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BITCOIN: oltre al crollo qualcosa (o meglio qualcuno) si muove!
Mentre continua il trend al ribasso di tutto il mercato delle criptovalute, che probabilmente segue il brutto momento della finanza globale, qualcosa di serio sta succedendo dentro la blockchain di bitcoin.
Come vedremo a breve, ci sono stati nei giorni scorsi dei movimenti sistematici e ripetitivi all’interno di bitcoin a colpi da 27 Milioni di Dollari, che non possono essere frutto di un un caso, ma di una strategia ben pianificata da parte un grande player del mercato.
Quali siano i motivi per cui ci sono stati questi movimenti non è dato a sapersi, tanto meno sappiamo a chi appartengono i conti nei quali sono depositati, ma quello che possiamo fare è formulare delle ipotesi su quello che la blockchain di Bitcoin ci permette di vedere.
Prima di continuare…
Per i neofiti, ricordo che la blockchain è un archivio nel quale sono conservate delle transazioni, in modo del tutto simile al server di una banca, solamente che si tratta di un database replicato su centinaia di copie site in altrettanti computer sparsi in tutto il mondo.
Questo significa che non esiste un ente centrale che ne limita l’accesso e che quindi si tratta di un archivio liberamente consultabile da chiunque ed in qualsiasi momento.
Per essere ancora più chiaro, ricordo che la blockchain non è criptata ma è totalmente in chiaro, come se una banca rendesse consultabili tutte le operazioni che avvengono nei propri conti correnti.
La crittografia quindi non viene usata per nascondere le informazioni (come in uso ad esempio nelle comunicazioni militari) ma viene invece utilizzata da bitcoin e dalle altre criptovalute per rendere le operazioni sicure e non modificabili, cioè per impedire la creazione di “soldi falsi”, con un livello di sicurezza ineguagliabile.
La Blockchain più famosa e quella che per prima è stata inventata in senso assoluto, è quella della criptovaluta bitcoin ed è proprio di quella che vi voglio parlare.
Cosa si è visto
Ci sono dei siti specializzati che monitorano continuamente le blockchain delle criptovalute, riportando statistiche di tutti i tipi. Uno di questi è bitinfocharts.com.
Ebbene, nei giorni scorsi nel portale Steemit è apparso un articolo che segnalava, proprio grazie alle statistiche, che nei primi giorni di Dicembre sono stati creati un centinaio di “conti correnti ” (nel gergo, indirizzi bitcoin), nei quali sono stati depositati circa 8000 bitcoin ciascuno.
Qui un veloce estratto.
L’immagine che vedete fa parte della classifica dei più ricchi portafogli bitcoin esistenti al mondo, in particolare di quelli dalla posizione 123 alla 133; la stringa alfanumerica blu è l’indirizzo bitcoin (che concettualmente è l’equivalente dell’IBAN in uso alle banche) e più a destra ci sono gli importi depositati.
Come potete vedere, sono conti da 8000 bitcoin, cioè al cambio di oggi circa 27 MILIONI di Dollari… ciascuno !
E dato che sono ben 106 conti, si tratta di una movimentazione per complessivi 848.000 bitcoin, il che ci porta alla vertiginosa cifra di circa 3.000.000.000 di Dollari.
Non proprio una cifra alla portata di tutti, e nemmeno un caso, visto che c’è stato un laborioso e sistematico deposito di 8000 BTC in 106 distinti wallet.
Cosa può essere ?
Qui ora entriamo nelle divagazioni personali che lasciano il tempo che trovano, visto che non possono essere comprovate da nulla.
Possiamo partire con una ipotesi da complottisti: si tratta della fornitura di 106 cacciabombardieri supersonici che una potenza straniera ha venduto a un paese del medio oriente. Non è un’ipotesi impossibile, ma nemmeno tanto sensata, visto un pacchetto con dentro 106 aerei da guerra non è poi così tanto facile da nascondere.
In ogni caso, l’estrema volatilità di bitcoin in questo periodo del 2018 lo rende tutt’altro che adatto ad essere usato quale mezzo di pagamento, quale venditore accetterebbe un rischio simile ?
Passerei pertanto a qualche altra ipotesi più plausibile.
Exchange o Istituzionali ?
La prima ipotesi sensata è che si tratti di una manovra “tecnica” di qualche exchange, come ad esempio Coinbase o Bitfinex o altri, al fine di riorganizzare i propri portafogli bitcoin. L’ipotesi è plausibile ma è un tantino tirata per i capelli.
Gli exchange infatti tendono ad avere pochi portafogli, al fine di razionalizzare la loro gestione e poter controllare con più attenzione e sicurezza pochi indirizzi, mentre qui si tratta di ben 106 wallet, e quindi 106 “password” (nel gergo, le chiavi private).
Ricordo che un exchange per funzionare deve obbligatoriamente avere un wallet per ogni criptovaluta e per ogni cliente: significa dover gestire migliaia di indirizzi su decine di blockchain diverse.
Potrei anche sbagliare ma al momento questa ipotesi non mi convince.
Una seconda ipotesi, alla quale non credo, è che si tratti di una grande banca, di un governo (per tramite di una banca centrale) che stanno comprando per vendere in perdita al fine di distruggere bitcoin. Primo perché devono comunque passare per uno o più exchange che alla fine lavorerebbero per darsi la zappa sui piedi.
Secondo perchè sono idee non compatibili con le esternazioni dei giorni scorsi pronunciate da Christine Lagarde sulle criptovalute di stato, che hanno bisogno di bitcoin, ethereum & C. per funzionare. Qui ci vorrei tornare con un prossimo articolo.
Se guardiamo invece l’autore dell’articolo comparso su Steemit, questo ipotizza che si tratti di entità come Bakkt, che si stanno preparando alla custodia dei bitcoin per il lancio della loro piattaforma. E perchè non potrebbe essere Fidelity (che dicono abbia assunto 300 dipendenti dedicati esclusivamente al mondo crypto) oppure Goldman Sachs con il braccio operativo costituito dall’accoppiata Circle-Poloniex ?
Non potrebbe essere proprio una di queste piattaforme ad aver approfittando del momento di “profondo rosso” delle criptovalute, magari usando i canali OTC, per approvvigionarsi di bitcoin e creare dei wallet per clienti istituzionali, che magari si sono già accreditati ?
Possibile, probabile, ma priva di conferme ufficiali.
Certo, se fosse vero che stanno entrando figure istituzionali…. gli investitori che hanno venduto in questi giorni a prezzi davvero stracciati, avranno di che mordersi le mani.
Comunque una cosa è sicura: 3 Miliardi di dollari sono davvero tanti.
Mi vene da pensare che qualcuno di importante nelle criptovalute ci crede seriamente.
Ci torneremo.
Link Utili
La battaglia sulle piattaforme OTC che arriveranno a breve per gli investitori istituzionali su Cointelegraph [Link QUI] e qui tradotta in italiano.
I portafogli bitcoin più ricchi al mondo su Bitinfocharts [Link Qui]
L’articolo su Steemit : 848,000 BTC Moved in 8,000 BTC Chunks To New Wallets
Le quotazione in tempo reale delle criptovalute su Forbes CryptoMarkets.
Guest Post by Marco Dal Pra