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BLOCKCHAIN REVOLUTION: DISRUPTIVE CHANGHE!
Quando parliamo di Bitcoin ci siamo focalizzati molto spesso sulle criptovalute in generale, ma abbiamo sempre sottolineato quanto è importante quello strano mostro che si chiama blockchain.
Quando mi dicono “ma secondo te, quanto vale un Bitcoin? Dove può arrivare? O meglio, qual è il suo fair value?”
Domande a cui non posso rispondere e a cui nessuno può, in realtà, rispondere. Come è possibile stabilire un valore ad una criptovaluta che resta nell’occhio del ciclone sia a livello di normativa che di speculazione? Il mondo delle valute elettroniche rappresenta secondo me la vera alternativa al mondo “fiat money”, ma al momento non è ancora “maturo” per il salto di qualità in quanto mancano ancora dei tasselli. Malgrado questo è indiscutibile il processo di integrazione delle criptovalute nel sistema.
Se quindi il Bitcoin ed affini dovranno ancora un futuro per certi versi incerto (anche perché quante delle ICO viste negli ultimi anni riusciranno a sopravvivere?), lo stesso non si può dire di quello che rappresenta, secondo me, la VERA rivoluzione. NON la criptovaluta ma il sistema che la gestisce. Parlo ovviamente della blockchain.
Piccolo ripasso, anche se cliccando sia qui sul capitolo BITCOIN che qui sul capitolo BLOCKCHAIN troverete di tutto e di più (anche gli articoli dell’eccellente Marco, specializzato proprio sull’argomento).
Il fulcro della blockchain è una tecnologia a libro mastro distribuito che utilizza la crittografia per garantire l’integrità dei dati archiviati. Malgrado tutto il clamore che la circonda, la blockchain essenzialmente è solo un approccio innovativo all’architettura di database dove il controllo dei dati è distribuito tra tutte le parti che li utilizzano.
Come mai quindi la blockchain rappresenta la vera rivoluzione?
Ciò che rende la blockchain tanto destabilizzante è il fatto che il suo libro mastro condiviso elimina la necessità di intermediari per instaurare un rapporto di fiducia e autenticare l’identità tra due parti non affidabili che desiderano effettuare delle transazioni. Di conseguenza, la blockchain possiede il potenziale per escludere l’intermediario finanziario. Quindi le due controparti entrano in contatto senza aver bisogno di qualcuno che li metta in contatto per chiudere la transazione. E proprio in questo ambito le criptovalute stanno prendendo quota come una forma di pagamento per le transazioni del commercio elettronico laddove è presente un elevato rischio di frode e/o di rimborsi in seguito a contestazione, i cosiddetti chargeback. Sebbene la tecnologia della blockchain possa essere adottata dagli istituti finanziari esistenti per agevolare le transazioni, possiede il potenziale per consentire la realizzazione di una nuova serie di binari di pagamento che aggirano l’establishment finanziario in essere. (Source)
Questo è il motivo per cui, oggi, sono le stesse banche che stanno facendo il possibile per acquisire la tecnologia ed il know-how per poter loro stesse diventare protagoniste nel mondo delle blockchain.
Quindi capite che il Bitcoin è solo un ambito di applicazione delle blockchain. Il futuro sarà sicuramente fatto di SELEZIONE, proprio come è successo per internet negli anni della sua esplosione. Selezione che quindi colpirà, come detto, le criptovalute ma anche il mondo delle blockchain. Ma nulla potrà fermare la crescita e l’importanza della rivoluzione “blockchain”.
In altri termini, secondo me il Bitcoin avrà ancora un percorso lungo davanti a se prima di diventare la vera alternativa alla moneta tradizionale. Mentre invece la blockchain, è già rivoluzione adesso, Ci sarà selezione ma il futuro è già segnato.
In questa infografica, è rappresentato quanto il fenomeno blockchain sarà “disruptive”. La conferma ce l’avremo nemmeno tra troppo tempo. Statene certi.
STAY TUNED!