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BITCOIN: è una MONETA, non un “investimento”

Scritto il alle 18:12 da Marco Dal Prà

Oggi vorrei ribadire un concetto importante che mi sembra non ancora chiaramente afferrato: Bitcoin non è un investimento, è un nuovo sistema monetario. Deve cioè essere considerato alla pari dell’Euro o del Dollaro, anche se il suo valore fluttua in modo repentino quasi tutti i giorni. Qui non ci sono ritorni garantiti; i presupposti per considerarlo un investimento proprio non ci sono. Ed attenzione da non farsi distrarre dalla sua volatilità, perché si tratta di un sistema monetario con molte prerogative e soprattutto con molte differenze dai sistemi monetari “tradizionali”.

Ad esempio Bitcoin, con la sua base fatta di algoritmi e di pc che dialogano nella rete mondiale. è soprattutto una novità “tecnologica”, come lo sono state le grandi invenzioni del passato, la macchina a vapore, il transistor o l’automobile. Quindi, come insegna la storia, potrebbe finire nel dimenticatoio come l’automobile di di Preston Tucker, o in un flop, come la corrente continua di Edison.

Ma potrebbe anche essere sistema che stravolge il mondo e distrugge tutti i concorrenti, com’è successo con la corrente alternata di Nikola Tesla.

Provate quindi a studiare la parte tecnologica di Bitcoin senza pregiudizi: potrete rendervi conto che ha le potenzialità per sostituire l’Oro e persino le valute emesse dai governi.

Non è quindi questione di “investimenti”, è questione di capire che l’economia mondiale può venir stravolta da questa invenzione.

Inutile chiedere consigli “finanziari” su bitcoin senza capire la tecnologia sottostante; il trader che compra le azioni Ferrari non vi può fare l’analisi sulle prestazioni del motore.

Si finisce come JP Morgan che aveva finanziato Edison ma che alla fine ha dovuto cambiare rotta. Soltanto che secondo quanto scrive Bloomberg, sembra che la storia si ripete… “JPMorgan Says Investors Could Make Bitcoin 1% of Portfolios“.

Infine, in quanto al suo valore, ricordo che bitcoin e’ un bene che per esistere deve essere prodotto con un processo INDUSTRIALE (sì, ripeto, industriale), alla pari dell’oro o dell’Argento o di una automobile.

Ha quindi un costo di produzione dovuto ad esempio alle apparecchiature (i miner), i dipendenti, i capannoni, le bollette elettriche, ecc; un costo che talvolta viene detto anche “valore intrinseco”, proprio per evidenziare il costo più basso al quale il “minatore” non deve vendere se non vuole perderci.

Cryptocurrency Mining Farm

Ma Bitcoin ha delle altre proprietà, proprietà che non si trovano nell’Euro, nel Dollaro ed in tutte le valute che stampano (a iosa) i governi. Ve ne cito alcune:

  • non è censurabile,
  • non è confiscabile,
  • funziona anche quando le banche sono chiuse,
  • non conosce ferie o scioperi,
  • non si è mai bloccato,
  • funziona senza alcun confine geografico,
  • non è falsificabile,
  • non è inflazionabile (da nessuno… nemmeno dai politici),
  • è scarsa, perché l’emissione è limitata a 21 Milioni.

Queste proprietà danno a Bitcoin un valore superiore al suo costo di produzione, che oggi si attesta intorno agli 8000 Dollari. Ma soprattutto sono apprezzate al punto che il mercato lo prezza ad un valore enormemente maggiore rispetto alle valute emesse dagli stati.

Oggi infatti con 1 dollaro si comprano solamente 0,00000002 bitcoin.

Questa comunque non è una previsione sul suo valore futuro, ma vuol essere la strada per portarvi ad una ultima considerazione, molto pratica e semplice: chi compra bitcoin non fa un investimento: chi compra bitcoin scommette sul fallimento delle valute fiat.

Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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