tutti a vendere il debito a lunga? tutti stupidi a non comprare ora? boh!? il tempo sarà galantuomo come sempre a dare la ragione a chi ce l’ha. Faites vos jeux.

Scritto il 19 Ottobre 2023 at 14:29

Io non mi permetterei mai di sbeffeggiare nessuno, tanto meno il risparmiatore italiano. Dico solo che secondo me in questo momento non vengono ponderati i rischi effettivi che ci sono sul nostro debito pubblico, magari non nel breve ma nel medio lungo termine

pistarr
Scritto il 19 Ottobre 2023 at 15:44

Danilo DT,

ok……sono sicuro che sia così…. questione chiusa….
ho scritto solo perché , nel leggere intravedevo una sorta di “icebergzzazione” (neologismo che mi è venuto adesso), e questo non deve succedere…ne basta uno
un caro saluto

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